lunedì 20 ottobre 2025

GALA TCHAIKOVSKY

 Il mio regalo di compleanno... con il Centre Du Ballet




Cari lettori,

dopo qualche mese, ricominciamo a parlare anche di “Consigli per gli amanti della danza” con un appuntamento super speciale!


Nei miei preferiti di settembre vi avevo raccontato del mio 36esimo compleanno, che è stato domenica 28, e dello speciale regalo che avevo ricevuto: un biglietto per questa serata ballerina!


Sono al terzo spettacolo del Centre Du Ballet, la compagnia diretta dalle sorelle Valerie e Nicole Ferrazzino che ha scelto il Teatro Agorà di Cernusco sul Naviglio – il mio paese – per le sue tournée, ed ormai so di andare sul sicuro con loro.


Su Instagram qualcuno della compagnia ha scritto che il Teatro Agorà è per lui ormai un pezzo di casa, e non posso che comprenderlo, perché è lo stesso palcoscenico sul quale faccio il saggio di fine anno da più di vent’anni.


Questo Gala è un mix dei loro due balletti più recenti (Il lago dei Cigni e Lo Schiaccianoci), più un terzo grande successo di Tchaikovsky, La bella Addormentata, che finora io avevo visto solo in video su RaiPlay. Il filo conduttore è l’autore, la sua ricerca di una storia, la sua immaginazione.


Oggi ve ne parlo meglio!



Un autore dalla storia tormentata



Cornice di questo gala, che è suddiviso in tre parti più un gran finale, è lo studio di Tchaikovsky, che, tra il pianoforte ed il tavolo dove scrive, cerca l’ispirazione, la trova, la insegue.


Egli prima si ritrova solo, a suonare il suo pianoforte. Poi l’ispirazione lo fa volare fino ad un lago pieno di cigni, dove una creatura in tutto e per tutto simile alle altre, ma animata da uno spirito che sembra umano, ingaggia una lotta con un malvagio stregone. Immaginando che oltre al lago ci sia un castello dove si tiene una festa e c’è un principe che salverà la donna/cigno… egli si ritrova all’improvviso in un palazzo reale ancora più sfarzoso, nel pieno di una festa, in mezzo a tanti invitati che danzano in mezzo ai fiori perché è il sedicesimo compleanno della principessa Aurora, la Bella Addormentata.


All’inizio del secondo tempo, invece, egli si figura una bambina con il suo pupazzo – Schiaccianoci a forma di soldatino, e si ritrova a difenderla da un perfido Re dei Topi.


La conclusione del Gala è affidata ad un travolgente finale in bianco e nero – su un ritmo molto difficile da seguire, tra l’altro -, esattamente come i tasti del suo pianoforte.



Tchaikovsky è un esempio di come una vita difficile abbia trasformato, nel modo più duro, l’uomo tormentato in un artista. Dell’autore, infatti, sappiamo che è stato terzo di sette fratelli, tutti piuttosto cagionevoli di salute; che la madre è morta presto per un’epidemia di colera; che il padre non si è mai più ripreso da quel lutto improvviso e che ha avuto a sua volta molti problemi di salute; che una delle sue sorelle è morta prestissimo, ed è stata “resa immortale” dalla creazione del personaggio di Clara.


Sappiamo anche che nascondere la sua omosessualità è stato un grande problema, non solo per la società del tempo, ma anche perché aveva paura che lo scandalo compromettesse la sua carriera per sempre. Questo – ahinoi fondato – terrore di essere discriminato, unito ai tanti problemi familiari, lo ha portato sull’orlo di un collasso psicologico, ma da questa ulteriore batosta è arrivata anche una luce di speranza: egli, infatti, ha finito per contrarre un matrimonio di convenienza con la sua psichiatra, che sapeva tutto di lui. In questo modo egli ha tenuto nascosto il suo segreto per tutta la vita e la donna, che non aveva alcuna intenzione di fare la moglie e la madre, ha potuto continuare a fare il medico.


La sua immaginazione, unita all’affetto dei pochi cari superstiti, lo ha salvato. E i suoi mondi hanno regalato gioia a tanti di noi…



La suite da “Il lago dei cigni”


Ho visto per intero Il lago dei cigni nell’aprile del 2024 (trovate la recensione a questo link).


In questa riproduzione parziale non è compresa la parte ambientata nel castello, tra la festa, l’arrivo del Principe, la comparsa del Cigno Nero.


L’azione si svolge nel luogo più significativo del balletto, sul lago dei cigni, anche se, sia per questa suite che per le altre due, non è stato previsto un fondale (e non credo sarebbe stato possibile, l’azione cambia troppo rapidamente).


Ci sono i classici dell’opera, come il lungo passo a due tra Odette e il Principe, la sempre presente variazione dei quattro cignetti e quella dei tre grandi cigni.


Solo verso la fine tutti i cigni si riuniscono alla coppia protagonista per concludere insieme la suite.



Anche io, nel 2009, ho interpretato questo balletto! Pure noi avevamo selezionato l’essenziale per una suite e l’avevamo inserita all’interno del saggio, alla fine del primo tempo. Avevamo pensato, però, di mediare tra le scene sul lago e quelle nel castello, e così io ho fatto la parte del Giullare di Corte (parte da uomo e quindi senza punte… perché, anche se ormai ho interpretato un po’ tutti i generi in questi anni, parto pur sempre dal moderno). Avevo quasi vent’anni e non erano molti che ballavo, sei/sette… e nelle foto mi rivedo così “piccola”!



La suite da “La bella Addormentata”


A differenza del Lago dei Cigni e dello Schiaccianoci, non avevo mai visto La Bella Addormentata. Non dal vivo, almeno.


In pieno lockdown mi ero “consolata” vedendo su RaiPlay la versione della Scala… che comunque è bellissima. Trovate la mia recensione a questo link.


La suite ha inizio con un valzer di gruppo che è un tripudio di rosa e fiori. Vi accorgerete subito che da un pezzetto del ritornello la Disney ha preso ispirazione per la celeberrima canzone So chi sei. Lo ammetto, per me è sempre un’emozione… amo tutte le principesse Disney, ma, per vari motivi legati alla mia infanzia, credo che Aurora sarà sempre la mia preferita.


Del valzer, anche se ho visto lo spettacolo in tv ormai anni fa, ricordavo piuttosto bene l’idea. Non ricordavo invece quel che è seguito, ovvero il passo a due degli “uccellini azzurri” (molto grazioso) e il quartetto di Pietre Preziose.

Non sono sicura, ma credo che sia da questo quartetto che la Disney ha preso ispirazione per creare le tre fatine … più una quarta che fa di testa sua, ovvero Malefica. Sembrerà una contraddizione – o forse no – però anche tra i live action il mio preferito è proprio Maleficent. Una parte della musica che le accompagna è proprio utilizzata nel cartone Disney per una scena che ha per protagoniste le fatine.


La suite si conclude con il passo a due della principessa Aurora e del Principe, che qui si chiama Desiré. Credo che il nome Filippo sia stato scelto in onore del Principe Consorte, il marito della Regina Elisabetta.



Personalmente coltivo la segreta speranza che, dal momento che le altre due opere sono già state eseguite integralmente, la compagnia sia al lavoro per portare sul palcoscenico La Bella Addormentata, magari il prossimo inverno o primavera. Vi farò sapere…!



La Suite de Lo Schiaccianoci


Lo Schiaccianoci è uno dei balletti più celebri non solo tra quelli dell’autore, ma, in generale, nel mondo della danza classica.


È anche uno dei più noti spettacoli di stampo natalizio, e forse per questo motivo la suite non comprende quei pezzi dalle vibes festive ed invernali che lo hanno reso famoso in tal senso, come, per esempio, l’intramontabile Danza dei Fiocchi di Neve.


La direzione artistica ha preferito puntare sui passi a due; Clara e lo Schiaccianoci, tanto per cominciare, e poi le danze provenienti da tutto il mondo: spagnola, araba, cinese, russa e francese.


Tra tutte, la più tradizionale resta l’ultima. Quella araba, invece, è secondo me la più lunga e difficile, nonché una sorta di prova di contorsionismo.


La cinese e la spagnola sono brevi ma molto rapide, mentre la russa è solo apparentemente più lenta, ma molto impegnativa (quasi acrobatica) per l’uomo.


Solo alla fine tutti i partecipanti alla suite si uniscono in un breve finale. Poco più di un assaggio per chi non ha mai visto l’opera o non la vede da un po’, ma comunque molto soddisfacente.


Io, poi, lo scorso Natale ho visto quest’opera per intero… trovate la recensione a questo link.




Questo balletto è stato un bellissimo regalo di compleanno per me… e spero di essere riuscita ad interessare anche voi.

Fatemi sapere se avete visto queste opere da qualche parte e se vi sono piaciute!

Inutile che ve lo dica: se in questo periodo si aprono le prenotazioni per qualche rappresentazione prenatalizia dello Schiaccianoci vicino a casa vostra, non tenetevi il dubbio… date all’opera una chance!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


2 commenti :

  1. Che meraviglia!! Non sono mai stata ad uno spettacolo di balletto ma vorrei tantissimo vedere il lago dei cigni o lo schiaccianoci ** Adesso mi informo se qui a Firenze c'è qualcosa questo natale, mi hai incuriosita ancora di più!!

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    1. Ciao Nicole! Fammi sapere se anche tu vedrai qualche balletto prossimamente :-) Sono contenta di averti incuriosito!

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