giovedì 6 settembre 2018

"LE RANE" DI ARISTOFANE CON FICARRA E PICONE

Il teatro in prima serata su Rai 1




Cari lettori,
primo appuntamento con i “Consigli teatrali” dopo le vacanze! 

Il post odierno è un po’ diverso dal solito, perché vorrei commentare insieme a voi lo spettacolo Le rane di Aristofane, andato in onda sabato 1 settembre su Rai Uno.

Per chi se lo fosse perso, nessun problema: ho controllato in questi giorni e la commedia è facilmente recuperabile su Rai Play.


Personalmente sono stata davvero felice della scelta interessante e coraggiosa di Rai Uno: il teatro greco in prima serata ed in pieno weekend è stata una vera sorpresa.

Vediamo insieme lo spettacolo nei dettagli!



Dioniso, Xantia e le loro disavventure



Dioniso, noto per essere il patrono del vino e dell’ebbrezza, è anche il dio del teatro, e, nei decenni che seguono la morte dei tre grandi tragici greci, la situazione è molto critica. Nessun autore, infatti, è più riuscito ad affermarsi tanto quanto loro tre, e le conseguenze sono state nefaste: il popolo preferisce ascoltare oratori e politicanti piuttosto che andare a teatro e si è perso lo spirito di partecipazione alla vita della polis che prima animava gli ateniesi.

Dioniso, travestito da Eracle, decide, insieme al servo Xantia, di andare nell’Aldilà e di convincere Plutone a rilasciare lo spirito di Euripide, il suo tragico preferito.


Raggiungere l’aldilà non è facile: Dioniso è costretto a salire sulla barca di Caronte e, mentre attraversa la palude, viene sbeffeggiato da un coro di rane, le quali, credendolo Eracle, lo prendono in giro ed inneggiano proprio al dio Dioniso, non sapendo di essere in sua presenza.

Il dio e Xantia rischiano persino di essere frustati una volta giunti, perché Eracle, nel corso della sua visita al regno dei morti, si è lasciato dietro contese e conti da pagare. Gli intermezzi comici non mancano, ma l’equivoco si risolve e Dioniso viene portato al cospetto di Euripide.


È qui che c’è una sorpresa: il tragediografo preferito dal dio sta litigando in modo molto acceso con il suo predecessore Eschilo, e ben presto la discussione degenera in contesa: entrambi gli autori desiderano tornare nel mondo dei vivi, e tocca a Dioniso scegliere. Chi vincerà?



L’ambientazione e gli attori



Ciò che ha reso incredibilmente speciale questo spettacolo è l’ambientazione: il teatro di Siracusa. La possibilità di recitare una commedia greca in uno splendido luogo di aggregazione della Magna Grecia regala davvero un fascino unico alla rappresentazione.


Molto interessante la scelta dei costumi, che mescola qualche elemento classico a tanti contemporanei. In particolare ho apprezzato i cori, sia quello delle rane che quello delle “anime pure”, in verde il primo e nei caldi colori dell’autunno il secondo. 


Ficarra e Picone sono noti al pubblico per sketch comici e commedie divertenti, ma io li ho veramente apprezzati anche in questa occasione più impegnativa, in cui sono un po’ più seri ma comunque spiritosi.



Le riflessioni di Aristofane sul teatro greco



La discussione tra Eschilo ed Euripide non è di certo qualcosa che esiste solo nella fantasia di Aristofane. Al contrario, egli immagina i due tragediografi che battibeccano nell’Aldilà proprio perché tra i loro sostenitori c’è disaccordo.

Il divario tra i due autori è evidente anche nella rappresentazione: tanto il primo è tradizionalista ed intransigente, quanto il secondo è brillante e relativista.


Sapete che io sono appassionata di tragedia greca e che negli ultimi mesi ho scritto dei post dedicati alle figure femminili raccontate da Euripide. Come già dicevo nel primo di questi post, le differenze tra i tre grandi tragediografi derivano semplicemente dal fatto che essi sono figli di tempi diversi. 
Per Eschilo è normale immaginare una Grecia unita poco dopo la guerra contro i Persiani, alla quale dedica una tragedia; Euripide, invece, vive e racconta la tragedia di Atene e Sparta che non sono più alleate. 
Inoltre, la retorica dei sofisti ed altre correnti culturali fanno sì che i tre tragediografi abbiano degli stili molto diversi tra loro.

Aristofane, tuttavia, ha un suo preferito e non esiterà a farlo sapere al pubblico.



Politica e attualità



L’autore scelto da Dioniso per tornare nel mondo dei vivi avrà un importante compito: quello di donare alcuni simbolici oggetti ai leader dei partiti ateniesi, invitandoli a recuperare la saggezza perduta ed a rinunciare alla guerra.


Le frecciate che Aristofane rivolge alla situazione politica del suo tempo sono molte e, purtroppo, incredibilmente attuali. Gli atteggiamenti più criticati sono infatti l’ignoranza sbruffona, il tentativo di circuire con le parole chi è più debole e fragile, la ricerca di uno scontro a tutti i costi.

Anche per questo motivo ho veramente apprezzato la scelta di questa commedia.




Voi che ne dite?
Avete visto la commedia? Vi è piaciuta? La recupererete?
Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

14 commenti :

  1. Grazie Silvia. Credo di averla persa ma grazie a te ora so come recuperarla.
    Interessante e molto il tuo post.
    Buona giornata, ciao .

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  2. Cara Silvia, le risate che si fa con quella copia, sono tante, mi piacciono davvero.
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Ficarra e Picone sono proprio bravi… non c'è niente di più difficile che far ridere! Buon pomeriggio anche a te :-)

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  3. Meno male che c'è su Raiplay, altrimenti mi sarei persa questa meraviglia.
    Grazie del post!

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    1. Ciao Francesca! Domenica ho controllato e c'era, dovrebbe esserci! :-)

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  4. Grazie per la segnalazione, Silvia, andrò a riprenderlo, buona giornata.
    sinforosa

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  5. Non amo molto Ficarra e Picone ma questo spettacolo potrebbe essere davvero interessnte da vedere

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    1. Ciao Susy! Questo spettacolo, secondo me, è un po' più impegnato delle loro solite commedie, però è comunque divertente!

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  6. Ciao Silvia! Devo recuperare questo spettacolo subito, per fortuna lo posso vedere su Ray Play. Grazie di questo prezioso consiglio!

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