lunedì 14 settembre 2020

EMMA

 Recensioni classiche #3




Cari lettori,

è di nuovo “Il momento dei classici” e, dopo "Orgoglio e pregiudizio", l’appuntamento è ancora con Jane Austen. Oggi, infatti, vi parlerò di Emma, un’opera dell’autrice piuttosto conosciuta, anche se non universalmente nota come il suo romanzo più famoso.


Avevo già letto questo libro qualche anno fa, quando avevo aperto da poco il blog, ma, non avendo ancora impostato una rubrica dedicata ai classici, alla fine non l’avevo recensito. Grazie a queste “recensioni classiche” che vi vorrei proporre di tanto in tanto, però, ho avuto l’occasione di rileggerlo con maggiore attenzione e di cogliere meglio alcune analogie e differenze con Orgoglio e pregiudizio.


Parliamone meglio insieme!



Miss Woodhouse, la società inglese ed i matrimoni



La protagonista di questa storia è Emma Woodhouse, una ragazza di ventun anni che vive in un paese di campagna inglese nel XIX secolo. Ella ha perso la madre molto presto e, dopo il matrimonio della sorella, vive sola con l’anziano padre, un uomo ipocondriaco che soffre di eccessivo attaccamento nei confronti della figlia e degli amici. Emma si trova bene dove vive, ma è anche la giovane ereditiera più ricca della zona, e non riesce a trovare delle amiche che abbiano la sua stessa istruzione e le sue medesime possibilità. L’unica persona più ricca dei Woodhouse è Mr Knightley, un uomo di trentasette anni, fratello maggiore del cognato di Emma e fidato amico del padre.


Finché Emma ha la sua governante, Miss Taylor, non sente la mancanza di amicizie femminili, ma nel momento in cui lei si sposa con il quieto ed attempato Mr Weston, ella inizia a sentirsi sola. Con grande sconcerto di Mr Knightley, che tenta inutilmente di frenarla, ella decide che da questo momento in avanti il suo compito in società sarà combinare matrimoni per se stessa e per gli altri: avendo precedentemente intuito l’interesse di Mr Weston per la sua amica, infatti, la fanciulla crede di poter fare da sensale ad altri.


Una delle più care amiche di Miss Taylor, ora diventata Mrs Weston, è una maestra di scuola che si occupa di giovani ragazze senza famiglia, destinate a lavorare come istitutrici o ad un matrimonio umile. Emma conosce una delle allieve più brillanti della scuola, Harriet Smith, e decide di prendersela a cuore, sfruttando la sua posizione in società per farle avere un’unione vantaggiosa.


Dopo qualche tempo, Emma crede di aver individuato un corteggiatore di Harriet in Mr Elton, il reverendo del paese. Tramite vari espedienti, come quadri, indovinelli e passeggiate, ella cerca di “combinare” in tutti i modi la coppia, convincendo l’amica a rinunciare all’amore di Mr Martin, un agricoltore onesto e laborioso che, secondo lei, appartiene ad una classe sociale troppo bassa.


Emma, però, non vorrebbe “sistemare” soltanto Harriet, ma anche se stessa. Da una parte, infatti, ella sarebbe felice di non sposarsi finché il padre è in vita, perché sa che gli darebbe un grande dolore abbandonandolo. Dall’altra, però, non può fare a meno di interessarsi ad un giovanotto appena arrivato in paese: Frank Churchill, figlio nato dal primo matrimonio di Mr Weston, che non porta il cognome paterno perché è stato cresciuto da altri parenti.


I piani di Emma, almeno all’inizio, sembrano procedere alla perfezione, ma la ragazza non ha fatto i conti con una serie di imprevisti: la reale natura di Mr Elton, decisamente troppo interessato ai beni materiali per essere un uomo di Dio; il reale sentimento che continua a legare Mr Martin ed Harriet; l’arrivo di una fanciulla, Jane Fairfax, nipote di alcune sue conoscenti, con la quale c’è subito una certa rivalità; dulcis in fundo, il continuo sostegno di Mr Knightley, che in definitiva non è solo un amico per lei.



Emma e Mr Knightley: un amore silenzioso



George Knightley è, a mio parere, un cavaliere austeniano piuttosto sottovalutato rispetto all’amatissimo Mr Darcy, al gioviale Mr Bingley, al premuroso Colonnello Brandon, al romantico Edward Ferrars (non ho ancora parlato di Ragione e sentimento sul blog, ma non escludo di farlo presto).


Credo che uno dei motivi per cui questo personaggio si impara ad apprezzare con il tempo è il fatto che Jane Austen sia stata davvero abile nel descriverlo proprio come egli si presenta agli occhi di Emma. All’inizio del romanzo, Mr Knightley sembra solo un parente in visita obbligata; in seguito, pagina dopo pagina, egli si rivela un leale amico di Mr Woodhouse, un ottimo confidente per Emma e, infine, l’uomo che è sempre stato silenziosamente innamorato di lei.


Emma, rispetto alla intellettuale e ribelle Elizabeth Bennet, è un personaggio che incarna molto di più l’archetipo delle ricche fanciulle di epoca regency: è una persona buona, generosa ed allegra, ma anche piuttosto frivola, facilmente soggetta a pregiudizi e spesso innamorata dell’amore. Il fatto che il suo protettivo padre l’abbia sempre tenuta sotto una campana di vetro, inoltre, spesso la porta ad ingannarsi su tante questioni, valutando solo il punto di vista sentimentale e non quello sociale ed economico. 

Proprio per questo motivo, la sua “voce della ragione”, fin dall’adolescenza, è sempre stato Mr Knightley: negli anni in cui la sorella maggiore di lei ed il fratello minore di lui si sono conosciuti ed innamorati, egli l’ha sempre ascoltata e sostenuta, inizialmente spinto da un senso di protezione dovuto alla differenza d’età, e poi da un vero sentimento. È lui ad aprirle gli occhi su Mr Elton, a persuaderla a trattare meglio le simpatiche ma logorroiche Mrs e Miss Bates, a spingerla ad una maggiore gentilezza nei confronti di Jane Fairfax, a farle comprendere che Mr Martin sarebbe un ottimo marito per Harriet.


Trattandosi di un uomo serio e riservato, egli non scopre le sue carte con Emma finché non comprende che lei, dopo una lunga attesa, sta iniziando a ricambiarlo, spinta dalla gelosia nei confronti di Harriet, che, per un breve periodo, le confessa interesse proprio per Mr Knightley.


Credo che una delle qualità più belle di questo romanzo, uno dei motivi per cui ancora oggi fa sospirare le anime romantiche molto più di tantissimi (e di certo curatissimi) contemporary romance, sia proprio il fatto che Emma, convinta di dover lastricare la strada verso il matrimonio per sé stessa e per le sue amiche, non si renda conto che la sua via è già stata costruita con amore e per anni da Mr Knightley stesso.



La società della Reggenza nelle opere austeniane



Per quanto riguarda gli altri personaggi del romanzo, non ho potuto fare a meno di notare alcune analogie con Orgoglio e pregiudizio e, in generale, con altre opere austeniane.


Una delle somiglianze più evidenti, per esempio, è quella tra Mr Elton e Mr Wickham: entrambi, infatti, sono giovanotti dai modi affabili e piacevoli che riescono con facilità a conquistarsi le simpatie della società, ma, in breve tempo, vengono costretti dalle circostanze a gettare la maschera e perdono ben presto il favore di tutti. Certamente Mr Elton non commette atti illeciti e pericolosi come Mr Wickham, ma si rivela comunque una persona pomposa, arrogante e piuttosto sgradevole.


Paragonando Mr Elton a Mr Collins, il cugino reverendo di Elizabeth Bennet, mi verrebbe da dire che Jane Austen non ha poi una grande opinione di questi uomini di Chiesa che si gettano a capofitto nelle questioni amorose… quasi l’ufficio ecclesiastico li spingesse sempre a cercare una compagna che li assecondi e basta, e non una reale vita di coppia e di condivisione. Solo con il garbato Edward Ferrars di Ragione e sentimento la categoria dei pastori protestanti sembra trovare il suo riscatto.


Un’altra analogia interessante, a mio parere, è quella che si può riscontrare tra Frank Churchill ed un altro personaggio di Orgoglio e pregiudizio, Mr Bingley: entrambi, infatti, non riescono a sposarsi con chi vorrebbero a causa di familiari prepotenti ed intriganti. Tuttavia, se Mr Bingley alla fine ha il coraggio di andare contro di loro e di seguire il suo cuore, Frank Churchill fa una figura molto più meschina, perché si sentirà libero solo di fronte alla morte di chi lo ostacolava.


Nel corso del romanzo, comunque, si incontrano anche personaggi del tutto originali, anche se conformi alla personalità tipiche dell’epoca regency: Mrs e Miss Bates, una madre anziana ed una figlia zitella che non riescono a trattenere la loro gioia per essere comunque ben accolte in società e non fanno che chiacchierare; Jane Fairfax ed Harriet Smith, ragazze senza famiglia che cercano in ogni modo di sfuggire ad un destino lavorativo come istitutrici e fanno il possibile per contrarre un buon matrimonio; Mr Weston e Mr Woodhouse, due esempi opposti della vecchia generazione, uno affabile e giovanile, l’altro sempre preoccupato ed eccessivamente all’antica; ed altri ancora, che contribuiscono a tracciare un affresco molto verosimile della società del tempo.



Trasposizioni cinematografiche della storia



Per quanto riguarda le versioni di Emma su grande e piccolo schermo, purtroppo non ho molto da raccontarvi, anzi, ho proprio bisogno del vostro aiuto!


Tempo fa ho visto una fiction della BBC in due puntate sul canale Laeffe. Credo che fosse una replica piuttosto vecchia e ricordo che nel complesso mi era piaciuta, ma non mi è più capitato di rivederla. Voi la conoscete? Che ne pensate?


Quanto ai film veri e propri, so di una pellicola del 1996 con Gwyneth Paltrow e di una nuovissima trasposizione del 2020 che sarebbe dovuta uscire nei cinema in primavera, nel periodo della quarantena, ma credo che sia stata messa su qualche piattaforma streaming, dal momento che ho visto che qualcuno sui social ne ha parlato.

Sono incuriosita da entrambi… voi li conoscete? Me li consigliate?




Anche questa “recensione classica” è terminata!

Aspetto il vostro parere: siete anche voi appassionati di Jane Austen?

Vi piace Emma? Che ne pensate della sua storia d’amore con Mr Knightley?

Mi consigliate altri romanzi dell’autrice?

Fatemi sapere!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


14 commenti :

  1. Ciao Silvia, ho letto "Emma" un bel po' di anni fa, quando ancora studiavo al liceo. Ora, leggendo la tua bella analisi, mi sono ricordata ancora meglio la trama, ma non nego che mi piacerebbe rileggerlo ;-)

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    1. Ciao! Anche io l'ho letto tempo fa ed ho colto l'occasione per rileggerlo! Spero che riuscirai a farlo anche tu :-)

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  2. Ciao Silvia! Ho letto "Emma" qualche anno fa e mi era piaciuto! Non l'ho amato, però è stata una lettura positiva! Non ho mai letto altro della Austen, però devo assolutamente rimediare! :)

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    1. Ciao Sara! A me invece questo classico piace tanto tanto... ma dovrei comunque recuperarne altri della Austen! :-)

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  3. Ciao Silvia! Come se ci fossimo lette reciprocamente nei pensieri ecco che anche tu parli di Jane Austen. "Emma" non l'ho ancora letto!

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    1. Ciao Diletta! Sì, oggi abbiamo pensato entrambe a Jane Austen :-) Spero che Emma ti piacerà!

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  4. Letto anni e anni fa e riletto l’anno scorso e quasi quasi lo riprendo anche quest’anno. Ciao Silvia.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa! Sei un'altra fan del romanzo allora, come me :-)

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  5. Emma non sempre è il personaggio preferito della Austen. E' se non sbaglio il libro più lungo tra quelli che ha scritto eppure, forse grazie alle trasposizioni cinematografiche, anche uno dei più famosi. A me ha sempre fatto sorridere e poi mi piace molto come hai detto tu che lei che cerca di fare da Cupido a tutti alla fine trova l'amore proprio accanto a lei e se ne rende conto solo alla fine

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    1. Ciao Susy! è vero, Emma talvolta è ritenuta un po' infantile e superficiale, ma, secondo me, è un personaggio che va messo in prospettiva: è una "vittima" di tutte le credenze della società regency, e pensa ed agisce di conseguenza. A me piace tanto perché impara a crescere ed a pensare con la sua testa, e poi, come dici tu, spesso fa sorridere! :-)

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  6. Emma è il personaggio femminile austeniano che preferisco - lo trovo più sfaccettato, complesso - e penso anch'io come te che George Knightley sia sottovalutato. un classico che mi è piaciuto molto ma di cui non ho visto il film con la paltrow!

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    1. Ciao Angela! Anche io, pur prediligendo Lizzie Bennet da sempre, adoro Emma e la complessità del suo personaggio :-) Prima o poi recupererò il film con la Paltrow e ti dirò com'è!

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  7. Amo la Austen ma mi perdo sempre sulle trasposizioni. Pensa che di Emma non ho visto nulla! Che delitto, devo recuperare. Andrò alla ricerca della nuova uscita!

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    1. Ciao Sofia! Siamo in due a dover recuperare una trasposizione di Emma, allora :-)

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