Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari lettori,
come va? Io… stancamente bene, dai!
Sapete che per me, tra lavoro e scuola di danza, questo mese (come spesso anche giugno) è una bella mattonata. E dico “bella” perché, nonostante le giornate che talvolta hanno programmi un po’ da delirio, spesso finisco pure per trovarmi contenta.
Questo maggio, poi, è stato all’insegna dell’imprevisto, e quel che vi racconterò è stato frutto anche di decisioni last minute e di settimane riorganizzate completamente con poco preavviso. Insomma, il corpo non si ferma tra le tante cose da fare, ma neanche la mente… comunque, l’estate ed il tempo più lento sono ormai vicini.
Nel frattempo, mi siedo un attimo e, come al solito, vi faccio il punto della situazione di questo mese, dai libri ai film, dalla musica alla poesia alle foto del periodo!
Il libro del mese
In un’epoca antica a metà strada tra storia e mito, un ragazzo approda su una terra controllata dai Fenici e dai loro commerci.
Si chiama Euplio e non conosce le sue origini. È il “figlio del mare”, come ama definirsi e come tutti lo chiamano, perché la distesa marina è l’unica realtà che conosce veramente. La terra, per lui, nonostante tutto, è ancora aliena.
Ed è per questo che egli rischia di pagare amaramente il semplice gesto di pescare un pesce ed arrostirlo sulla spiaggia. Egli viene subito catturato da un gruppo di soldati prepotenti che, su ordine del loro comandante, lo picchiano a sangue.
Euplio viene lasciato lì, creduto morto dai suoi aggressori, e non sa quante ore siano passate, finché mani gentili non lo raccolgono ed una voce gentile non lo riscuote.
Si tratta di Phlebas, un mercante fenicio. L’uomo salva il ragazzo da morte certa e lo porta con sé nell’entroterra. Per la prima volta, Euplio si allontana dal mare, ma sente di potersi fidare dell’uomo. Ancora incosciente, egli viene raccolto e curato dalla moglie di Phlebas, Elena.
Passano pochi giorni ed Euplio si è quasi completamente rimesso. Egli ha bisogno però di far trascorrere ancora un periodo prima di riprendere la via del mare, perché è convalescente, e, in realtà, egli sente anche che è il momento di esplorare altro oltre alla distesa marina. Elena gli propone di lavorare per lei e Phlebas a casa sua, come giardiniere nel “Giardino delle Esperidi”, come ella stessa l’ha battezzato.
Settimana dopo settimana, Euplio diventa per la coppia un sostituto del figlio che non hanno mai avuto. Il ragazzo riscopre anche la passione per la musica, un talento che per troppo tempo aveva messo in un angolo.
Ci sono però due problemi che, di giorno in giorno, si fanno più pressanti. Il primo è che Euplio sente crescere in lui un’attrazione per Elena che ha ben poco di filiale. Il secondo è che la donna stessa è ambigua, e spesso ha delle conversazioni segrete con Phlebas che sembrano avere proprio lui come argomento.
Il figlio del mare, romanzo breve (circa 80 pagine) edito da una piccola CE che non conoscevo, è stata una vera e propria sorpresa per me nel banco delle novità. L’autrice, Paola Butori, è stata la mia professoressa di inglese alle superiori (ho frequentato il Liceo Classico al Machiavelli di Pioltello – Segrate) e quando ho visto il romanzo ho pensato si trattasse di un’omonimia… invece leggendo la biografia mi sono resa conto che è proprio lei!
Già quando era nostra insegnante era appassionata di viaggi ed alpinismo, ma non pensavo che si fosse addirittura cimentata in scalate sull’Himalaya ed in Etiopia (forse sono state imprese post – pensione, perché credo ce l’avrebbe detto, era molto interessata a questo sport).
Questa storia coniuga la sua passione per i viaggi al suo insegnamento della lingua e letteratura inglese. Il personaggio di Phlebas “Il fenicio” è presente in un’opera di T.S.Eliot, e c’è anche una citazione di Shakespeare. Invece Elena (la donna il cui rapimento ha causato la guerra di Troia) e il Giardino delle Esperidi (luogo di una delle fatiche di Ercole) provengono dalla letteratura greca.
In generale, tutta la storia si basa su una simbologia derivante dal mito e dall’epica: Euplio “nasce dal mare” come Afrodite, ed il suo nome, di origine greca, significa “ricolmo di doti” (ed infatti egli sa fare sia il giardiniere che il musicista). La sua parabola assomiglia a quella di un eroe che, come Eracle, deve abbandonare il grembo materno (in questo caso, la distesa marittima) per conoscere la crudeltà degli umani e compiere delle fatiche che dimostrino l’effettivo passaggio dallo status di ragazzo a quello di uomo.
Egli vive una paternità ed una maternità che sono tragiche ed ambigue, perché Phlebas è a modo suo affezionato ma non riesce a non mettere il denaro sopra ogni cosa, ed Elena, come la sua omonima, è simbolo di un’attrazione che diventa pericolo (qui, per me, soprattutto manipolazione).
Il Giardino delle Esperidi ha i suoi frutti d’oro ma anche il suo drago, che non ha l’aspetto che tutti si aspetterebbero.
La sua avventura è quella di un anti – Odisseo che non ha il mare come nemico bensì come unico amico, ma anche quella di un novello Enea che ha una terra promessa che lo attende.
Di certo tanto su cui riflettere in poche pagine. Vi consiglio di dare un’occhiata.
Comunque spero di re-incontrare la prof, così glielo dirò di persona!
Il film del mese
Visto che ormai è maggio e dopo i vari ponti si inizia ad intravedere l’estate, restiamo al mare con il live action de La Sirenetta del 2023.
Conosciamo – penso – tutti la storia, che è proprio quella del classico del 1989.
La protagonista Ariel, ultima figlia di Tritone (Il re degli abissi), non è soddisfatta della sua vita “in fondo al mar” ed è molto attratta da quella degli umani. Un giorno, tra una tempesta marittima ed una barca che va a fuoco, ella salva un ragazzo, che scopre essere il Principe Eric, futuro sovrano di un regno sulla costa.
Ariel riempie la grotta (contenente la sua già ricca collezione di oggetti degli umani) con i soprammobili presenti sulla nave di Eric, ma Tritone la scopre e, furibondo, distrugge tutto. La fanciulla, convinta di non avere più nessun sostegno (a parte quello dell’amico pesciolino Flounder e del granchio Sebastian) si decide ad andare dove non avrebbe mai pensato: dalla ex nobildonna Ursula, ora acerrima rivale di Tritone e famosa “usuraia”.
Ariel ottiene da Ursula il dono di poter diventare umana per soli tre giorni, ma è costretta a lasciare una caparra molto pesante: la sua bellissima voce, che Eric ha sentito cantare durante il naufragio. Inoltre, se in tre giorni ella non riuscirà a conquistare il principe, la sua anima diventerà di proprietà di Ursula.
La nostra protagonista non si perde d’animo e, con le sue gambe nuove di zecca, riesce a nuotare ed a presentarsi sulla spiaggia, dove viene trovata da persone della corte. Esprimendosi a gesti, ella fa capire di essere una nobildonna sopravvissuta ad un naufragio, ed il Principe si dichiara disponibile a darle una stanza nel castello ed a farle visitare il regno. Meglio di così non potrebbe andare, ma Ursula trama nell’ombra.
Ovviamente la strega del mare non ha nessun reale interesse nei confronti dell’anima della ragazzina, ma spera che il Re Tritone, pur di salvare la figlia, accetterà uno scambio e si sacrificherà al posto suo. Così, la perfida Ursula potrà diventare regina…
Questo live action, che – se non ricordo male – è stato abbastanza poco nelle sale cinematografiche, anche perché era quasi estate, è finito ben presto su Disney Plus, ed io ho aspettato a vederlo, un po’ perché ho avuto disponibilità della piattaforma solo di recente, un po’ perché avevo letto e sentito dei commenti non proprio lusinghieri.
Posso dire? Non sono d’accordo.
Più passa il tempo e più mi capita sempre più spesso di non vedere il quid di alcuni film osannati anche dalla critica (ogni tanto mi viene in mente Licorice Pizza, film che non mi vedrete mai raccontare su questo blog perché non ci ho capito un accidente, anche perché non l'ho finito... e mamma mia!), e invece di ritrovarmi a dire “Ma che c’è che non va in questo film così vituperato?” in altri casi. Non è per passare da bastian contraria, ma fatto sta che è così.
A me sembra un buon live action, fedele all’originale, con qualche piccola aggiunta qua e là giusto per rendere la storia più interessante e credibile, con delle belle canzoni (la maggior parte già ampiamente conosciute, più qualcuna nuova) ed una bellissima animazione. Per una serata di relax e intrattenimento mi sembra una bella pellicola, e sono sicura che, sullo schermo grande del cinema, alcune scene sarebbero state spettacolari.
Io ve lo consiglio, se non l’avete ancora visto!
La musica del mese
Continuiamo con il nostro viaggio in macchina con un po’ di musica italiana di qualche anno fa!
Proprio del mese di maggio si parla in una delle mie canzoni preferite, Dimenticarti è poco. Nonostante non sia proprio un pezzo recente, quante volte mi è capitato di riascoltarlo, e quante volte ho pensato che alcune frasi di questo testo… fossero molto vere, ed in vari ambiti della vita, da quelli pubblici a quelli più intimi.
Potete ascoltare la canzone a questo link.
Vieni a galla nei ricordi nel mezzo dell’oceano
spunti come un ramo secco nel verde immenso a maggio
nelle cose che ho preso e che ho cambiato
ci sei e ci resterai
un “ti amo” salvato andrebbe invece
sempre cancellato…
Dimenticarti
è poco e non ha senso
niente mi sposta dal punto che mi hai dato
sono troppe le cose a cui di colpo
hai tolto luce e fiato
sono pezzi di vita che a fatica
avevo costruito
Grazie di tutto
eternamente grazie
meglio aver male che essere un fantasma
grazie per i tuoi giorni giovani che a me hai dedicato
grazie per i tuoi “fronte contro fronte”
dimenticarti è poco
La poesia del mese
Per questo mese ho pensato ad un componimento molto suggestivo di Vivian Lamarque dal titolo La signora dell’ultima volta.
L’ultima volta che la vide
non sapeva che era l’ultima volta che la vedeva.
Perché?
Perché queste cose non si sanno mai.
Allora non fu gentile quell’ultima volta?
Sì, ma non a sufficienza
per l’eternità.
Le foto del mese
Durante il Ponte del Primo maggio non sono ripartita, essendo appena tornata da quasi 10 giorni a Varazze (quest’anno i ponti sono andati tutti in fila). Ho deciso però, insieme alla mia famiglia, di visitare qualche chicca della Lombardia. Così venerdì 2 siamo stati prima a Melegnano, che è molto carina con il suo centro storico ed il Castello Mediceo…
...e poi abbiamo fatto pranzo e pomeriggio a Lodi, una cittadina che ha delle meraviglie nascoste (quasi tutta arte sacra) davvero meritevoli!
Sabato 3 invece abbiamo fatto una gita a Soncino, una cittadella immersa ancora nell’atmosfera medioevale. Con un piccolo biglietto cumulativo si possono visitare il castello, il Museo della Seta, quello della Stampa, un piccolo Chiostro con tanti manufatti di origine medioevale e delle chiese molto belle. Vorrei parlarvi di queste mie gite in modo più approfondito, ma vi rimando (spero) al 9 e 12 giugno per il nostro “Countdown estivo”!
Sabato 10 abbiamo festeggiato i 70 anni di mia zia Anna, ed è stata una bella occasione per rivederci tra noi “cugini Bragalini”: un tempo era scontato incontrarsi più spesso, ora non è sempre così facile. Abbiamo mangiato un ottimo menù di pesce (più qualche vassoio di pietanze vegetariane che in teoria sarebbe stato per 3 di noi ma in pratica ha consentito assaggi a tutti) e abbiamo potuto chiacchierare con un po’ di calma. Questo era il mio outfit, ancora primaverile e non estivo perché c’era un vento piuttosto freddo!
Maggio è il mese in cui, come amo dire, si “piantano le tende” a scuola di danza, compresa qualche domenica mattina che all’inizio ci costa un po’, ma poi ci dà grande soddisfazione. Il 18 abbiamo fatto le nostre tradizionali foto con i costumi. È sempre bello essere “modella per un giorno”, e… incrociamo le dita per il saggio!
In foto, il mio personale programma di quest'anno. Come sempre, ci auguriamo di aver pensato ad una serata per tutti i gusti!
C’è stata anche una settimana di metà maggio in cui parte della mia famiglia è andata via, così ho fatto la contadina nell’orto di papà. Amo le fragole, non hanno niente a che spartire con quelle acquistate!
Ed ora... si vola verso giugno, con una prima decade che sarà ricca di momenti importanti... e un altro mese pieno! Comunque, maggio non è andato per niente male... raccontatemi un po' com'è stato il vostro!
Grazie per la lettura, ci risentiamo in giugno :-)