lunedì 19 febbraio 2018

L'ULTIMO CARAVAGGIO

Una bella mostra sul 1600 presso le Gallerie d'Italia




Cari lettori,
nuovo appuntamento con i “Consigli artistici”! Oggi sono davvero felice di parlarvi di una mostra che ho potuto visitare in una location per me del tutto nuova, anche se a pochi passi dal mio amato Palazzo Reale.


Si tratta delle Gallerie d’Italia, un bellissimo palazzo che si può ammirare a destra della Scala, ormai da tempo diventato un museo.
La collezione permanente ospitata nelle sale, che spero di poter visitare presto, è dedicata al XIX e XX secolo.


Personalmente ho preferito visitare la mostra L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri. Come sapete, in autunno ho visto una mostra a Palazzo Reale su questo importantissimo artista e mi è sembrato che questa esposizione completasse l’altra. Vediamo insieme perché!



L’imitazione di Caravaggio



L’unico dipinto di Caravaggio della mostra è una delle sue ultime opere, Il martirio di Sant’Orsola.

Quello che mi ha colpito di questa tela è il tono minore, quasi dimesso rispetto ad altre sue opere. Il pittore ha infatti ritratto il momento in cui la santa è stata appena ferita tra petto e ventre ed osserva il fiotto di sangue che esce dal suo corpo, quasi rendendosi conto solo in quel momento della gravità e dell’importanza della sua scelta e delle sue conseguenze. Intorno a lei, i suoi carnefici sembrano sconvolti, quasi già pentiti per il gesto compiuto.




Quest’opera è particolarmente importante per l’esposizione perché ha fatto scuola tra i pittori della prima metà del 1600. La mostra, infatti, ospita altre due versioni del martirio di Sant’Orsola.


Con ogni probabilità, l’intento degli artisti che hanno dipinto queste versioni successive era quello di riprendere temi e composizione di Caravaggio… idea che, a mio parere, è riuscita solo a metà.

Sicuramente c’è molto di Michelangelo Merisi nella forza dei colori, nella ricerca di realismo, nella scelta degli abiti dei personaggi ritratti.

Tuttavia, in una di queste opere Orsola sembra colta da un’estasi mistica, mentre nell’altra tenta quasi una fuga dal suo aggressore. Il messaggio di queste opere risulta così completamente diverso rispetto a quello trasmesso dalla quieta e dimessa fanciulla dipinta da Caravaggio.



Le scelte artistiche di Marco Antonio Doria…



Se si parla di storia dell’arte, non si possono avere dubbi al riguardo: dove ci sono degli artisti, ci sono anche degli influenti finanziatori.

Nel corso della prima metà del 1600, questo compito così importante per onori ed oneri toccò alla famiglia Doria, e, in particolare, a due fratelli dai gusti molto diversi tra loro, Marco Antonio e Giovan Carlo.


Il primo, infatti, finanzia soprattutto artisti napoletani, alcuni dei quali di origine spagnola, e si concentra su tematiche quasi esclusivamente sacre.


I pittori amati da Marco Antonio Strozzi mi hanno ricordato molto una sezione della mostra “Dentro Caravaggio” a Palazzo Reale: quella dei santi di sesso maschile, come S.Agostino e S.Francesco. Sicuramente lo stile è molto simile: l’essenzialità, i pochi colori, l’intensità espressiva sono protagonisti di questi quadri.

In particolare, interessante è una tela con Gesù e Giovanni Battista dipinta da Battistello Caracciolo, che, secondo me, presenta un uso della luce molto simile a quello di Caravaggio.



...e di Giovan Carlo Doria



L’altro fratello Doria sicuramente ama molto di più i colori e la vivacità espressiva rispetto a Marco Antonio.


Egli, infatti, predilige le composizioni di alcuni artisti fiamminghi e francesi, che poi ispireranno, con le loro opere, i pittori del Nord Italia.

Monumentale è il suo ritratto a cavallo, che egli si fa fare dal celeberrimo Rubens: una vera esplosione di colori e di movimento.

Sacro e profano piacciono a Giovan Carlo alla stessa maniera: accanto al martirio di San Sebastiano possiamo trovare la regina egiziana Berenice.


Le sue scelte, rispetto a quelle del fratello, sono testimoni di un primo distaccamento dall’arte di Caravaggio ed anticipano l’epoca barocca.



L’amore per le storie sacre e per la classicità



I due allievi più importanti di Caravaggio, a giudicare da questa esposizione, risultano essere senz’altro Bernardo Strozzi e Giulio Cesare Procaccini.

Del primo possiamo ammirare una Sacra famiglia di rara delicatezza, ancora abbastanza lontana dallo stile barocco.

Del secondo, invece, sorprende l’enorme Ultima cena, che occupa una parete intera e che sembra riprendere non solo Michelangelo Merisi, ma anche e soprattutto Leonardo.




A questi soggetti più tradizionali, però, altri artisti, specie nel decennio tra 1630 e 1640, hanno accostato dei temi un po’ diversi.


Uno di essi è l’antico Testamento, tra episodi più conosciuti (come quello di Sansone a cui vengono tagliati i capelli) ed altri meno noti (come il re Saul che invoca gli spiriti dei re precedenti).


Un altro è la classicità greco-romana: molto bella una tela che rappresenta il suicidio di Catone l’Uticense, che non sembra poi molto diverso dai tanti martiri ritratti nelle sale precedenti.




La mostra resterà presso le Gallerie d’Italia di Milano fino all’8 aprile!
Spero di avervi incuriositi...ed aggiungo che ne vale la pena anche solo per ammirare il bellissimo palazzo che ospita l’esposizione!

Avete visto di recente qualche mostra dedicata a Caravaggio o agli artisti del 1600?
Conoscete questa location?
O magari avete visitato altre due sedi delle Gallerie d’Italia (a Vicenza e a Napoli)?
Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

8 commenti :

  1. Cara Silvia, quasi ti invidio, visitare una mostra simile, io che non posso esserci. Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Spero che anche tu, dove vivi, abbia occasione di visitare qualche mostra! Altrimenti...vieni a fare una gita a Milano, ce n'è per tutti i gusti! :-)

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  2. Ciao Silvia, qualche anno fa ho avuto modo di visitare la mostra permanente di Palazzo Scala... veramente molto bella! L'anno scorso invece ricordo di aver visto la mostra temporanea su Bellotto e Canaletto :-)

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    1. Ciao!! Purtroppo mi sono persa la mostra che hai visitato tu...è la prima volta che vado alle Gallerie d'Italia! Prima o poi visiterò la collezione permanente :-)

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  3. quanto mi piacerebbe assistere a queste mostre, caravaggio poi è tra i miei preferiti... *_*
    le sue opere mi incantano!!

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    1. Ciao Angela! Anche a me piace molto Caravaggio...è la definizione di "genio e sregolatezza"!

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  4. Ciao Silvia, sembra interessantissima questa mostra!
    A dicembre sono stata a Milano e sono andata alla mostra su Caravaggio a Palazzo Reale, mi è piaciuta molto e perciò vorrei tanto vedere anche questa. Ma mi sa che mi tocca aspettare un bel po'

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    1. Ciao Alessandra! Hai tempo fino ad aprile...spero che riuscirai a vedere anche questa mostra! :-)

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