Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari lettori,
eccoci arrivati all’ultimo giorno di novembre!
Com’è stato per voi questo mese? Il mio, a dispetto delle premesse, è stato tranquillo, ma tutt’altro che noioso. Visto che vivo in zona rossa (da ieri arancione!), sono uscita di casa solo per lavoro, spesa e passeggiate, ma il tempo è stato decisamente clemente per la stagione e mi sono mossa quasi solo a piedi o in bicicletta. Inoltre, un po’ di allenamenti casalinghi, letture, videochiamate e ovviamente blogging hanno reso più allegro questo periodo.
Oggi, come al solito, riepiloghiamo insieme tutto quello che mi è piaciuto in queste settimane, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!
Il libro del mese
Silvana Sarca, detta Vani, è una donna di trentaquattro anni dall’aspetto fisico un po’ curioso: tutti la considerano una ragazzina e la associano a Lisbeth Salander (la protagonista della saga Millennium) per il look molto dark.
Vani vive da sola in un palazzo periferico di Torino, ha rapporti piuttosto difficili con i genitori e la sorella (che è il suo opposto), stringe difficilmente amicizia con gli altri, ha un carattere piuttosto scontroso e conduce uno stile di vita solitario e casalingo. La sua caratteristica più originale, però, è il suo mestiere.
Vani, infatti, è da anni la ghostwriter fissa delle Edizioni L’Erica, una delle storiche Case editrici della città di Torino: tramite la mediazione del suo capo Enrico, ella scrive, da casa e in totale anonimato, libri per conto di altri. I suoi classici clienti sono: medici e scienziati molto esperti della loro materia ma incapaci di descriverla su carta, calciatori e VIP che devono scrivere la loro biografia ma sono quasi completamente analfabeti, politici che hanno necessità di farsi conoscere con un saggio ma non ne hanno certo il tempo.
Solitamente, sia Enrico che i clienti trattano Vani come un male necessario e tentano inutilmente di sminuirla, facendo leva sul suo aspetto fisico, sulla sua età e non di rado sul suo semplice essere donna, ma lei sembra fatta di ferro e continua a fregarsene delle chiacchiere altrui, proseguendo nel suo lavoro.
Quando però il cliente di cui deve fare la ghost writer è il famosissimo scrittore Riccardo Randi, preso da una profonda crisi dopo il suo primo e unico best seller, Vani, per la prima volta dopo tanto tempo, inizia a sentirsi più coinvolta. Finalmente le piace il materiale su cui scrive, e ancor di più apprezza Riccardo, che si rivela collaborativo, anzi, spesso entusiasta. Tra i due, con il tempo, inizia una relazione, fatto che coglie Vani del tutto impreparata e un po’ scossa.
Mentre ella sta ancora cercando di imparare i segreti della vita di coppia, un nuovo imprevisto sconvolge la sua vita: Bianca, una delle scrittrici per cui sta lavorando, all’improvviso sparisce, lasciando solo un dubbio SMS alla sua segretaria. Vani è l’ultima ad aver visto la donna prima della scomparsa, e per questo motivo viene interrogata dal commissario Berganza, un uomo che sembra uscito in tutto e per tutto da un romanzo di Scerbanenco (o comunque da un giallo vecchio stile).
Il commissario comprende subito che Vani non è coinvolta nella sparizione, ma rimane affascinato dalle capacità deduttive della ragazza, che per lavoro deve letteralmente entrare in testa ai suoi clienti e suo malgrado è diventata molto esperta della natura umana. Egli le chiede un aiuto per venire a capo di questo complicato caso, ed è così che Vani, oltre che ghostwriter, si ritroverà ad essere anche una ghost-poliziotta…
Il piano imprevedibile della scrittrice senza nome è un romanzo che mi è stato regalato per il mio compleanno, ed è il primo che leggo di Alice Basso. Posso senz’altro dirvi che non sarà assolutamente l’ultimo!
Ciò che mi ha colpito è innanzitutto il personaggio di Vani, che è ben più della ragazza solitaria e misantropa che dice di essere. Ad un certo punto della storia, ella afferma che il suo film preferito è Via col vento, perché, secondo lei, “Rossella O’ Hara è una stronza opportunista che non ha bisogno di nessuno”. Ecco, secondo me questo è quello che vorrebbero essere, sia Rossella che lei… ma entrambi i personaggi hanno molto di più da dare, ed il lettore se ne rende conto. (Qui parlo meglio di Rossella e Rhett, se vi può interessare).
Inoltre, nel panorama della commedia gialla, che è sempre più vasto (sia per quanto riguarda i libri che le fiction/serie tv), a mio parere mancava un’ambientazione di questo tipo. Il mondo dell’editoria, infatti, troppo spesso è idealizzato e visto come un luogo di cultura, un’isola felice, ma, a mio parere, proprio utilizzando il fine "alto" come scusa, può succedere che certe dinamiche aziendali siano ancora più ciniche, ed a volte persino surreali. L’autrice proviene da questo mondo e lo descrive con una lucidità a volte un po’ spietata, ed uno stile che tiene il lettore incollato alle pagine.
Infine, un elemento che mi ha davvero emozionata è la trattazione della storia d’amore della protagonista, per niente stereotipata: vengono infatti trattate delle tematiche che raramente si trovano nei romance, ma che nella realtà accadono più spesso di quel che si potrebbe pensare.
Una lettura super promossa, in attesa di leggere le altre avventure di Vani!
Il film del mese
Il protagonista di questa simpatica commedia, Leonardo Giustini, è un giornalista di una testata internet, specializzato nel raccontare tutto ciò che è nuovo o fa tendenza sulla rete. Il suo lavoro lo porta a fare esperienze un po’ insolite (come, per esempio, provare i pasti delle mense dei poveri e della Caritas per verificare se l’apposito “TripAdvisor” dedicato a queste realtà sia davvero funzionale), ma, in genere, egli si ritiene una persona sempre informata ed al passo con le novità.
Purtroppo, questa caratteristica non è apprezzata dalle persone più vicine a lui: la sua ex moglie si è rifatta una vita con un uomo innamorato del Medioevo (il quale gli chiede costantemente di scrivere articoli su armature e catapulte), e la figlia Jolanda, spegnendo le candeline del quindicesimo compleanno, lo ringrazia “per sesto”.
Leonardo è rimasto sposato solo per tre anni alla madre di sua figlia, e né prima né dopo ha mai avuto una stabilità sentimentale. Jolanda, che trova il padre immaturo e teme che non sarà mai felice, crede che egli dovrebbe tentare di ricostruire un rapporto con una delle sue ex. Per questo motivo, ella elabora un terribile “scherzetto”: invia a tutte le donne avute dal padre un messaggio dal discutibile contenuto Sono cambiato, riproviamo!
Leonardo non avrebbe mai voluto ricontattare le sue ex, ma non ha cuore di deludere la figlia e decide di re-incontrare le donne del suo passato, finendo coinvolto in avventure surreali.
Le sue ex, infatti, sono personaggi singolari: Benedetta è una “suora laica” in aura di santità; Elettra una professoressa di filosofia determinata sul lavoro e presa da una particolare situazione familiare; Angelica, la sua fidanzatina del liceo, ha una forma precoce di demenza senile; Fioretta è una donna che un tempo era stata molto femminile e sensuale, ma ora è imprevedibilmente cambiata. Per Leonardo la scelta è difficile: provare a ricostruire un rapporto con una di loro… o fuggire lontano?
Le commedie di Pieraccioni mi divertono sempre molto, ma non penso di avervene mai parlato sul blog, quindi ho pensato, per questo mese, di raccontarvi Se son rose..., che non ero riuscita a vedere al cinema e che ho recuperato in tv nelle scorse settimane. I miei film preferiti del popolare regista e attore restano i più vecchi, che ormai sono considerati un po’ dei classici della commedia all’italiana… però anche questa pellicola non mi è per niente dispiaciuta.
Certo, tante delle situazioni che Leonardo vive sono un po’ esagerate, e le figure delle sue ex sono quasi degli archetipi femminili (la beghina devota, la lady di ferro, il dolce ricordo dell’adolescenza…), ma il riuscito intento è quello di mettere in luce l’immaturità del protagonista, che è sempre fuggito dalle proprie responsabilità ed ha fatto delle scelte con leggerezza. In questo suo insolito percorso, egli farà delle scoperte inaspettate, rivaluterà scenari che aveva sempre dato per scontati, e imparerà a guardare con occhi nuovi la donna più importante della sua vita, ovvero sua figlia.
La narrazione è quella comica a cui Pieraccioni ci ha abituato… e le risate, ovviamente, non mancheranno!
La musica del mese
In questo mese di novembre sono tornata un po’ bambina e spesso mi sono ritrovata ad ascoltare ed a canticchiare due canzoni della Disney, una che per me era del tutto nuova e l’altra che invece mi era nota soltanto in italiano.
La prima è Try everything di Shakira, la colonna sonora del simpaticissimo film d’animazione Zootropolis, che non avevo ancora visto e di cui magari parlerò in uno dei prossimi “preferiti”. Si tratta di una pellicola adatta a tutti, grandi e bambini: gli animaletti protagonisti ed i tanti momenti divertenti la rendono un perfetto cartone animato per i più piccoli, ma ci sono anche tematiche importanti come il razzismo, i pregiudizi, la disparità tra uomo e donna sul lavoro, il desiderio di potere e rivalsa.
La canzone, cantata da una Shakira animata in versione “gazzella”, esprime bene lo spirito della protagonista, una coraggiosa coniglietta che lascia la campagna e la sua numerosa famiglia per andare in città e diventare poliziotta:
Ho combinato un guaio stanotte, ho perso un’altra lotta
mi sono persa io stessa, ma ricomincerò e basta.
Continuo a cadere, continuo a finire al tappeto,
ma mi rialzo sempre per vedere cosa succederà poi
Gli uccelli non volano e basta, cadono e si rialzano,
nessuno impara mai senza sbagliare
Non rinuncerò, no, non lascerò perdere
finché non raggiungerò la fine e poi ricomincerò,
no, non me ne andrò, voglio provare tutto,
voglio provare anche se potrei cadere!
La seconda è All is found, la versione in lingua originale de Il fiume del passato, una delle mie canzoni preferite del film Frozen 2 (di cui avevo parlato qui), cantata da Kacey Musgraves, una cantante country di cui tempo fa avevo recensito un disco (a questo link). Anche nella versione inglese si racconta di un “fiume della memoria”, che nel film c’è davvero, ma che, metaforicamente, esiste in ognuno di noi: un luogo che scorre come l’acqua, dove guardare per trovare risposte, ma anche un posto in cui non soffermarsi più del necessario, perché si rischia di “annegare” (non riuscire più a guardare avanti).
Dove il vento del Nord incontra il mare
c’è un fiume pieno di memoria,
dormi, mia cara, al sicuro,
perché in questo fiume tutto si trova
Nelle sue acque, profonde e vere,
ci sono le risposte e un sentiero per te
immergiti profondamente nel suo suono
ma non troppo lontano o annegherai
Sì, lei canterà per quelli che ascolteranno,
e nella sua canzone scorre tutta la magia,
ma saprai affrontare quel che temi di più?
Potrai affrontare quello che sa il fiume?
La poesia del mese
Per il mese di novembre ho scelto un componimento di Alfonso Gatto dal titolo In un soffio, che fa riferimento alla ricorrenza dei Morti del 2 del mese e compie delle brevi, ma intense riflessioni sul passato e su ciò che non esiste più.
Risvegliare dal nulla la parola.
È questa la speranza della morte
che vive del suo fumo quando è sola,
del silenzio che ventila le porte.
Il passato non cessa di passare
e l’odore che sparve è l’aria calda
che ferma gli oleandri lungo il mare
in un soffio di mandorla e di cialda.
Le foto del mese
Purtroppo in questo periodo i nostri spostamenti sono molto limitati, ma per fortuna ci è possibile camminare/correre all’aperto e fotografare qualche squarcio d’autunno. Sono riuscita a scattare una foto di questo acero rosso in una giornata di sole, prima che le foglie cominciassero a cadere!
Qualche settimana fa ho fatto per la prima volta i pizzoccheri da sola… in versione semplificata (con la pasta pronta). Ho aggiunto burro, formaggi (Bitto e Casera) e verze fatte saltare con olio e un pochino di aglio… e non sono venuti niente male!
Ecco il mio Novembre in breve!
Come sempre, fatemi sapere che cosa vi è piaciuto nell’ultimo mese: libri, film, musica, giornate speciali… tutto quello che vi va!
Anche quest’anno, Dicembre sarà un mese particolare sul blog, per via del “Christmas Countdown”, la serie di post prenatalizi che ogni anno vi propongo sul blog. Penso di iniziare il giorno di Sant’Ambrogio (lunedì prossimo) e vi terrò compagnia per un po’ con il mio spirito natalizio… anche se in queste settimane sono un po' meno in modalità "elfo" del mio solito di fine novembre/inizio dicembre. So che quest’anno, bene che vada, sarà un Natale in tono minore, e forse, in qualche regione, non ci sarà quasi nessuna delle possibilità che gli anni scorsi rendevano le feste così belle. Tuttavia, proprio per questo io ritengo che sia ancora più importante, per me e per voi lettori, provare a portare un po’ di magia natalizia qui sul blog. Fortunatamente la lettura, la visione di film e di spettacoli di teatro e danza in streaming, la scrittura, l’ascolto di musica, la cucina, la decorazione della casa sono tutte attività pienamente libere perché casalinghe, ed il materiale per dei post a tema “Natale” di certo non manca. Credo che un po’ di allegria e calore farà bene a tutti noi… a me sicuramente!
Nel frattempo grazie per la lettura, ci rileggiamo a Dicembre :-)
Ciao Silvia, vedo che anche tu sei diventata una fan di Alice Basso, come ben sai anche a me piace molto :-)
RispondiEliminaBellissime le foto e tenerissimo Otto!
Ciao! Sì, so che anche tu sei una fan :-) Otto mette sempre tutti di buonumore!
EliminaNon conoscevo quella poesia, ma ne sono rimasta toccata.
RispondiEliminaMolto bella.
Mi piace il tuo spirito natalizio e leggerò con piacere i tuoi post. Una volta ne avevo anch'io, poi sono guarita.
Scherzi a parte, anche se lo vivo spesso con malinconia, dicembre resta il mese più bello dell'anno. ;)
Ciao Claudia! Sì, la poesia piace molto anche a me :-) Dicembre, nonostante tutto, è un mese davvero bello... cerchiamo di godercelo il più possibile!
EliminaL'acero è stupendo e Otto è troppo dolce *_*
RispondiEliminaAlice Basso non l ho ancora letta, chissà quando accadrà :-D
Che bello cimentarsi in cucina :))
A prescindere da come uno festeggi o meno il Natale, l atmosfera che avvolge il mese di dicembre ha un che di speciale!!
Ciao Angela! Sono contenta che le foto ti piacciano :-) Spero che riuscirai a leggere qualcosa di Alice Basso!
EliminaGià, bisogna puntare sull'atmosfera... e fare un po' quel che si riesce!
L’essere costretti a muoverci nelle nostre città o paesi ci fa riscoprire angoli che magari passavano inosservati, quello scatto fotografico è bellissimo.
RispondiEliminaIl tuo cane se la gode alla grande, gli animali sono fantastici.
La poesia è bellissima e profonda. I tuoi pizzoccheri hanno una bella faccia, probabilmente io li farò domani.
Per quanto riguarda il mese entrante, davvero magico, dobbiamo fare di tutto per non farci rubare dalla pandemia anche la magia di dicembre. Buon mese.
sinforosa
Ciao Sinforosa! Eh sì, bisogna proprio cercare di godersi quello che abbiamo intorno! Otto è un grande maestro...
EliminaCerchiamo di mantenerci allegri e positivi anche in Dicembre! :-)
La serie di Vani della Basso ce l'avrei da leggere da eoni ormai - tanto che mia madre ha fatto in tempo a leggerla tutta. xD
RispondiEliminaCiao Alice! Allora spero che riuscirai presto a leggerla :-)
EliminaConosco la canzone di Zootropolis, che non era affatto male, mentre mi spiace ma Pieraccioni ormai non mi prende più.
RispondiEliminaCiao Pietro! Beh, Pieraccioni in effetti ha dato il suo meglio qualche anno fa... ma a me fa ridere comunque :-) La canzone di Shakira è molto carina!
Eliminaciao bellissimo Otto. La fotografia del mese mi piace molto.
RispondiEliminaCiao! Grazie mille, ringrazia anche lui! :-)
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