Un booktag di "unpopular opinions"
Cari lettori,
in questi giorni, dando un’occhiata su TikTok, mi sono imbattuta in un “Tag… a tema libri” che ho trovato carino, ed ho pensato di proporvelo!
Sapete che solitamente sono piuttosto “buona” nel recensire romanzi. Mi sono resa conto che è un po’ che non mi tolgo qualche sassolino dalla scarpa e non vi scrivo qualche bella – ed a volte doverosa – unpopular opinion.
Questo TAG, dal titolo L’ho letto ma…, mi è sembrato perfetto per dire la mia sia su qualche romanzo che non mi è piaciuto che su qualche confessione che forse non vi ho ancora fatto.
Vi preannuncio che il post è venuto fuori molto “strano”, perché vi parlerò soprattutto di romance e dintorni, però ci sono anche un paio di osservazioni sul mondo dei classici e un giallo/noir.
Vi lascio al TAG, così vedrete con i vostri occhi!
L’ho letto ma… non l’ho terminato
Forse è colpa mia, altri miei compagni di liceo ce l’avevano fatta, ma io, a soli 18 anni, di fronte al protagonista che scende in strada, in una Milano bombardata, e si mette a parlare con il cadavere di una bambina, non ci sono proprio riuscita. Uomini e no di Elio Vittorini è la mia Kryptonite, non so se adesso potrei riuscire a riprenderlo. Di sicuro devo trovare un momento in cui sono mentalmente preparata…
Purtroppo devo inserire in questa categoria anche Dracula di Bram Stoker: dopo i primi due o tre capitoli, avevo troppa paura!
L’ho letto ma...ha deluso le mie aspettative
Ho letto alcuni romanzi di Felicia Kingsley e li ho sempre trovati scorrevoli e divertenti. Alcuni, come Una ragazza d’altri tempi e Ti aspetto a Central Park, mi sono anche piaciuti molto (ve ne parlo meglio qui).
Immaginavo che Il mio regalo inaspettato sarebbe stata una bella favola natalizia. E invece…! Protagonisti antipatici, tra lei che è la classica ragazza che “finge di star bene da sola” (perché, non può essere vero?) e lui che è convinto di essere ancora alle superiori (le battute sono quelle); un “tutto in una notte” ricco di avvenimenti improbabili; un trope “second chance dopo il liceo” che, saranno pregiudizi miei, ma raramente è una buona idea nella vita reale. Più si procede con i capitoli e più accadono cose assurde. Decisamente non il miglior lavoro di questa autrice!
L’ho letto ma… mi aspettavo altro
La collezionista di ricette segrete di Allegra Goodman è un romanzo che ho letto quando avevo appena aperto il blog, quando la collana Anagramma della Newton Compton era stata inaugurata da poco e si prediligevano sottogeneri romance differenti da quelli che vanno di moda ora (i gusti in materia di romanzi rosa sono cambiati molto in fretta nell’ultimo decennio… ma qui apriremmo un mondo).
Comunque questa storia mi aveva affascinato perché si presentava come un retelling di Ragione e sentimento di Jane Austen, ma in verità… solo la struttura narrativa lo è. Sì, c’è una coppia composta da due persone razionali ed affiatate; sì, c’è una giovane eterna romantica che non si rende conto che l’unico davvero innamorato di lei è un uomo maturo che le è sempre stato accanto.
Tuttavia… “Elinor” e “Edward” sono di una pesantezza unica, e purtroppo non c’è nemmeno uno sviluppo narrativo felice per loro; “Marianne”, più che romantica, sembra solo propensa al divertimento con tizi improbabili in confronto ai quali persino il capriccioso Mr Willoughby si riscatta alla grande; il “colonnello Brandon” è troppo noioso e giudicante (anche se, volendo spezzare una lancia a favore, c’è da dire che l’originale è imbattibile per molte di noi fanciulle, specie dopo aver visto il film con Alan Rickman).
Però ecco, questa poca fedeltà nel riproporre lo spirito dei personaggi austeniani alla fine mi ha portato a bocciare il romanzo.
L’ho letto ma… non lo consiglio
Bee – Principessa ribelle di Raffaella Spano è un dark romance self. Da tempo seguivo l’autrice sui social e ho pensato di provare a leggere qualcosa di suo, ma questo romanzo proprio non mi è piaciuto.
Può essere che io mi aspettassi qualcosa a metà strada tra The bodyguard ed un omaggio alla principessa Diana e che invece scoprire che la storia di Bee, principessa influencer, e di Mark, la sua guardia del corpo, presenta molti lati più oscuri, mi abbia un po’ demotivato. E sì, ammetto che avevo letto la dicitura “dark romance” ma non me lo aspettavo così “dark”.
Fatto sta che, come ho detto nella recensione, “pensavo fosse amore, invece era un casellario penale”. E troppe cose non mi hanno convinto a livello narrativo.
Se invece volete provare a leggere un altro dark romance dell’autrice, primo di una serie che, ora come ora, mi ha convinto molto di più: Deadly Sins 1 - Link recensione
L’ho letto ma… lo rileggerei
Questo è lo spazio giusto per confessare che a volte vorrei proprio rileggere quei classici che ho letto quando andavo a scuola (o all’Università) e che, a differenza di Uomini e no, sono riuscita a completare ed apprezzare. Però ora, in età adulta, forse sarebbe un’esperienza diversa…
Sicuramente rientrano in questa lista Il barone rampante, Rinascimento privato, Il Gattopardo, Il ritratto di Dorian Gray, A ritroso, I Malavoglia, Il fu Mattia Pascal ed altri ancora.
L’ho letto ma… pensavo meglio
Closer di Corinne Michaels e Melanie Harlow aveva le premesse per essere una storia dolce e piacevole, ma c’era qualche scena di troppo ispirata a commedie romantiche note (soprattutto Tre all’improvviso), facendo peccare il romanzo di scarsa originalità, e il protagonista maschile non mi è piaciuto…
In questa categoria metto con un certo dispiacere anche Almeno tu di Alice Marcotti, che è anche carino e ben scritto, ma… sembra scritto in base al manuale “le regole del college romance”. Non so, in qualche modo l’ho trovato troppo didascalico, avrei voluto qualche guizzo in più che ci mostrasse perché l’autrice fosse interessata a scrivere un romanzo ambientato in un’Università americana, ma il luogo era stereotipato ed appena i protagonisti uscivano dal campus… non c’era nulla di interessante. Peccato.
L’ho letto ma… mi ha annoiato
Il sentiero nascosto delle arance di Ersi Sotiropoulos si inserisce nella stessa categoria di La collezionista di ricette segrete: romance della collana Anagramma che andavano molto di moda un decennio fa, tra luoghi da favola e storie di rinascita.
O meglio, “avrebbe dovuto inserirsi”. In teoria la quarta di copertina lo vendeva come un romanzo corale con quattro protagonisti molto diversi tra loro che però riescono a cambiare la loro vita sullo sfondo di bellissimi paesaggi greci.
In realtà ci ritroviamo a seguire, in un modo pure distaccato che non permette di affezionarsi nemmeno ai personaggi, la quotidianità senza capo né coda di quattro tizi che sembrano non avere nemmeno un grande scopo nella vita. Una noia mortale!
L’ho letto ma… mi ha sorpreso
Cronaca di un suicidio di Gianni Biondillo è sicuramente la lettura del 2025 che più mi ha sorpreso… in positivo! Pensavo che la storia avrebbe preso una determinata piega e mi stavo già “preparando” ad un certo tipo di finale… e invece no, preparatevi perché davvero non vi aspettate quel che accade negli ultimi capitoli.
Mi sono un po' sfogata, lo ammetto :-)
Mi piacerebbe sapere che ne pensate dei romanzi di cui vi ho parlato, se li conoscete, e che cosa avreste risposto voi a queste domande.
Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
Ciao Silvia, anche io anni fa leggevo molti romanzi della collana Anagramma e, come te, sono rimasta delusa dai due libri citati. "Il barone rampante" l'ho riletto qualche anno fa proprio per provare l'esperienza di una lettura fatta sia da ragazza sia da adulta ed è stata una bella scelta. Infine, pur apprezzando molto i romanzi della Kinglsey, concordo sulla delusione de "Il mio regalo inaspettato" ;-)
RispondiEliminaCiao! Ricordo che parlavamo insieme di quei primi romanzi della collana Anagramma :-) Vedo che siamo allineate su un po' di opinioni!
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