Un recap dei post al femminile di questo blog
Cari lettori,
anche se con un giorno di anticipo, buon 8 marzo e buona Giornata Internazionale della Donna!
Tradizionalmente ho sempre scritto un post per questa ricorrenza, e negli ultimi anni ho puntato su booktag che vi consigliassero qualcosa a tema tra le mie ultime letture, dalla narrativa generale al giallo, dal romance allo storico.
Quest’anno ho pensato invece di portare il discorso su letteratura, teatro, grande narrativa contemporanea. Mi sono resa conto che, in questi ormai quasi nove anni di blog (aiuto… non ci credo ancora), vi ho parlato spesso di protagoniste femminili celeberrime, ma i post sono giustamente sparsi tra più rubriche e più progetti letterari e magari un post di recap, invece del classico booktag, potrebbe essere utile.
Ho pensato che ognuna di queste protagoniste di cui ho scritto rappresenti un archetipo femminile, qualcosa che ha reso la sua storia un classico senza tempo, o un caso letterario degli ultimi decenni. Ho cercato di pensarci in modo più approfondito. Spero di darvi dei buoni spunti di lettura per questo mese di marzo, e magari anche oltre!
La donna che attraversa il Novecento
La tetralogia de L’amica geniale di Elena Ferrante è stata protagonista di uno dei miei primissimi post sul blog nell’ormai lontanuccio 2015. La scorsa primavera ho deciso di rileggerla e recensirla volume per volume, in modo più approfondito. Lila e Lenù, le due protagoniste, la cui amicizia andrà avanti, tra alti e bassi, per tutta la vita, rappresentano a tutti gli effetti il Novecento. La loro infanzia è frutto della povertà che regna nel Dopoguerra, specie in alcune zone periferiche e degradate d’Italia; la loro adolescenza è nel pieno del boom economico e nel tentativo di affermarsi; la loro giovinezza occupa gli anni Settanta, con un improvviso desiderio di liberazione dai vecchi costumi ed emancipazione; la loro maturità, infine, si confronta con le incertezze degli anni Ottanta e con il caos del mondo contemporaneo.
Sono romanzi che non ci si stanca mai di (ri)leggere…
La donna idealizzata
Circa due anni fa ho proposto un progetto dedicato alle donne raccontate da Dante Alighieri, e non poteva mancare un post che avesse per protagonista Beatrice.
Ho ri-raccontato ed analizzato insieme a voi il passaggio di Beatrice da donna amata a simbolo della Teologia, la sua discesa dal Cielo, il suo primo incontro con Dante, la salita di entrambi in Paradiso.
La donna tenace ed animata dall’affetto
Sempre per il medesimo progetto ho parlato anche di Matelda, la custode del Paradiso Terrestre. Ho posto l’accento sul confronto tra lei e Proserpina, sul racconto che ella fa a proposito della cacciata di Adamo ed Eva, sui fiumi di cui ella è la custode, sulle Virtù che attraversano il giardino incantato che è la porta del Paradiso.
La donna trasformata in mostro dalla società
Un mio progetto letterario di qualche anno fa riguarda invece i personaggi femminili raccontati dal tragediografo classico Euripide. Tra tutte, la villain per eccellenza è Medea.
Nel mio post ho cercato di spiegare, però, come ella sia stata spinta dalla civiltà greca a diventare un mostro: il fatto che fosse considerata una straniera con una cultura diversa, la diffidenza nei confronti della magia, il ripudio da parte del marito ed altro ancora…
La donna custode della saggezza e delle tradizioni
Tra le tragedie euripidee con protagoniste femminili, Le Troiane è sicuramente la più rappresentativa. Ecuba, la madre di Ettore, è madre e matriarca delle donne di Troia sopravvissute alla guerra: la sua tragedia indaga il suo rapporto con Andromaca, con Elena e con Cassandra.
La donna che si reinventa
Tanto sfortunata quanto la suocera è Andromaca, la sfortunata nuora di Ecuba, nonché vedova di Ettore. Nella tragedia euripidea a lei dedicata, però, si pone l’accento sulle sue straordinarie qualità umane: la capacità di non provare rancore, di accettare la sua condizione, di reinventarsi ed andare verso una nuova vita.
La donna sconfitta
Diametralmente opposta ad Andromaca è Eveline, una delle protagoniste dei racconti Dubliners di James Joyce. Il post dedicato a lei fa parte di un ciclo ispirato alla mia tesina di Maturità e riguardante il rapporto padre-figlia nella letteratura.
Eveline si ritrova paralizzata, divisa tra un padre che alza le mani su di lei e la chiude in casa, ed un fidanzato che sembra prometterle un futuro migliore…
La donna divisa tra la vecchia famiglia e la nuova
Sempre in questo ciclo di post si parla anche di Micol, figlia del re ebraico Saul, promessa sposa dell’eroe biblico Davide. La tragedia Saul di Vittorio Alfieri racconta il conflitto interiore di questa coraggiosa donna, che vorrebbe iniziare una nuova vita con il suo promesso sposo, ma è anche preoccupata per il padre che manifesta sempre più quella che oggi definiremmo una demenza senile. Il fatto che Davide e Saul siano spesso in disaccordo ed a volte quasi rivali non la aiuta.
La donna che ha dato il via ad una rivoluzione
Casa di bambola di Ibsen è stata in assoluto una delle letture più importanti della mia adolescenza, quella che mi ha dato l’idea per la mia Tesina di Maturità. La sua scelta di non essere più la “bambolina” delle figure maschili della sua vita e di andarsene, iniziando una nuova vita da sola, ha suscitato polemiche fin da quando l’opera è stata scritta, e forse ne desterebbe anche oggi. Tuttavia, io continuo a pensare che sia una lettura – o una visione in teatro – fondamentale per le donne.
La donna che diventa capro espiatorio
Non poteva mancare un consiglio di lettura sulla famigerata caccia alle streghe, una pagina vergognosa della storia europea. La Chimera di Sebastiano Vassalli è stata una delle letture al tempo stesso più difficili e più soddisfacenti di quest’anno.
La donna che cresce e conosce il mondo
Emma Woodhouse, la protagonista di Emma di Jane Austen, è l’archetipo della ragazza di epoca regency che è stata cresciuta sotto una campana di vetro e nel mito dell’amore romantico. La sua maturazione è progressiva ed irta di ostacoli, ma la porta al suo personale lieto fine.
Personalmente ho preferito questa lettura a quella di Orgoglio e pregiudizio (di cui pure adoro il film) e mi piace moltissimo il personaggio di Emma!
La donna che va controcorrente
Sono passati anni, decenni, un secolo intero, ma per me Anna Karenina è ancora un simbolo di coraggio e di verità. Una donna che, quando si innamora, non ha cuore di continuare a vivere una menzogna, di stare con il marito ed i figli e frequentare un amante come fanno tutte le altre appartenenti all’alta società come lei… ed abbandona il suo mondo, compiendo un salto nel buio che le costerà molto caro.
La donna che per la famiglia va contro alla legge degli uomini
Per il progetto letterario “Gli eroi di Sofocle” che ho portato avanti l’anno scorso, non posso non citare Antigone, l’eroina mitologica che ha scelto di andare contro alle leggi della città di Tebe per poter dare degna sepoltura a suo fratello. Una di quelle storie che al liceo classico e nelle facoltà umanistiche non si finisce mai di raccontare, ma che ha sempre qualcosa da dire.
... e con questo credo di aver ricapitolato un po' tutto!
Che ne dite? Avete letto questi classici? Quali sono i vostri preferiti?
Ne avreste scelti altri per questa ricorrenza? Ancora tanti auguri a tutte noi donne!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
Una fantastica carrellata di libri su donne davvero speciali. Ho letto Casa di bambola, Emma e Anna Karenina e mi sono piaciuti molto. Ciao Silvia, grazie e buona serata. Buona giornata della donna.
RispondiEliminasinforosa