giovedì 29 luglio 2021

I PREFERITI DI LUGLIO 2021

 Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese




Cari lettori,

eccoci quasi alla fine di luglio!

Lo ammetto: questo mese è davvero volato. Dopo un lungo periodo di doveri ed impegni resi più difficoltosi dalle restrizioni che sappiamo, in giugno mi sono adattata ben volentieri ad un altro ritmo, ed anche luglio è scivolato dalle dita.

Oggi cerco di fermarlo su carta, raccontandovi, con i nostri soliti “Preferiti del mese”, tutto quello che mi è piaciuto, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!



Il libro del mese


Torino, giugno 1935. La tabaccheria della famiglia Bo sta per chiudere al termine di una lunga giornata di lavoro, e se i proprietari, marito e moglie, non vedono l’ora di salire in casa a riposarsi, la figlia Anita è impaziente di fare una passeggiata con l’amica di sempre Clara: sa che in serata incontrerà Corrado, il ragazzo che da tempo la sta corteggiando.


La serata va proprio come Anita aveva sperato: ella riesce a restare da sola con Corrado e, come da lei sperato e temuto, egli le chiede di sposarlo. Anita sogna da tanto questo momento, ma quando si ritrova ad ascoltare i sogni ad occhi aperti di Corrado, che già la vede come moglie devota, casalinga a tempo pieno e madre di ben sei figli, all’improvviso ha una crisi di panico e si ritrova a pronunciare una frase che non si sarebbe mai aspettata di dire: “Ti sposo, ma prima voglio lavorare”.


Con grande sconcerto dei suoi genitori, ella si mette a cercare lavoro come dattilografa e quasi subito viene assunta dalla Casa Editrice che pubblica la rivista di racconti gialli Saturnalia. Si tratta di una piccola realtà, costituita da due persone: un proprietario e finanziatore e l’uomo che è la vera anima creativa della rivista, lo scrittore Sebastiano Satta Ascona. Egli è il creatore dell’unico personaggio tutto italiano dei racconti, il commissario Bonomo, letto con grande entusiasmo dagli estimatori del regime perché la sua figura ricalca molto quella di Mussolini. Anita non riesce a trovare interessanti simili storie, ma sa di essere una “bella ma stupida” (o meglio, tutti l’hanno sempre considerata così) e continua a digitare imperterrita quel che Sebastiano Satta Ascona le detta. Gli altri racconti di Saturnalia, che sono traduzioni dai gialli, dai noir e dagli hard-boiled americani degli anni ‘20 e ‘30, la intrigano invece molto, al punto che ne parla spessissimo con l’amica Clara, a sua volta dattilografa, e con Candida, ex professoressa di entrambe ed ora cara “sorella maggiore” di riferimento.


La sua tranquilla routine lavorativa, che inizia a piacerle, viene però sconvolta da un insolito avvenimento verificatosi durante un sabato fascista: mentre, nell’auditorium della scuola del suo fratellino, si commemora un eroe della Prima Guerra Mondiale, un’anziana donna si mette ad inveire contro gli oratori, dicendo che l’uomo in questione non ha proprio nulla di eroico, anzi, è l’assassino di sua figlia. Ella, poi, paga cara questa sua insubordinazione, e viene portata via dalle camicie nere.


Anita prova a confessare il suo turbamento a Corrado, ma ottiene solo una risata bonaria e la velata accusa, da parte del fidanzato, di non comprendere fino in fondo i doveri di chi rappresenta il regime.


Stanca e stufa di essere sminuita, ella cerca di saperne più di questa triste vicenda e decide di vederci chiaro da sola… o quasi: la aiuterà Sebastiano, che è in una posizione molto più difficile della sua e nasconde svariati segreti, ma che non può fare a meno di farsi travolgere dal suo brillante entusiasmo e dalla sua ricerca della verità.



Come qualcuno di voi saprà, sono a metà della serie di Alice Basso che ha per protagonista la ghostwriter Vani Sarca: ho letto i primi tre romanzi e mi mancano il quarto e il quinto. Sto adorando questi romanzi e non pensavo che un altro personaggio di Alice Basso mi avrebbe conquistato così presto, ma la storia di Anita è davvero incredibile: ironica, graffiante, a tratti divertente e poi all’improvviso profonda, talvolta persino lacerante.


L’autrice descrive con spietata lucidità tutte le limitazioni che il regime fascista imponeva negli anni ‘30, mettendo in luce soprattutto le difficoltà che dovevano affrontare le donne: l’impossibilità di conseguire la carriera che esse desideravano, l’obbligo di fatto di essere mogli e madri, l’ideale di “brava donna” che erano obbligate a perseguire. Il lettore si immerge in questo mondo che sembra così lontano, ma, pagina dopo pagina, non può scacciare l’impressione che queste spinose questioni siano ancora, almeno in parte, nel cuore di tante donne, nonostante i decenni passati ed i progressi fatti.


Il motore della storia, a mio parere, è la crescita intellettiva e spirituale di Anita, una ragazza che, come moltissime (e non solo negli anni ‘30, purtroppo) è stata educata a credere che la bellezza fosse la più importante delle virtù, e che non le sarebbe servito nient’altro per vivere serena. È dura affrancarsi da una serie di condizioni antiche e di stampo patriarcale che vorrebbero noi donne chiuse in una teca: anche adesso che viaggiamo da sole, lavoriamo e sulla carta abbiamo pari diritti, è frustrante ritrovarsi ancora, come capita ad Anita, ad essere giudicate solo per il proprio aspetto fisico, a vedere sminuiti i propri ragionamenti in modo paternalistico, a dover lottare per affermare la sicurezza delle proprie convinzioni e la bontà delle proprie idee.


Ovviamente Alice Basso continua ad essere, oltre che scrittrice, anche una “addetta ai lavori” del mondo dell’editoria, quindi anche questa serie promette di regalarci molte informazioni sul mondo del libro, questa volta “d’epoca”… e molto affascinanti.


Ho visto che è già uscito il sequel, Il grido della rosa. Sicuramente lo leggerò al più presto!



Il film del mese


In una di queste calde serate ho rivisto Il grande Gatsby, nella versione del 2013 con Leonardo di Caprio, ed ho pensato che in effetti non avevo mai condiviso con voi le mie riflessioni su questa pellicola.


Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald ed il protagonista, nonché voce narrante, Nick Carraway è un giovane ambizioso che nell’estate del 1922 arriva a New York dalla provincia. Ben presto egli trova un impiego in ambito economico in città e decide di stabilirsi nel Long Island, nella parte Ovest, quella dei cosiddetti “nuovi ricchi”, per riposarsi nei weekend e studiare. I suoi lodevoli propositi, però, vengono messi a dura prova dai divertimenti che egli sente regolarmente provenire dalla villa accanto: ogni sera ci sono incredibili feste, ma il proprietario non si fa mai vedere ed il suo personaggio è avvolto da un alone di mistero.


Nel frattempo, Nick riprende a frequentare una sua cugina, Daisy, che sta attraversando un periodo difficile: ella vive nella parte Est di Long Island, quella dedicata ai ricchi da generazioni, è sposata da tempo ad ex campione di polo, è consapevole di essere stata ripetutamente tradita ed è molto infelice.


Qualche tempo dopo, egli conosce finalmente il suo misterioso vicino, Jay Gatsby, e ne è, allo stesso tempo, affascinato ed intimorito: si tratta di un uomo molto socievole, amante delle chiacchiere e della bella vita, che considera gli altri con gentilezza e rispetto, ma egli ha la netta impressione che al di sotto della maschera di cordialità ci siano un passato sofferto ed un obiettivo nascosto.


Gatsby, in realtà, è da sempre innamorato di Daisy, che non ha mai dimenticato, nonostante ella si sia sposata ed abbia evitato di incontrarlo per anni. Con l’aiuto di Tom, i due ex amanti si rivedono e riprendono la loro storia… ma il sogno di Gatsby ha ben poco a che fare con la cinica realtà dei ricchi newyorkesi.



Il regista di questo film è Baz Luhrmann, lo stesso del celeberrimo Moulin Rouge, ed il suo tocco è particolarmente evidente per quanto riguarda le musiche, i colori ed i costumi. Anche una certa velocità delle scene d’azione, che contrasta volutamente con la forzata lentezza di alcune scene clou del film, è presente in entrambe le pellicole.


La tematica principale della storia è la critica alla società americana degli anni ‘20, che stava vivendo, senza rendersene conto, anni di agio e di boom economico che li avrebbero portati al rovinoso crollo del ‘29. La colpa della classe dominante, secondo Nick, è quella di essersi comportata come se il momento di prosperità fosse eterno, ed aver così pensato solo al proprio orticello, badando ad arricchirsi nel lato ovest di Long Island ed a mantenere il proprio status quo nel lato est.


Nella cornice di feste e divertimenti che dovrebbero sembrare sfarzosi ma finiscono col risultare decadenti come il canto di un cigno, l’occhio prima meravigliato e poi impietoso di Nick cattura tutto ciò che non funziona: la rapidità della massa nel dichiararsi “amica” della celebrità di turno e di salire sul carrozzone del vincitore, salvo poi battere in ritirata quando le sorti cambiano; l’abuso di alcool, reso ancor più sfrenato dal proibizionismo; la troppa facilità nel possedere e maneggiare armi; l’incapacità di staccarsi da un matrimonio infelice e di trovare il coraggio per inseguire un sogno tanto romantico quanto incerto.



Per questo motivo, nel libro come nel film, Nick dice a Gatsby che tutto il resto della società di Long Island è marcia, e che lui vale più di tutti loro messi insieme (una frase che mi commuove ancora adesso, per essere sincera). Egli incarna il vero e proprio sogno americano, simboleggiato dalla luce verde che si intravede alla fine del pontile del lato ovest di Long Island; un sogno che si infrangerà di fronte al destino avverso ed alla crudele indifferenza, come definito nel film, della donna che dice di amarlo.



Ultima curiosità: molti fan di Taylor Swift pensano che la sua canzone Happiness (che trovate a questo link) sia ispirata a Il grande Gatsby e contenga dei riferimenti a questo film. Il mio parere da fan è che sì, i riferimenti ci sono, dalla luce verde al vestito fatto di luci fino ad arrivare alla citazione “spero che lei sarà una bellissima sciocca” (frase pronunciata da Daisy parlando della figlia)… però emotivamente no, non mi pare giusto attribuire una voce narrante così appassionata ad una donna definita “indifferente” sia nel libro che nel film. Quindi per me Happiness sarà sempre e solo la canzone che ri-racconta la storia di Cosimo Piovasco di Rondò e Viola ne Il barone rampante. Per ulteriori delucidazioni, potete leggere qui il mio racconto di gennaio per la rubrica di scrittura creativa “Storytelling Chronicles”.



La musica del mese


Due sono i simboli dell’estate per me: i girasoli, che mio papà e mio fratello fanno crescere nei loro giardini durante i mesi più caldi, ed il mio amato mare.


Così ho deciso che per il nostro spazio dedicato alla musica del mese parlerò prima degli uni e poi dell’altro!


Per quanto riguarda girasoli e musica classica, ho trovato una splendida esibizione di due violiniste sullo sfondo di un campo fiorito. La potete vedere a questo link.



Un classico della musica leggera degli ultimi anni è Girasole di Giorgia (che trovate qui), un brano romantico ed allegro allo stesso tempo:


E come un girasole giro intorno a te

che sei il mio sole anche di notte

e come un girasole giro intorno a te

che sei il mio sole anche di notte...

Tu non ti stanchi mai, tu non ti fermi mai,

con gli occhi neri e quelle labbra disegnate

e come un girasole giro intorno a te

che sei il mio sole anche di notte…


Tu non mi basti mai, prendimi l’anima

e non mi basti mai, muoviti amore sopra di me

e come un girasole io ti seguirò

e mille volte ancora ti sorprenderò

e come un girasole guardo solo te

quando sorridi tu mi lasci senza fiato...




Dando un’occhiata su YouTube ho trovato a questo link anche una canzone dal titolo I girasoli che mi è piaciuta molto. È scritta e interpretata da Emanuele Aloia, un cantautore che ammetto di non conoscere ma che qualcuno di voi – sicuramente più “sul pezzo” di me – avrà forse già sentito nominare;


Nei tuoi occhi ho visto i girasoli di Van Gogh

e ti ho sentita più vicina per un attimo

ho dato tutto ciò che avevo fino a perderlo

il nostro amore come arte in ogni secolo


Passano i giorni e sogno un colore per ogni stagione

questa tristezza è solo l’essenza

di arte incompiuta che chiamano amore

riflesso di luce come un girasole

eco di vita, parole lontane

vedo lontano mille sfumature

che rendono l’attimo quasi immortale


Nei tuoi occhi ho visto i girasoli di Van Gogh

e ti ho sentita più vicina per un attimo

ho dato tutto ciò che avevo fino a perderlo

il nostro amore come arte in ogni secolo

e le tue labbra come fiori di Monet

il tuo profumo è il mistero di Stonehenge



La poesia del mese


Per il mese di luglio, pieno di luce e di colori, ho scelto una poesia di Herman Hesse dal titolo Improvvisamente fu piena estate, che mi sembra descriva appieno lo spirito della stagione che stiamo vivendo.


Improvvisamente fu piena estate.

I campi verdi di grano, cresciuti e

riempiti nelle lunghe settimane di piogge,

cominciavano a imbiancarsi,

in ogni campo il papavero lampeggiava

col suo rosso smagliante.


La bianca e polverosa strada maestra era arroventata,

dai boschi diventati più scuri risuonava più spossato,

più greve e penetrante il richiamo del cuculo,

nei prati delle alture, sui loro flessibili steli,

si cullavano le margherite e le lupinelle,

la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio

e nel febbrile, folle anelito della dissipazione

nell’approssimarsi della morte

perché a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro,

inesorabile avvertimento delle falci in azione.



Le foto del mese


La prima metà di luglio sono rimasta a casa, a Cernusco, per via di alcuni impegni, ma anche di vari anniversari e compleanni. Domenica 4 luglio è stato il 34esimo anniversario dei miei genitori e lo abbiamo festeggiato con una parmigiana fatta quasi interamente con i prodotti dell’orto di papà (melanzane, pomodori, basilico). Dopo qualche giorno ho provato a replicarla da sola, per la prima volta, e devo dire che il risultato mi ha lasciato davvero soddisfatta! Ecco la teglia prima di entrare nel forno…



In quel periodo sono anche “tornate a trovarci” Dora e Panna, le conigliette di mio fratello. I primi due o tre giorni erano un po’ spaesate, ma poi si sono ricordate di aver già visto la tavernetta!



La seconda metà del mese ho deciso di tornare sulle rive del mio amato Mar Ligure, in attesa del tradizionale agosto in famiglia che quest’anno, ancor più del precedente, in tanti momenti ho sognato come un miraggio. Avevo i miei dubbi sul trascorrere qui dei giorni in solitudine, anche se ormai lo faccio da anni, perché da quando è iniziata la vicenda della pandemia ci sono stati tanti, tanti momenti in cui, vivendo da sola, mi sono sentita isolata, e per me è stata una strana esperienza, perché ho sempre adorato la mia casetta. Una volta giunta qui, però, mi sono resa conto di quanto, in piena estate, mi faccia bene la routine “marittima” rispetto a quella di città, da tanti punti di vista, ed i giorni sono volati. L’unica pecca è che il tempo non è stato sempre ideale, ahimè: ci sono state molte mareggiate, insolite per luglio (come quella in foto), e mentre vi scrivo fuori ci sono cielo grigio e tuoni. È stato un mese molto instabile: speriamo nei prossimi giorni, visto che sarò anche in compagnia!



Dal 19 al 23, però, c’è stata un’eccezionale ondata di caldo, e ci sono stati cielo e mare stupendi, soprattutto all’ora di cena, che, se si ha fortuna, è una delle più belle.




Ecco il mio luglio in breve!

E voi, cosa mi raccontate? Vi state godendo la bella stagione?

Siete riusciti a partire, o anche solo a rilassarvi un po’? Avete piani per agosto?

Questo è (quasi) l’ultimo post prima della pausa estiva.

Ci riaggiorniamo lunedì per augurarci ufficialmente buone vacanze! :-)

lunedì 26 luglio 2021

CONSIGLI STORICI PER L'ESTATE

 Due romanzi di Valerio Massimo Manfredi e Giancarlo De Cataldo




Cari lettori,

ultimo post di luglio prima dei consueti “Preferiti”!

Oggi ho pensato di raccontarvi due romanzi appartenenti ad un genere che, come sapete, mi piace molto: lo storico. Nel caso in cui viaggiare nello spazio (al mare, in montagna, al lago…) non vi basti, e desideriate anche fare un giro con la macchina del tempo quest’estate, questi due libri potrebbero essere quelli giusti per voi.


Il primo è una delle ultime uscite del mio scrittore storico preferito di sempre, Valerio Massimo Manfredi, che però, come vedrete, mi ha convinto un po’ meno di altre sue opere. Il secondo è un romanzo di un autore del quale ormai ho letto molto, Giancarlo De Cataldo: tuttavia si tratta di una storia piuttosto diversa dai suoi soliti gialli o romanzi d’inchiesta di ambientazione contemporanea. Entrambe le storie raccontano soprattutto la nostra bellissima capitale, Roma, ma sono ambientate anche in altri luoghi.


Vi lascio alle recensioni, sperando che vi possano interessare!



Antica madre, di Valerio Massimo Manfredi


Siamo nel 62 a.C. e Nerone terrorizza l’Urbe con la sua follia. Un nutrito gruppo di soldati, guidati dal centurione Furio Voreno, ha preferito accettare di partire per una missione in Numidia piuttosto che restare a Roma, con il rischio di essere coinvolti in qualche pericoloso intrigo di palazzo.


Il terreno africano è fertile ed ancora quasi inesplorato; il compito dei legionari è quello di catturare molte bestie selvagge per le venationes, le terribili cacce delle quali si rendono protagonisti i gladiatori nell’Arena. Dopo qualche settimana di pericolosa peregrinazione, giunge il momento di tornare a Roma. Furio Voreno, oltre alle prede, ha catturato una prigioniera dall’aria pericolosa: si tratta di una giovane donna africana, che ha l’aspetto fiero di una nobile ed è molto scaltra e veloce. Nonostante i suoi ripetuti tentativi di fuga, Voreno ed i suoi riescono a portarla a Roma.


Varea, la ragazza, viene subito condotta da Nerone, che dà ordine di drogarla per potersi approfittare di lei e renderla la sua concubina. Il crudele proposito dell’imperatore, però, si scontra con la forza e la tenacia di Varea, che si ribella alla tentata violenza nonostante le droghe che ha in corpo e viene così accusata di tradimento e condannata ai giochi dell’Arena.


Il suo destino, come gladiatrice giovane ed inesperta, sembra segnato, ma Varea ha moltissime risorse, compresa un’inaspettata abilità con le armi, la capacità di comunicare con le bestie feroci tipica del suo popolo e l’aiuto di due persone. Il primo è un gigante africano, un campione dell’arena, che sembra in qualche modo legato a lei; il secondo è Furio Voreno, che si è silenziosamente innamorato di lei.


Sarà proprio quest’ultimo a sottrarla al terribile destino di gladiatrice, non senza aver subito le domande indagatrici dell’imperatore, ed a chiederle di fargli da guida in un’altra pericolosissima missione africana… nel corso della quale egli dovrà fare qualcosa di ancora più difficile che catturare belve feroci.



Ho letto tanti romanzi di Valerio Massimo Manfredi, soprattutto durante gli anni dell’Università, e lui è uno degli autori che più mi ha fatto amare il genere storico. A questo link trovate un mio vecchio post in cui vi racconto i miei “must read” dello scrittore. Non nego che, nel corso di quest’ultimo anno e mezzo in cui ci siamo trovati ad avere un po’ troppo tempo libero a disposizione, ho accarezzato più volte l’idea di rileggere la trilogia di Aléxandros, o qualche altro suo romanzo che avevo letto ben prima di aprire il blog e che vorrei riprendere e “meditare” adesso che non sono più proprio una matricola. Chissà, magari nei prossimi mesi lo farò davvero!


Perché questa premessa, mi chiederete? Risposta semplice: perché, ahimé, mi costa un po’ dire che questo romanzo non è proprio all’altezza di tanti precedenti lavori di Valerio Massimo Manfredi.


Si tratta di un libro scritto in modo molto accurato e ben documentato come tutti gli altri suoi, ma purtroppo, in questo caso, la precisione storica e didattica finisce per essere quasi eccessiva, trasformando un grande pregio in una sorta di limite: il nozionismo “schiaccia” la trama, che si rivela, rispetto ai grandi intrighi a cui l’autore ci ha abituato, un po’ esile e spesso lenta. Forse, per chi è digiuno di studi classici e preferisce un approccio per beginners al genere storico, questo romanzo è più semplice e scolastico di altri dell’autore, e può soddisfare: per gli “addetti ai lavori” del sapere umanistico e per gli affezionati allo scrittore, però, l’impressione è che il collage di informazioni storiche e letterarie abbia riempito uno slancio di creatività minore rispetto al solito.


Anche dal punto di vista dei sottogeneri dello storico il romanzo appare un po’ frammentato: le pagine d’avventura ambientate in Africa si mischiano alle disavventure nell’arena dei gladiatori, il romanticismo di una storia d’amore incipiente viene spento dai fuochi delle congiure contro Nerone. L’affresco dell’epoca è davvero affascinante ed esauriente, ma saltare da un tipo di storia ad un altro, invece che concentrare tutta l’attenzione su una determinata vicenda, distrae un po’ il lettore, che era convinto che la storia avrebbe preso una certa piega e poi all’improvviso si ritrova da tutt’altra parte.


Il mio giudizio complessivamente è positivo perché Valerio Massimo Manfredi è e sarà sempre un grande autore; se però volete innamorarvi delle sue storie come è capitato a me, vi consiglio di partire da altri titoli.



Quasi per caso, di Giancarlo De Cataldo


Questo insolito giallo storico di Giancarlo De Cataldo è il sequel di Nell’ombra e nella luce, di cui vi avevo parlato in questo post.


Avevamo lasciato i due protagonisti, il maggiore Emiliano Mercalli di Saint – Just e la sua fidanzata Naide, a dichiararsi eterno amore dopo una brutta vicenda che li aveva visti protagonisti. Quando Emiliano torna a Torino in licenza matrimoniale dopo aver compiuto una missione all’estero, però, non c’è traccia della sua futura sposa: la casa è vuota, eccezion fatta per uno stringato biglietto in cui Naide lo invita a raggiungerla a Roma, dove Mazzini sta organizzando i Moti e cercando di fare la storia.


Emiliano, sulle prime, non sa che fare, perché ha richiesto di trascorrere la licenza matrimoniale a Torino e non saprebbe come giustificare ai superiori una fuga a Roma, che è da tutti considerata teatro di azioni sovversive. Poco dopo, però, una sua vecchia conoscenza lo convoca con grande urgenza: si tratta di Cavour in persona, che questa volta, però, fa da semplice intermediario tra lui e il re Vittorio Emanuele.


Quest’ultimo è molto preoccupato per Aymone, un suo compagno di disavventure che si è trovato in una situazione incresciosa: è sfuggito ad un matrimonio combinato per accompagnare a Roma la giovanissima principessa Matilde, moglie piuttosto infelice di un nobile anziano e rozzo, e la sua intemperanza rischia di metterlo nei guai.


Ad Emiliano non sembra vero di aver finalmente trovato un pretesto per raggiungere Roma e Naide. Quando arriva nella Città Eterna, però, egli si rende conto ben presto che la situazione è complessa: l’Urbe è divisa tra cattolici conservatori e fedeli a Mazzini, che addirittura frequentano bar differenti per evitare una rissa quasi certa; una lunga serie di poveracci ed indigenti occupa le periferie e può essere utilizzata facilmente come braccio per le rivolte; Naide, infine, è piuttosto sfuggente, molto concentrata sulla situazione romana e poco propensa a tornare a casa ed a sposarsi.


Quando egli raggiunge la casa di campagna della principessa Matilde e consorte, egli è deciso a riportare Aymone a Torino, con le buone o con le cattive, ma, dopo la prima notte, si verificano ben due morti misteriose che lo costringono a rispolverare i suoi panni di investigatore.



Quasi per caso è un originale mix di giallo e romanzo storico. Se Nell’ombra e nella luce raccontava soprattutto la Torino di Cavour, tra punti di forza ed inevitabili limiti, questo romanzo, dopo le prime pagine, ci porta in una Roma che è una fucina di eventi fondamentali per la storia italiana. I moti mazziniani restano sullo sfondo, ma sono comunque un elemento importante nel romanzo, soprattutto per quanto riguarda le scelte personali di Emiliano e di Naide.


I due sono una coppia complementare: Emiliano è ligio al dovere, coraggioso e leale, ma un po’ rigido; Naide è passionale, generosa e dalla mentalità molto aperta, ma anche piuttosto impulsiva e più incline a seguire una grande passione che un progetto di vita stabile (tant’è vero che in due romanzi il lettore assiste alla sua trasformazione: da attrice a medico a militante nella politica).


Gradito ritorno è quello di Gualtiero, amico di entrambi, un personaggio tanto colto quanto stravagante, che non esita a fare la sua parte quando si tratta di aiutare gli altri e venire a capo di un mistero.


Ultima curiosità: in una pagina c’è anche una versione “poco ortodossa” della ricetta della carbonara… spero che i puristi non si offenderanno, perché non sembra niente affatto male!




Piaciuto questo viaggio nella Roma d’altri tempi (e non solo)?

Che ne pensate? Conoscete questi romanzi?

Avete già sentito parlare di questi autori? Vi piacciono?

Fatemi sapere!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

mercoledì 21 luglio 2021

LE MIE ESTATI PASSATE... IN MUSICA

Un viaggio tra ricordi e melodie





Cari lettori,

nuovo appuntamento con i “Consigli musicali”, questa volta all’insegna dell’estate!

In questi giorni sono nuovamente in riva al mare e una sera, mentre cercavo le idee per il blog seduta sul balconcino al fresco, mi sono messa ad ascoltare un po’ di vecchie canzoni e mi sono resa conto che alcuni brani sono stati proprio il simbolo delle mie estati del passato. Ho pensato così di condividere con voi questo mio viaggio in musica, accompagnato da qualche mio vecchio scatto.


Di alcune canzoni vi ho già parlato, di altre probabilmente no… in ogni caso credo di aver creato una buona playlist! :-)



Estate 2000


Tu mi dai, Nek


Sei seduto sulle scale

lei che come sempre fa aspettare

sai che quello che promette lo fa

e tra non molto arriverà


Tu l’hai fatta stare male

è da una vita che esageri

lei se n’è andata da un pezzo oramai

ma quando viene le dirai…


Tu mi dai quel che io non ho

cambierò per non perderti

senza te è impossibile

lasciami stare con te…


Tu mi dai quel che io non ho

e non puoi dirmi ancora no

credimi tu sei l’unica

non ci sto senza di te


Link video per l'ascolto



Estate 2003


Vieni a vedere perché, Cesare Cremonini


Dico sempre che non cerco amore che preferisco badare a me:
ma questa non è la verità, vieni a vedere perché...
Mi vedono sempre ridere ma questa non è la realtà:
piango ogni notte, sempre per lei,
vieni a vedere perché...

Dico sempre che odio l'amore che non mi serve a niente però
prego perché, il Signore lo sa, che prima o poi lo troverò!

Voglio che tutto intorno ci sia solo la vita per me
Voglio te, notte e giorno, devo convincerti che...

Capirai che il cielo è bello perché
in fondo fa da tetto a un mondo pieno di paure e lacrime
E piangerai, oh altroché! Ma dopo un po' la vita ti sembrerà più facile,
e così fragile, ricomincerai!


Link video per l'ascolto



Estate 2005


Estate, Negramaro


In bilico tra santi e falsi dei
sorretto da un'insensata voglia di equilibrio
e resto qui sul filo di un rasoio
ad asciugar parole che oggi ho steso e mai dirò

non senti che tremo mentre canto
nascondo questa stupida allegria
quando mi guardi
non senti che tremo mentre canto
è il segno di un'estate che
vorrei potesse non finire mai


Link video ufficiale


Estate 2006


King of bloke and bird, Robbie Williams


Una mano attraverso le nuvole

continua a tirarmi giù

non è meno di quello che mi merito

hanno costruito musei, ed io non li visito

ne ho fatta una questione personale


Nella notte, perlustrando a fondo,

cercando la luce… dell’amore


Allontanami adesso, allontana la mia vita

conducimi ad un altro giorno

Allontana queste serate, le strade d’inverno

stanno calando di nuovo

canto per il caos nel mio cuore, mio cuore


Poi arriva la sera che rende la vita degna di essere vissuta

lei ha lasciato le scarpe fuori

è in casa, posso sentirla.


Link video per l'ascolto



Estate 2007


Pieces, Sum 41


Ho provato ad essere perfetta

non ne è valsa per niente la pena

niente potrebbe essere più sbagliato

e prova a credermi, non è mai stato facile,

penso di averlo sempre saputo


Se credi che sia qualcosa nella mia anima

dirò tutte le parole che conosco

solo per vedere se è evidente

che sto provando a farti sapere

...che sto meglio da sola


Link video ufficiale



Estate 2008


Tallulah, Sonata Arctica


Ricordi quando avevamo l’abitudine di guardare il sole tramontare lontano

E come tu dicevi: “Questo invece non è mai finito”

Credevo ad ogni tua parola ed immagino anche tu

Ma ora tu stai dicendo: “Ehi, finiamola qui”


Prendi la mia mano e mi trascini accanto a te,così vicino a te

Che ho la sensazione tu non abbia le parole

Ne ho trovata una per te

Bacia la mia guancia, di’ addio e vai via

Non guardarti indietro perché sto piangendo


Ricordo piccole cose che tu non hai fatto quasi mai

Dimmi perché.

Non so perché è finita

Ricordo stelle brillanti, la passeggiata che abbiamo fatto quella notte

Spero che il tuo desiderio si sia realizzato…il mio mi ha ingannato!


Lasci andare la mia mano, e provi a farmi un sorriso

Ho la sensazione che tu non sappia che cosa fare

Guardo nel profondo dei tuoi occhi ed esito un po’…

Perché stai piangendo?


Tallulah, è più facile vivere da soli che aver paura che il tempo sia finito

Tallulah, trova le parole e parlami, oh Tallulah,

Questo potrebbe essere…il Paradiso


Link video per l'ascolto



Estate 2009


Don’t go away, Oasis


Un mattino freddo e ghiacciato,

non c’è molto da dire

riguardo alle cose intrappolate nella mia mente…

e mentre il giorno albeggiava

il mio aereo è volato via

con tutte le cose intrappolate nella mia mente…


Non voglio esserci quando atterri

non voglio esserci quando tocchi il suolo


Quindi non andare via, di’ quel che vuoi dire,

di’ che resterai, per sempre e per un giorno

nel corso della mia vita

perché ho bisogno di più tempo,

sì, ho bisogno di più tempo per riaggiustare le cose


Tra me e te, che cosa sta succedendo?

Sembra che tutto quello che sappiamo è come manifestare

dei sentimenti che sono sbagliati.


Link video ufficiale



Estate 2010


Hey, soul sister, Train


Le macchie del tuo rossetto

sul lobo frontale del lato sinistro del mio cervello

e così ho lasciato che tu mi stupissi


La tua dolce luce lunare

il profumo di te in ogni singolo sogno che faccio

sapevo, fin da quando siamo entrati in collisione,

che tu sei quella che fa per me, l’ho deciso


Ehi, anima gemella,

non è quel Mr.Mister alla radio?,

il modo in cui ti muovi non è leale, lo sai?

Ehi, anima gemella,

non voglio perdermi nemmeno una singola cosa che fai, stanotte


Link video ufficiale



Estate 2011


Il cielo ha una porta sola, Biagio Antonacci


Oye, como va? ha smesso quel bel vento
considera che in me è primavera da mezz'ora
il cielo ha una porta sola
hai smesso di far male ai tuoi fragili pensieri
hai cominciato a fare pace con te stessa tu
che vivi tutto sempre in ombra


tu mi piaci tu mi dici
non sono in grado di amarti come vuoi

e non è per farti fretta e non è per la distanza
tutto vivo e vive senza te
io ti scrivo per sentire
io ti scrivo senza tempo
potrei anche non ricevere

perché quello che io sento di te è forte
quello che io sento di te è sempre che tu...
mi piaci... tu mi dici
non sono in grado di amarti

lì che tempo fa tu sarai già al mare
prenditi il tuo tempo e non sentirti in colpa mai
la volontà decide ancora

tu mi piaci tu mi dici il cielo ha una porta sola
tu mi piaci tu mi dici
il cielo ha una porta sola, aprila, aprila


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Estate 2012


Wide awake, Katy Perry


Sono sveglia

sì, ero nel buio, stavo cadendo bruscamente, con un cuore aperto

sono sveglia

come ho potuto leggere le stelle così male?


Sono sveglia

ed ora mi è chiaro che tutto quel che vedi non è sempre come sembra

sono sveglia

sì, ho sognato per così tanto


vorrei aver saputo allora quel che so ora

non mi sarei immersa, non mi sarei piegata

la gravità fa male, tu l'hai reso così dolce

finché non mi sono svegliata su qualcosa di concreto

sto cadendo dal settimo cielo, rompendomi dall'alto

sto lasciando perdere stanotte, sì, sto cadendo dal settimo cielo


i tuoni rombano, i castelli crollano

io sto provando ad andare avanti

Dio sa quanto ho provato a vedere il lato positivo

ma non sono più cieca


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Estate 2013


Cade la pioggia, Negramaro e Jovanotti 

(la canzone che ha dato il titolo a questo blog)


Cade la pioggia e tutto tace
lo vedi sento anch’io la pace
Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace
c’è aria fredda intorno a noi
abbracciami se vuoi questa mia stessa pioggia sporca


Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore
che cambia colore,che cambia l’odore



E dimmi che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione non muore
ma cambia colore
tu fammi sperare
che piove e senti pure l’odore
di questa mia pelle che è bianca
e non vuole il colore


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Estate 2014


The road between, Lucy Hale


Non ho risposte, non sono più veloce nelle domande,

sto ancora scegliendo cause perse, difendendo battaglie e guerre senza speranza


con il cuore giusto, decisioni sbagliate,

ti rende cieca la visione a tunnel,

oh, la strada dell'amore è lastricata di buone intenzioni


E sto ancora cercando di arrivare alla parte migliore,

tra i disastri, imparando come scrivere la mia storia

e sono nel mezzo della follia, i guai del vivere,

trovando quel che è giusto che io sia,

dall'inizio alla fine, sto ancora imparando la strada nel mezzo


E so che non sarà facile, no,

ma sono una combattente e tu non puoi togliermi questo e basta,

questa è solo una pagina del capitolo in cui sono


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Estate 2015


In questa notte, Raf


Fuggiti dal frastuono di un locale

abbiamo urlato al cielo sopra a un luna park

e ridere da stare male

in Paradiso abbiam fatto l’amore

ti ho guardata tra le luci della città

chissà per quanto tempo, perché tu sei bellissima


In questa notte, in questa notte,

baciami forte, baciami anche se piove,

nessun vento o temporale disperderci potrà

siamo io e te in questa notte..


...baciami forte, baciami prima di andare

e resterò a guardarti mentre ti allontanerai

e non saprò se mai ti rivedrò.


Baciami forte, baciami prima di andare

e resto ancora un po’ a guardarti mentre ti allontani

mentre vai via, vai via da me,

mentre vai via, in questa notte...


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Estate 2016


L’estate di John Wayne, Raphael Gualazzi


Torneranno i cinema all’aperto e i dischi dell’estate

le celebri banane di Andy Warhol

tornerà Lupin e farà un colpo eccezionale per noi


Torneranno i figli delle stelle sui tuoi sedili in pelle

Le penne stilo in mano e le vacanze in treno

e forse anche Pertini per un poker con John Wayne


Quello che resta del sole te lo porto a casa

stasera ho voglia di cantare, di gridare, e poi ricominciare


Quello che resta da dire lo diremo domattina

stasera ho voglia di cantare, di gridare, di ballare in riva al mare…


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Estate 2017


Eternamente ora, Francesco Gabbani


In questa notte che semina stelle

preziosa come non lo è stata mai

sarà un riparo per te la mia pelle

mi perderò se ti perderai.


C’è un posto che tengo nascosto per te,

un posto che sta qui da sempre,

c’era già prima di me, e c’è ancora,

si apre per noi eternamente ora.


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Estate 2018


Strada facendo, Nek/Max Pezzali/Francesco Renga


I ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme

con l’anima smaniosa a chiedere di un posto che non c’è

tra mille mattini freschi di biciclette

mille più tramonti dietro i fili del tram

ed una fame di sorrisi e braccia intorno a me…


io e i miei cassetti di ricordi e di indirizzi che ho perduto

ho visto visi e voci di chi ho amato prima o poi andar via

e ho respirato un mare sconosciuto nelle ore

larghe e vuote di un’estate di città

accanto alla mia ombra nuda di malinconia…


e una canzone neanche questa potrà mai cambiar la vita

ma che cos’è che ci fa andare avanti e dire che non è finita

cos’è che mi spezza il cuore tra canzoni e amore

che mi fa cantare e amare sempre più

perché domani sia migliore, perché domani tu…


Strada facendo vedrai

che non sei più da solo

strada facendo troverai

anche tu un gancio in mezzo al cielo

e sentirai la strada far battere il tuo cuore

vedrai più amore, vedrai


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Estate 2019


I don’t care, Justin Bieber & Ed Sheeran


Sono ad una festa a cui non voglio essere

e non indosso nemmeno un completo elegante

mi sto chiedendo se posso filarmela dal retro

nessuno mi guarda nemmeno negli occhi

e poi tu mi prendi la mano,

finisci il mio drink e mi chiedi: balliamo?

Sai che ti amo, te l’ho mai detto?

Rendi tutto migliore


Non penso di essere a mio agio a questa festa

tutti hanno così tanto da dire

mi sento sempre come se non fossi nessuno

ma chi vuole ambientarsi, dopotutto?


Perché non mi importa di niente quando sono col mio tesoro

tutte le cose brutte scompaiono

e tu mi fai sentire come se fossi qualcuno

posso affrontare le brutte notti quando sono con il mio tesoro

perché non mi interessa, fintanto che mi tieni stretto,

puoi portarmi ovunque

e tu mi fai sentire come se fossi amato da qualcuno

posso affrontare le brutte notti quando sono con il mio tesoro...


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Estate 2020


August, Taylor Swift


Ripenso a quando stavamo ancora cambiando per il meglio

volersi era abbastanza, per me era abbastanza

vivere nella speranza del tutto

cancellare i piani in caso tu mi chiamassi

e mi dicessi “incontriamoci dietro il centro commerciale”

era quanto bastava per un amore estivo e per dire “noi”

perché tu non eri mio da perdere…


Ma posso vedere noi persi nella memoria

Agosto è scivolato via in un attimo di tempo

perché non era mai stato mio

e posso vederci avvolti nelle lenzuola

Agosto è stato bevuto via come una bottiglia di vino

perché non era mai stato mio…


Link video con testo




Ecco i “fantasmi musicali delle mie estati passate”, come li chiamerebbe Dickens!

Devo ammettere che mentre riascoltavo questi brani mi sono emozionata e ho avuto davvero l’impressione di viaggiare in una macchina del tempo!

E voi? Conoscete queste canzoni? Vi piacciono?

Quali scegliereste, se doveste stilare una playlist delle vostre estati del passato?

Aspetto qualche suggerimento nei commenti!

Nel frattempo, grazie per la lettura ed al prossimo post :-)