giovedì 30 aprile 2020

I PREFERITI DI APRILE 2020

Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese




Cari lettori,
ultimo giorno di aprile: è di nuovo il momento dei “Preferiti del mese”!


Come già successo a marzo, anche questo mese è stato molto particolare per tutti noi. Il periodo difficile che stiamo vivendo, purtroppo, non è ancora terminato, e non ci resta che sperare che il prossimo futuro ci porti qualche buona notizia.

Nel frattempo, vi racconto tutto quello che mi è piaciuto nel mese di aprile, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!



Il libro del mese


Siamo a Genova, anno scolastico 2018/2019. L’estate segnata dal crollo del Ponte Morandi è terminata, e lì, dove ci sono ancora i due monconi che ricordano ai genovesi la tragedia, è tutto transennato e non si può passare. Alla ferita collettiva della città, che è tagliata in due, si uniscono tanti dolori personali dei cittadini.

La protagonista del romanzo, Giada Pastorino, è una sedicenne che sta affrontando con poco impegno e motivazione il terzo anno di liceo. Da poco tempo ha trovato il coraggio di ammettere a se stessa che le piacciono le ragazze e si è fidanzata con Erica, una sua compagna di scuola. 

I suoi genitori, Paolo e Simona, non sanno come comportarsi a proposito dell’orientamento sessuale della figlia.
Paolo, che è poliziotto da sempre, come suo padre prima di lui, sotto sotto vorrebbe lasciar libera la figlia di fare quello che vuole, ma spesso gli capita di sorvegliare i pride e le manifestazioni a favore dei diritti umani e spera sempre di non trovare Giada, sia per la sicurezza della ragazza, sia perché non è ancora pronto a “mettere in piazza” questo segreto di famiglia.
Simona, invece, tenta di autoconvincersi in ogni modo che si tratti di una fase: ella è segretaria e portavoce di un imprenditore che sta per entrare in politica e che incarna tutti i valori della destra conservatrice e della “famiglia tradizionale”, e con una figlia lesbica ella rischia di non essere conforme all’immagine del suo capo e quindi di perdere il lavoro.
In più, i due sono da tempo in crisi matrimoniale, e questo di certo non rende sereno il clima in famiglia.


L’unico sfogo di Giada è la savate, una sorta di boxe di origine marsigliese. Combattere è la sua passione, ma anche la sua debolezza: dopo più di un’intemperanza a scuola ed in palestra, ella rischia di venire cacciata dalla società. Il padre, però, conosce il maestro De Roma, il fondatore dell’associazione sportiva, e, dopo avergli parlato, riesce a trovare con lui una soluzione: Giada potrà continuare a praticare la savate, ma solo se, per un po’ di mesi, il suo allenatore sarà De Roma stesso.

Giada non è molto convinta, perché l’uomo è piuttosto anziano ed ha fama di essere burbero e solitario, senza considerare che preferirebbe di gran lunga non essere sola ed allenarsi con le sue compagne, ma capisce di non avere scelta ed inizia l’allenamento con il maestro.

A dispetto delle premesse, tra i due si instaura ben presto un rapporto di fiducia. Tra un combattimento ed una corsa in salita vicino al Ponte Morandi, Giada riuscirà a confidare a De Roma il vero motivo della sua grande rabbia interiore: ella, infatti, è stata vittima di bullismo a scuola. Anche il maestro De Roma, però, è tormentato da un’ombra del passato che non gli dà tregua.


Avevo Colpo su colpo sul comodino da un po’. Era stato acquistato durante un firmacopie che faceva parte di una manifestazione sportiva di febbraio, praticamente l’ultima prima che, a poco a poco, prima la Regione Lombardia e poi il governo annullassero tutto per via dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Mi aspettavo una lettura interessante e formativa, ma questo romanzo si è rivelato molto di più.
Innanzitutto, è una storia incredibilmente attuale, che racconta la Liguria com’è oggi: appesa ad un filo sia fisicamente che metaforicamente, come se il crollo del ponte nel 2018 ed i numerosi disastri dell’autunno 2019 avessero lasciato crepe profonde anche nel cuore di chi ci abita.
Inoltre, i temi del bullismo e dell’omosessualità sono affrontati in modo tutt’altro che banale: lo sport del cuore, che è sfogo e passione ma anche un mezzo per apprendere, diventa la chiave di volta per risolvere i più spinosi problemi personali.
La scrittura di Riccardo Gazzaniga, infine, è scorrevole e delicata. 

Un romanzo da leggere, non soltanto per gli appassionati di sport!



Il film del mese


Con i cinema chiusi, ho pensato di parlarvi di una piacevole commedia che avevo visto mesi fa e della quale poi non vi ho più parlato.

Diego, il protagonista, interpretato da Claudio Bisio, è una persona apparentemente di successo: un avvocato affermato, divorziato ma con una figlia e degli amici, proprietario di una bellissima casa. Negli ultimi mesi, però, la sua depressione ha cancellato tutto ciò che c’è di piacevole nella sua vita. Una sera egli tenta di suicidarsi assumendo sonniferi, infilandosi nella vasca da bagno e sperando di sprofondarci dentro, ma una casualità lo salva: il tappo della vasca è difettoso, l’acqua sparisce in breve tempo, e tutto quello che Diego fa è una gran dormita, riuscendo a spaventare pure la sua governante, che lo trova addormentato in bagno il mattino dopo.

Anche se triste e sconfortato, egli decide di ignorare l’accaduto ed andare comunque al lavoro, ma sulla strada che lo conduce allo studio si accorge che c’è un bar, la cui insegna recita “Chiacchiere”, al quale egli non aveva mai fatto caso.

Diego entra e, dopo pochi minuti, si rende conto che più che un bar vero e proprio, si tratta di una sorta di rifugio, dall’atmosfera familiare e casalinga: si può ascoltare musica con un vecchio juke-box, giocare a biliardo, sedersi in poltrona vedendo vecchie pellicole, mangiare biscotti appena sfornati. Conosce il proprietario, Massimiliano, e il cliente più assiduo del posto, Edoardo, un aspirante attore che non ha ancora raggiunto il successo, e sulle prime li giudica due persone stravaganti ed un po’ matte. Nei giorni seguenti, però, non può fare a meno di tornare al bar e di parlare con i due, che, a differenza di tanti altri, lo ascoltano attentamente e senza giudicare.

Insieme a loro, egli elabora un piano folle: cercare di migliorare la vita a tutti coloro a cui vuole bene, e con i quali, negli ultimi mesi, per via della sua malattia, è stato veramente insopportabile. Innanzitutto suo padre, che quasi sempre gli chiede di dedicargli più tempo e di giocare a tennis insieme, ma che raramente viene accontentato; poi sua madre, separata dal padre, che nasconde al figlio le sue frequentazioni con alcuni maturi signori; suo fratello, un aspirante pittore i cui quadri non vengono compresi da nessuno; sua figlia, che lavora nel mondo della moda e non si dedica mai a se stessa; l’ex moglie, proprietaria di una libreria indipendente poco frequentata, sempre nervosa e piena di rancore; la sua migliore amica, una madre single che deve destreggiarsi tra tante difficoltà. 
Ma in che modo “sistemare” tutti quanti?


Se mi vuoi bene è una sorta di tragicommedia che pone al centro dell’attenzione uno dei difetti peggiori dell’uomo contemporaneo: quello di guardare solo e soltanto i propri obiettivi personali ed i propri standard spesso troppo elevati, con il risultato di guardarsi allo specchio e ritenersi un fallimento, senza rendersi conto di tutto quello che si ha: salute, affetti, libertà, la possibilità di essere felici. 
Il film, però, per mezzo di tante gag divertenti, sottolinea anche l’occhio critico che spesso abbiamo nei confronti degli altri, giudicati deboli e bisognosi di aiuto, quando sono solo persone con problemi ordinari, che, magari, dopo una semplice chiacchierata di conforto, sanno anche salvarsi da sole. Una pellicola che, in definitiva, fa ridere tra qualche lacrima, e sicuramente spinge alla riflessione.



La musica del mese


Durante il mese di aprile ho partecipato ad un gioco su Instagram dal titolo “30Days Music Challenge”, che consisteva nell’individuare, per ogni giorno del mese, una o due canzoni secondo un tema prestabilito. Dal momento che non tutti voi lettori avete Instagram, ho pensato di riepilogare le mie scelte anche qui!


1) Una canzone che ti piace con un colore nel titolo: My little black wedding dress di Lucy Hale e Red di Taylor Swift;

2) Una canzone che ti piace con un numero nel titolo: 1985 dei Bowling for Soup;

3) Una canzone che ti ricorda l’estate: Summer Paradise dei Simple Plan e, per i nostalgici, Il ballo di Simone di Giuliano e i Notturni;

4) Una canzone che ti ricorda qualcuno che vorresti dimenticare:Wide awake di Katy Perry;

5) Una canzone che ha bisogno di essere suonata forte: The greatest show, dal musical The greatest showman;

6) Una canzone che ti fa voler danzare: La cintura di Alvaro Soler, Save the last dance for me di Michael Bublé ed altre che ho indicato nei preferiti di marzo;

7) Una canzone per guidare: Angeli nel ghetto di Nek;

8) Una canzone che riguarda droghe o alcool: Sober di Selena Gomez;

9) Una canzone che ti rende felice: Hey, soul sister dei Train e Solo una volta (o tutta la vita) di Alex Britti;

10) Una canzone che ti rende triste: Ti ho voluto bene veramente di Marco Mengoni e Per dirti ciao! Di Tiziano Ferro;

11) Una canzone di cui non ti stufi mai: When you say nothing at all di Ronan Keating;

12) Una canzone dei tuoi anni di preadolescenza: dal 2002 con furore, You make me wanna dei Blue;

13) Una canzone che ti piace degli anni ‘70: dal 1971, Stairway to Heaven dei Led Zeppelin;

14) Una canzone che ti piacerebbe avere al tuo matrimonio: A thousand years di Christina Perri per la cerimonia e Sway di Michael Bublè per il ricevimento;

15) Una canzone che ti piace che è una cover di un altro artista: Everybody wants to rule the world di Lorde;

16) Una canzone che è un classico che preferisci: Kathy’s Song di Simon and Garfunkel;

17) Una canzone per cui duetteresti con qualcuno al karaoke: Sally di Vasco Rossi;

18) Una canzone dall’anno in cui sei nato: direttamente dal 1989, Almeno tu nell’Universo di Mia Martini;

19) Una canzone che ti fa pensare alla vita: Pieces dei Sum 41;

20) Una canzone che ha tanti significati per te: Cade la pioggia dei Negramaro e Jovanotti (la canzone che dà il titolo al blog!);

21) Una canzone che ti piace con il nome di una persona nel titolo: Tallulah dei Sonata Arctica;

22) Una canzone che ti spinge ad andare avanti: Famous last words dei My Chemical Romance;


23) Una canzone che pensi tutti dovrebbero ascoltare: Supermarket flowers di Ed Sheeran e All too well di Taylor Swift;

24) Una canzone di una band che vorresti fosse ancora insieme: Leaving New York dei R.E.M.;

25) Una canzone di un artista che non c’è più: Shadow of the day dei Linkin Park;

26) Una canzone che ti fa venire voglia di innamorarti: Quando sarò lontano di Nek;

27) Una canzone che ti spezza il cuore: Pieces of a dream di Anastacia;

28) Una canzone di un artista la cui voce ami: Tattooed heart di Ariana Grande;

29) Una canzone che ricordi dalla tua infanzia: Come mai degli 883;

30) Una canzone che ti fa pensare a te stessa: Lo zingaro felice di Alex Britti.


Se volete ascoltare qualche estratto delle canzoni che ho scelto, andate a dare un’occhiata alle stories in evidenza sul mio profilo Instagram (seguitemi pure qui)!



La poesia del mese



Per il mese di aprile e per questo periodo così difficile ho pensato ad un componimento di Pierluigi Cappello dal titolo Risveglio, che racconta con immagini semplici ma efficaci l’inizio di una nuova giornata nel momento in cui qualcosa ci ha cambiati per sempre.


Ci si risveglia un giorno e le cose sembrano le stesse
mentre invece dietro a noi si è aperto un vuoto
dopo che tutto è stato fatto per trattenere la vita
in mezzo a un panorama di pietre sparse e tegole rotte.
Allora uno mette il dentifricio sullo spazzolino
mescola lo zucchero al caffè
con l’attenzione che aveva da scolaro
quando ritagliava dalla carta
file di bambini che si tengono per mano,
piccoli pesci che baciano l’aria.



Le foto del mese



Le camelie di papà quest’anno sono fiorite particolarmente bene!



Dal momento che ho avuto un po’ di tempo a disposizione per cucinare, ho cucinato per la prima volta la torta Pasqualina ai carciofi! E devo dire che mi è venuta proprio buona...



...eh già, questa non è per niente una foto di aprile. In effetti è un ricordo di gennaio, dell’ultima volta che sono stata per qualche giorno a Varazze. Anche se era una giornata invernale, il tempo era splendido e si sentiva già la primavera nell’aria. Il mare mi è mancato durante queste inusuali vacanze di Pasqua, ma sono sicura che presto o tardi ci sarà consentito tornare a salutarlo… e ci rifaremo!




Come sempre, aspetto i vostri commenti!
Com’è andato il vostro aprile? Avete passato bene le vacanze pasquali?
Avete film, libri, canzoni da consigliarmi? C’è qualcosa che vi è piaciuto in modo particolare in queste settimane?
Vi mando un grande abbraccio e spero che il prossimo mese ci porterà buone notizie!
Grazie per la lettura, ci rileggiamo in maggio :-)

22 commenti :

  1. Cara Silvia, vedo che aprile ti ha lasciato tanti bellissimi ricordi!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso  

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    1. Ciao Tomaso! Nonostante tutto sono state settimane niente male, dai :-) Incrociamo le dita! Buona giornata anche a te :-)

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  2. Molto bella la poesia che hai postato. Devo ammettere però che mi sto abituando ai ritmi della vita da "lockdown".
    Quasi quasi ti "frego" il gioco delle trenta canzoni!
    E speriamo che maggio sia un mese di quasi normalità :)

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    1. Ciao Riccardo! Anche io mi sto un po' abituando a questa routine… ma di certo quando potremo avere più libertà non la rimpiangerò! Riproponi pure il gioco, sono curiosa di vedere le tue scelte :-) Speriamo bene per maggio!

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  3. 30 Days Music Challenge ho visto spesso passare su Insta, ma ho preferito sorvolare, comunque tra le canzoni da te scelte alcune semplicemente perfette. Per quanto riguarda il film, lo metto nella lista degli indecisi, per il mese, è finito abbastanza male.

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    1. Ciao Pietro! Sono contenta che alcune delle canzoni che ho scelto ti piacciano :-) Spero che maggio andrà meglio per te!

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  4. Bellissime le camelie... e, mamma mia, leggere Linkin Park in quella voce mi ha fatto tristezza.
    Bella playlist comunque^^

    Moz-

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    1. Ciao! Eh sì, purtroppo la mancanza di Chester si fa sentire :-( Le camelie sono merito solo di papà!

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  5. Neanch'io mi stufo mai di "When you say nothing at all". La ascolterei mille volte al giorno.

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    1. Ciao Claudia! Eh sì, ti capisco benissimo, resterà sempre una delle mie canzoni preferite :-)

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  6. Bella la poesia e la camelia fiorita. Cara Silvia finalmente ho capito il gioco di instagram, molte delle canzoni scelte le condivido appieno.
    Quella torta pasqualina ha la faccia davvero gustosa, brava. Buon mese di maggio.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa! Sono contenta che ti piaccia quello che ho postato e che inizi ad impratichirti un po' su Instagram :-) Buon maggio anche a te!

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  7. Ciao Silvia!
    anche io avevo questa rubrica sul mio blog ma, ultimamente l'ho messa in stop per vari motivi, ammetto però che mi piacerebbe riprenderla prima o poi.
    Che dire, il tuo è stato un mese bello pieno di cose meravigliose.
    Ti mando un grosso abbraccio ;)

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    1. Ciao Cristina! Spero che riuscirai a riprendere anche tu la rubrica dei preferiti, allora :-) Tutto sommato aprile è andato meglio del previsto! Ricambio l'abbraccio!

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  8. Oddio, con quella canzone dei Blue ci sono pure io dal 2002 con furore! xD
    Anche se poi ho virato più sul "pesante" e ricordo anche Famous Last Words dei My Chemical Romance è stata la mia fissa musicale nel marzo 2007 durante la gita scolastica a Vienna.

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    1. Ciao Alice! Si vede che siamo tutt'e due dell'89, ahah :-) "Famous last words" per me, col tempo, ha acquistato un significato bellissimo. A furia di ripetermi "I am not afraid to keep on living, I am not afraid to walk this world alone" alla fine, forse forse, ho iniziato a crederci! Quanto ai Blue, durante questa quarantena ho ritirato fuori tutte le loro vecchie canzoni… le so ancora praticamente a memoria!

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  9. Ciao Silvia!
    I tuoi post di recap sono sempre molto belli. È un piacere leggerli!
    Devo ammettere che la lista di canzoni è ciò che più mi ha colpita, perché molte non le conoscevo e voglio ascoltarle. 😍

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    1. Ciao Diletta! Grazie, sono contenta che il post ti sia piaciuto! Spero che apprezzerai anche le canzoni :-)

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  10. non conoscevo la torta pasqualina ai carciofi, dev'essere buonissima, brava!
    Bella la poesia che hai postato!

    Buon weekend silvia :)

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    1. Ciao Angela! La Pasqualina ai carciofi è tipica della Liguria, la mia "seconda casa"...purtroppo quest'aprile non ho potuto andarci, così me la sono cavata a casa! Buon weekend anche a te :-)

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  11. Mi piacciono molto le camelie 😍🌺 e la poesia é molto bella! 😊

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    1. Ciao Vanessa! Le camelie sono davvero uno spettacolo, e la poesia piace anche a me!

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