Cari
lettori,
marzo
è giunto al termine e, come ogni mese, sono qui a riepilogare i miei
preferiti del periodo, dai libri ai film, dalla musica alla poesia.
Spero
che apprezzerete le mie scelte!
Il
libro del mese
Gli
ultimi passi del sindacone è
uno degli ultimi romanzi di Andrea Vitali e, come tutte le sue opere,
è ambientato a Bellano, luogo di nascita dell’autore.
La
Seconda Guerra Mondiale è finita da pochi anni e la cittadina vive
finalmente in pace, grazie anche alla guida del sindaco, anzi, del
Sindacone.
Questo è il soprannome che già da tempo è stato
affibbiato ad Attilio Fumagalli, un uomo la cui unica particolarità
è quella di essere piuttosto basso e decisamente obeso. Per il
resto, egli è il più ordinario degli uomini: è sposato da una vita
con Ubalda, una donna ormai quasi del tutto sorda; non ha figli; ha
esercitato per una vita la professione di ragioniere; non si è
occupato di politica durante gli anni del fascismo e della guerra ed
è entrato da poco in Democrazia Cristiana per sostituire una
persona, finendo per diventare, suo malgrado, il leader locale.
Da
qualche mese, però, la quieta amministrazione del Sindacone è
diventata sempre più sospetta: egli, infatti, ha iniziato ad indire
consigli comunali sempre più frequentemente, convocando la giunta
per ogni più piccola questione.
A nulla valgono le richieste degli
assessori, che di giorno fanno altri lavori (dal pizzicagnolo alla
maestra, dall’impresario edile al ricco nullafacente), di
concentrare tutti i problemi in poche ma fruttuose riunioni.
In
effetti il Sindacone ha un segreto, che custodisce gelosamente con
l’aiuto del giovane vicesindaco Veniero Gattei.
Segreto che, però,
rischia di venire allo scoperto nel corso della notte di Natale,
quando egli ha la malaugurata idea di indire un’altra brevissima
giunta comunale “per lo scambio degli auguri”. La riunione non
sarà che l’inizio di una notte davvero folle, fatta di equivoci,
spostamenti al chiaro di luna, incidenti, imprevisti…
Avendo
assistito a più di una presentazione di Andrea Vitali, so che il
progetto di trasformare i suoi romanzi in film o fiction è stato
momentaneamente scartato, perché i suoi libri non sono propriamente
gialli, ma riguardano sempre piccoli segreti o misteri di paese, che
quasi mai, però, sfociano nel delitto.
Tuttavia, io trovo che Gli
ultimi passi del Sindacone, ricco
di scenette davvero esilaranti, sarebbe una
perfetta commedia teatrale degli equivoci.
Se non ci fosse questa
possibilità, ci consoleremo ridendo durante la lettura del romanzo!
Il
film del mese
Mia
ha dieci anni e, insieme ai genitori ed al fratello maggiore, che
soffre di disturbi d’ansia e di panico, ha sempre vissuto in
Inghilterra, anche se suo padre è sudafricano e sua madre francese.
Quando però viene a mancare il nonno paterno, i suoi genitori
decidono di tornare in Sudafrica per rilevare e gestire l’allevamento
di leoni di famiglia.
I
primi mesi in Africa sono davvero difficili per Mia. Ella, infatti,
ha nostalgia dei suoi amici inglesi e non si sente per niente
attratta dalla natura del luogo.
La
mattina di Natale, però, qualcosa sembra cambiare: una delle
leonesse, infatti, mette al mondo un leone bianco, evento molto raro.
Il fratello di Mia decide di crescere il cucciolo in casa, di
chiamarlo Charlie e di allattarlo personalmente, ma lui sembra
preferire la scontrosa ragazzina. Quest’ultima all’inizio evita
l’animale, ma poi, a poco a poco, si lascia conquistare.
Più
Charlie cresce ed inizia ad assomigliare ad un leone adulto, più il
rapporto tra i due si fa stretto, e Mia si rifiuta di considerarlo un
animale selvatico.
Ciò la porta inevitabilmente a scontrarsi con i
suoi genitori, soprattutto con il padre, che purtroppo ha anche
preoccupazioni di altro genere. Il nonno paterno, infatti, ha
lasciato alla famiglia solo debiti: l’allevamento rischia di
chiudere e l’unica via per tirare avanti sembra quella di vendere i
leoni a persone ben poco raccomandabili e tutt’altro che
animaliste.
Mia,
però, che ricorda le favole che le raccontava la madre da piccola,
crede fermamente che Charlie, da buon leone bianco, sia giunto tra di
loro per salvarli, e farà il possibile per non perdere il suo amico.
Mia
e il leone bianco è la classica
commedia per ragazzi e famiglie che pone al centro della scena
l’amicizia tra i bambini e gli animali.
L’ambientazione
sudafricana, però, dà la possibilità anche ad un pubblico adulto
di riflettere su alcuni importanti temi sociali, dalle conseguenze di
decenni di apartheid alle
specie in via d’estinzione, dalle riserve nelle quali sono
confinate le tribù native sudafricane alla terribile pratica del
“canned hunting” (la caccia in gabbia).
Sono
rimasta piacevolmente sorpresa da questo film, che consiglio di
cuore, soprattutto a chi ama gli animali.
La
musica del mese
Dopo
due mesi dedicati al pop internazionale ed al country al femminile,
con Jess Glynne e Kacey Musgraves, oggi vi consiglio un po’ di
musica italiana.
Immagino
che molti di voi conoscano i Tiromancino, magari anche meglio di me.
Io, in effetti, non posso propriamente definirmi una loro fan, perché
conosco solo i loro brani più famosi. Tuttavia, ascoltando i loro
ultimi singoli in radio, sono rimasta davvero colpita dai testi di
alcune loro canzoni, che mi sono sembrati quasi delle poesie.
Un
brano che mi piace molto è Se noi casomai, che racconta una
storia d’amore che sembra governata dal destino ma poi si rivela
frutto di una scelta:
Io
credo che il segreto sia
respirare
mentre tutto va come deve andare
troppe
parole non servono a niente
ma
un’esplosione nel cuore cura la mente
perché
un abbraccio è come guardarsi dentro
perché
pelle su pelle io mi perdo
e
andare via da noi vuol dire strapparsi
guardare
i nostri pezzi sparsi tra i passi
chissà,
chissà se noi casomai
ci
riconosceremo anche più in là
chissà,
chissà come sarà, trovarsi non è mai per caso
per
questo, amore, non ti farò andar via
Più
adatto alla stagione primaverile e, perché no, a quella estiva, è
Sale, amore e vento, del quale mi piacciono molto anche gli
arrangiamenti:
Tu
che hai dato al vento il tuo profumo
e
alle stelle hai dato gli occhi tuoi
sei
nell’aria fresca del mattino
e
senza te mi perderei…
Vedo
la tua isola da qui
e
potrei venire a cercarti
ma
c’è troppo mare tra di noi
anche
se per te lo affronterei
sei
inevitabile per me
l’unica
alba possibile
sei
sale, amore e vento su di me…
Tra
le canzoni più vecchie, infine, vi consiglio Tra di noi, che
è accompagnato da un simpatico video d’animazione ambientato nel
mondo marino:
Almeno
tu lo sai che mi cammini accanto
In
ogni momento anche se sono stanco
Mi
sostieni piano...sento nel vento la tua mano
Tra
di noi non ci sono più ingannevoli parole
ma
il mormorio degli anni
come
onde che si infrangono nel sole
tra
di noi c’è l’istinto di dividere il presente
e
un mare di ricordi che al correre del tempo non si arrende
e
il cuore mio si perde...
La
poesia del mese
Per
il mese di marzo, caratterizzato dal cambio di stagione e dall’arrivo
della primavera, ho scelto un componimento del poeta Camillo
Sbarbaro, un autore che mi piacerebbe conoscere di più. La poesia si
intitola Un bambino veniva avanti traballando ed è di grande
delicatezza.
Un
bambino veniva avanti traballando
sulle
gambine discoste e
cogliendo
ad ogni passo un po’ di fango
come
un fiore.
Non
s’accorse della mia carezza.
Aveva
gli occhi pieni di sì chiaro stupore che, dopo,
credevo
d’aver
accarezzato
una margherita.
Le
foto del mese
Il
weekend del 9 e 10 marzo, in occasione del Carnevale ambrosiano (che
è in ritardo di qualche giorno rispetto a quello del resto
d’Italia), sono scesa per un po’ nella casetta di famiglia di
Varazze. In tre giorni scarsi ci sono stati tutti i climi del mondo:
sole, pioggia, nuvole, vento…questo scatto cattura il momento più
bello (ovviamente un paio d’ore prima del treno di ritorno).
Che
San Giuseppe sarebbe senza le zeppole? In foto, ecco due specialità
della pasticceria del mio quartiere. A destra c’è la versione
classica, con crema ed amarena, sempre ottima. A sinistra una
rivisitazione con crema al cioccolato e panna montata, una vera
sorpresa!
Marzo...tempo
di fioriture! Ho fatto molte fotografie in questi giorni, ma forse la
più bella è questa che ritrae una magnolia coperta di fiori rosa.
In chiusura del mese, la sera di martedì 26 sono andata all'Auditorium della BCC di Carugate per partecipare ad un incontro con lo scrittore Maurizio De Giovanni, autore di saghe come quella del Commissario Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone, delle quali vi ho parlato più volte.
Alla fine dell'incontro, c'è stato il firmacopie!
In chiusura del mese, la sera di martedì 26 sono andata all'Auditorium della BCC di Carugate per partecipare ad un incontro con lo scrittore Maurizio De Giovanni, autore di saghe come quella del Commissario Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone, delle quali vi ho parlato più volte.
Alla fine dell'incontro, c'è stato il firmacopie!
Fatemi
sapere com’è stato il vostro marzo!
Avete
libri, film, canzoni da consigliarmi?
È
stato un mese impegnativo o più rilassante di altri?
Ditemi
la vostra!
Grazie
per la lettura, ci rileggiamo in aprile :-)