lunedì 11 settembre 2017

GIANCARLO VITALI

Un artista da scoprire a Palazzo Reale



Cari lettori,
sono molto felice di presentarvi un nuovo appuntamento con i “Consigli artistici”, e questa volta voglio parlarvi dell’esposizione di un pittore lombardo che forse non tutti conoscete: Giancarlo Vitali.
Palazzo Reale ha dedicato una mostra all’artista, che è visitabile in questo periodo. Ecco perché andarci!



L’artista



Giancarlo Vitali nasce nel 1929 a Bellano, sul lago di Como, proprio come il suo omonimo scrittore Andrea (che, prima di dedicarsi completamente ai romanzi, è stato a lungo il suo medico).
Figlio di pescatori, vince una borsa di studio all’Accademia di Brera, ma vi rinuncia, dal momento che la sua famiglia non può mantenerlo a Milano.
Egli prosegue così la sua carriera da autodidatta, attraversando fasi artistiche differenti e sperimentando più tecniche pittoriche.

A partire dagli anni ‘80, la solida amicizia con il poeta e scrittore Giovanni Testori rende le sue opere ancora più famose e gli consente di venire a contatto con altre importanti personalità artistiche e culturali.


In occasione di questa mostra, Giancarlo Vitali si fa riprendere nella sua casa di Bellano, dove vive e lavora tuttora, e, mentre mostra il suo modus operandi, racconta al visitatore che cosa rappresenta, per un artista, la necessità di avere sempre una spinta creativa. Il filmino si trova verso la fine dell’esposizione ed è a cura dei tre figli di Vitali.
Il figlio Velasco, in particolar modo, è il curatore della mostra.



I ritratti



Il punto forte di Giancarlo Vitali sono sicuramente le figure umane. Egli ritrae se stesso (molteplici volte ed in diverse età), la moglie Germana, i figli (soprattutto Velasco), l’amico Testori.
Non sono però solo la famiglia e gli amici gli unici destinatari della sua arte.

Moltissime sue opere, infatti, ritraggono i tipici personaggi del paese di Bellano: il farmacista, il sacrestano, gli amici al bar, le vecchie contadine.




In una prima fase l’artista ritrae ognuno di questi soggetti singolarmente. In seguito, invece, egli crea dei grandi quadri corali, che danno quasi l’impressione che Bellano non sia tanto un paese, quanto invece una sorta di palcoscenico, del quale l’artista è attento osservatore.

Ciò che colpisce maggiormente il visitatore della mostra è il meraviglioso realismo con il quale le persone vengono ritratte. Basta un accessorio, un atteggiamento, una luce particolare negli occhi, e subito si ha la sensazione di aver catturato l’essenza del soggetto ritratto.



Le piccole nature morte



Un’ampia sezione della mostra è dedicata a quadri di piccola dimensione, i quali ritraggono fiori, frutti, animali, altri piccoli soggetti.
Le particolarità di queste tele “in formato ridotto” sono sicuramente due.
La prima è l’attenzione e la cura per ogni singolo dettaglio. Vitali sembra prediligere sfondi molto scuri ed oggetti dai colori vibranti, come la zucca tagliata, i fiori di campo multicolori, un gatto dal pelo maculato.




La seconda è, ancora una volta, l’innegabile affetto che egli nutre per il paese d’origine, espresso tramite la rappresentazione non solo dei suoi abitanti, ma anche di quegli oggetti che ne diventano il simbolo. Grande spazio è dedicato ai pesci di lago, rappresentati in varie forme e colori.

Piccola variazione sul tema: una sala dell’esposizione è dedicata alla tematica delle tavolate vuote, quando il pranzo della domenica, di Natale o di una qualunque festività è ormai terminato. Fiaschi di vino, piatti sporchi, salami mangiati per metà e frutti spolpati sono ritratti con un realismo molto efficace, che rende un po’ malinconico il visitatore, quasi egli stesse assistendo per davvero alla fine di una festa.


Le carni e la collaborazione con Testori



La sala che forse colpisce di più lo spettatore nel corso dell’esposizione è probabilmente quella dedicata alla carne.
L’impressione che si ha è quella di entrare quasi in una macelleria: dalle braciole ai conigli, dal toro appeso ai quarti di bue, il rosso della carne ed il bianco del grasso si rivelano essere i colori dominanti.

Per Giancarlo Vitali la scelta di questi soggetti ha rappresentato una nuova ricerca sul tema delle nature morte ed un altro modo per ribadire la propria “concretezza” negli anni in cui tantissimi suoi colleghi si dedicano all’arte astratta e concettuale.

Per Giovanni Testori, invece, la rappresentazione della carne ha un significato religioso, ed indica il sacrificio dell’Agnello. Questi suoi concetti sono esposti nelle poesie che ha dedicato al “Trittico del toro”, una serie di tre quadri che rappresenta l’ormai avvenuta macellazione dell’animale.


Il soggetto è molto particolare e forse non adatto ai gusti di tutti, ma sicuramente testimonia quanto fosse solida e proficua la collaborazione tra i due artisti.


e se volete conoscere un artista del tutto diverso: Vincenzo Agnetti



Accanto alla mostra dedicata a Giancarlo Vitali c’è quella di Vincenzo Agnetti, un importante artista concettuale nato nel 1926 e morto nel 1981.
Le atmosfere sono completamente diverse rispetto all’esposizione di cui abbiamo parlato finora.

Lo spettatore si trova in un mondo decisamente contemporaneo, nel quale l’immagine, il numero, la parola smettono di essere semplici elementi della vita di tutti i giorni e diventano i soggetti al centro dell’opera d’arte.




Notevoli i quadri che rappresentano frasi semplici ma poetiche, i fax contenenti riflessioni sul potere della parola, le fotografie che riprendono l’artista mentre compie alcune delle sue performance artistiche.

Una bella esposizione di un artista audace, visionario, sicuramente interessante. Da non perdere!




Le due mostre resteranno ancora poco qui a Milano...solo fino al 24 settembre!
Vi consiglio di fare un salto, perché sono davvero valide.
L’ingresso è gratuito!
Spero di avervi incuriosito.
Grazie per la lettura ed al prossimo post :-)

6 commenti :

  1. Ciao Silvia! I tuoi consigli sono sempre preziosi, peccato che io non viva a Milano. Questa mostra è interessantissima, anche se non conosco questo artista, i suoi lavori mi hanno subito colpito e affascinato!
    Anche le opere di Vitali sembrano assolutamente da non perdere!

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    1. Ciao Maria! Sono contenta di averti incuriosito! Per Milano è un periodo di riscoperta degli artisti lombardi...chissà che i figli di Vitali non decidano di esporre anche altrove le sue opere!

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  2. Ciao Silvia, confesso la mia ignoranza: non li conoscevo. Purtroppo, mi rendo conto di avere lacune non da poco in varie discipline, senza il tempo di colmarle tutte!
    Mi è piaciuta particolarmente questa tua rassegna di quadri, chissà che non riesca a passare da Milano e dare un'occhiata!

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    1. Ciao Virginia! Anche io non conoscevo questi artisti fino a non molto tempo fa... sono stata contenta che Palazzo Reale, almeno per la "pausa" estiva, abbia dato spazio a loro. Non sono noti come altri, ma ciò non vuol dire che non abbiano un loro valore :-)

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  3. Ciao Silvia, non conosco questi artisti ma, anche se non sono particolarmente appassionata di arte contemporanea, ho letto con piacere il tuo post, dato che mi ha permesso di apprendere qualcosa di nuovo :-)

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    1. Ciao Fra! Se hai un po' di tempo questo mese ti consiglio un salto :-) E poi ci dobbiamo ancora rivedere dopo le vacanze!!

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