lunedì 13 luglio 2020

ZUGZWANG - IL DILEMMA DEL PISTOLERO

La recensione del romanzo di Alessandra Pierandrei



Cari lettori,
è di nuovo il momento delle nostre “Letture… consigli in primo piano”!

Oggi sono particolarmente fiera di presentarvi il primo romanzo di un’amica: Alessandra Pierandrei. Ho visto “nascere” questo romanzo circa un anno e mezzo fa, ho consigliato l’autrice a proposito della prima stesura e sono contentissima che Zugzwang – Il dilemma del pistolero sia ufficialmente una delle nuove uscite della Nativi Digitali Edizioni. 
Oggi ve ne parlo meglio!


Grazie all’autrice per la copia omaggio.



Dati e sinossi




Pagine: 186


Formato: Ebook e cartaceo


Genere: Western/Romanzo storico


Data di uscita: 30 giugno 2020


Trama (dalla quarta di copertina): 

È il 1888, e Jasper Stevenson, considerato tra i migliori pistoleri del West, ha da tempo appeso le Colt al chiodo per trasferirsi nel pacifico Oregon. In una delle tante giornate trascorse tra le bottiglie e i fantasmi di antichi drammi, l’ex pistolero viene disturbato da un’offerta di lavoro del ricco imprenditore Barnett, uno di quelli che non sanno accettare un “no” come risposta. Quando le carte vengono scoperte, un dilemma scuote l’indolenza di Jasper: tenere chiuse le porte del proprio scottante passato, con il rischio che venga fatto del male a persone a lui care, o aprirle, al costo di dover finalmente fare i conti con se stesso?
Come spesso accade, vince il “male minore”, o almeno quello che è ritenuto tale…
Senza altra scelta che intraprendere un viaggio che lo condurrà fino in Oklahoma, a lui si unirà Katharine, una giovane donna smaniosa di vedere il mondo al di fuori del circo di Buffalo Bill, e che forse conosce la vita e le sue avversità, più di quanto Jasper, all’inizio, sia disposto ad ammettere.
In Zuzgwang – Il dilemma del pistolero Alessandra Pierandrei non ci racconta solo la storia di un viaggio avventuroso, ma anche uno scorcio su passato e presente di un variegato e affascinante gruppo di personaggi, restituendoci un’accorata e appassionante rappresentazione di drammi e amenità ai tempi del Selvaggio West, dove non è tutto oro nero quello che luccica...


Informazioni sull’autrice: 

Alessandra Pierandrei, anni trentuno all’anagrafe, ma niente di serio. Con evidente sconsideratezza si è laureata in giurisprudenza, e poi, con altrettanta, è diventata avvocato. Scrive, oltre che per lavoro, anche per hobby: gestisce infatti un blog in cui blatera delle cose più disparate e per anni ha fatto parte dello staff di Parole Pelate, un sito che recensisce serie tv, libri e film.
Nel 2017 ha frequentato un corso di scrittura e sceneggiatura della Scuola Internazionale di Comics di Jesi (ora Acca Academy) tenuto da Marco Greganti e Giulio Antonio Gualtieri. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo western Zuzgwang – Il dilemma del pistolero con Nativi Digitali Edizioni. Passa il tempo a sognare ad occhi aperti come Snoopy, ma in realtà è Charlie Brown.



Il dilemma di Jasper


Il protagonista di questo insolito western, Jasper Stevenson, è un giovane pistolero di trentaquattro anni che ha sempre vissuto in Oklahoma e per la prima parte della sua vita si è guadagnato da vivere con gare di sparo: non c’era moneta in volo che non rischiasse di venire trapassata dalle sue Colt.

Da ormai sette anni, tuttavia, egli vive in Oregon, tra persone di montagna burbere ma di buon cuore, come il barista Albert, uno dei miei personaggi preferiti, che gli ha affittato una casa isolata in cambio di una delle sue pistole e controlla che al saloon non esageri con le bevute. Quando non è in centro a godere della schiva compagnia degli abitanti del paese, Jasper resta a casa sua, dipingendo un quadro dopo l’altro, incantato dalla neve, che nella sua terra natale poteva soltanto sognare.


Un giorno, un uomo vestito di nero e armato fino ai denti entra nel saloon, cerca di convincere Albert a rivelargli l’abitazione di Jasper e, non avendo ottenuto alcun risultato, decide di aspettarlo nel locale. Si tratta di Robert Barnett, un imprenditore che ha una celebre catena di hotel e che ora è intenzionato, ad ogni costo, a lanciarsi nel fiorente mercato del petrolio.

Barnett e Jasper si trovano in saloon di fronte ad una scacchiera, ed il nostro protagonista comprende subito di essere stato messo in una difficile situazione di stallo, non solo sul tavolo da gioco. 

Barnett, infatti, gli propone di fare da mediatore tra lui e una tribù degli Cherokee, in modo che egli ottenga il permesso di estrarre il petrolio sul loro territorio senza doverli cacciare. Parrebbe una proposta ragionevole, dal momento che quella proprietà è anche nelle mire di Samuel Clarke, un imprenditore che sembra del tutto privo di scupoli… ma c’è una terribile complicazione. La tribù degli Cherokee in questione è quella a cui apparteneva la moglie di Jasper, brutalmente uccisa insieme alla loro figlioletta proprio sette anni prima, ed egli non ha mai più avuto il coraggio di tornare a casa sua da quel giorno.



I “fantasmi” di Jasper e Katharine


Se Jasper trova il coraggio di scegliere il male minore, ovvero la salvezza della tribù a discapito del suo terribile passato, è principalmente merito di Katharine Bright, una ragazza arrivata da poco in Oregon con il circo di Frank/Buffalo Bill e di Annie Oakley. La fanciulla è una sorta di “sorella minore” per la celebre coppia, che l’ha di fatto adottata, ed ha girato più volte gli Stati d’America con il circo, ma ritiene di non aver ancora visto niente del mondo, perché, proprio come Jasper, è in fuga da un terribile passato.

Proprio per questo motivo, quando ella, trovandosi per caso nel saloon, vede il pistolero rifiutare la proposta di Barnett con un atteggiamento che a lei sembra indolente, lo scontro è inevitabile.

Solo in seguito Katharine, conoscendo meglio Jasper e venendo a sapere la storia della sua famiglia, comprende le sue remore e lo aiuta a superarle, accompagnandolo in un viaggio che cambierà entrambi.


Trovo che Jasper e Katharine siano due personaggi, allo stesso tempo, simili e complementari. Entrambi hanno una difficile storia alle spalle, si sono rifatti una vita altrove con coraggio e sono abili pistoleri che suscitano ammirazione per la loro bravura. Jasper, tuttavia, è più razionale, riflessivo e perennemente tormentato dai sensi di colpa, e viene prima scosso e poi travolto dall’ottimismo e dalla prontezza all’azione di Katharine.


Frank e Annie sono due personaggi storici realmente esistiti (come l’autrice spiega bene nelle note di chiusura del romanzo) e costituiscono una buona famiglia per Katharine. 
Mi sarebbe piaciuto saperne di più su di loro e sul loro incontro… ma a quanto pare non è escluso che questi personaggi ritorneranno al centro delle storie dell’autrice!



Elementi western e di magia


Come credo tanti di voi sappiano, le atmosfere western hanno sempre esercitato un certo fascino su di me. Da collezionista e lettrice di Tex Willer fin da quando ero bambina (l’anno scorso ho anche visitato la mostra) sono stata felicissima di poter leggere in anteprima una storia che mi ha riportato nel vecchio West.

In effetti, in quest’opera non mancano tanti elementi classici dell’atmosfera country: il saloon, le Colt, le diligenze, il circo dei pistoleri. Anche alcuni personaggi ricalcano, almeno in parte, degli archetipi, senza però dimenticare degli elementi originali: il barista riservato e buon osservatore; l’imprenditore che tutela i suoi interessi e, pur sfoggiando maniere educate e sicurezza, resta ambiguo fino in fondo; il saggio capo indiano che pensa esclusivamente al bene della sua tribù; il nemico senza volto, rapido e pericoloso, che agisce all’insaputa dei protagonisti.


Alcuni capitoli, inoltre, presentano un excursus piuttosto paranormale: una volta giunto in Oklahoma e raggiunta la sua vecchia tribù, Jasper incontrerà una “donna di medicina” alla quale è legato da tempo, che gli consentirà di vivere un’esperienza determinante per l’esito della sua missione.



Osservazioni in corso di lettura


Come già detto nell’introduzione del post, sono stata coinvolta nelle fasi di stesura del romanzo in qualità di beta reader (e ringrazio ancora una volta Alessandra per aver pensato a me) ed è per questo motivo che compaio nei ringraziamenti dell’opera.

Ci tengo comunque a fornire una valutazione oggettiva del romanzo, del quale, fin dalla prima stesura, ho sinceramente apprezzato intreccio, personaggi ed anche stile di scrittura.


La prima parte della storia, ricca di spiegazioni e presentazioni, risulta un po’ più lenta, mentre, a partire dall’inizio del viaggio in avanti, le emozioni travolgono il lettore. Le atmosfere sono rappresentate fedelmente e la documentazione fornita in coda al romanzo è interessante e dà la misura del lavoro di ricerca ed informazione che l’autrice ha fatto prima di mettersi a scrivere.


In prospettiva di un sequel mi piacerebbe saperne di più sul passato di Katharine e sul suo incontro con Annie e Frank, ed apprezzerei anche il ritorno di alcuni personaggi che in questo romanzo hanno avuto un ruolo subalterno.




Valutazione: quattro stelle e mezza (perché per la quinta attendo il sequel!)




Ecco la mia “recensione in primo piano” di questo originale romanzo storico/western!
Voi lo conoscete? Ne avete sentito parlare?
Avete letto altro della Nativi Digitali Edizioni?
Spero di avervi interessato ed incuriosito!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

13 commenti :

  1. Non amo il genere Western, quindi non potrei leggere questo romanzo, ma sono felice che la tua amica mi sembra molto allegra e spigliata, proprio come piace a me. 😉

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    1. Allegra e spigliata, e tutto questo senza avermi mai sentito parlare del mio gatto! :D

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    2. Ciao Claudia! Hai ragione, io con Alessandra scherzo parecchio... ma vale la pena di conoscerla anche come scrittrice!

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  2. Ciao Silvia, non conoscevo il romanzo, ma mi è piaciuto leggere la tua approfondita analisi: ammetto che non fa parte del mio solito genere di letture, ma penso che potrebbe comunque piacermi :-)

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    1. Paradossalmente, non nemmeno il mio genere di letture, e io l'ho scritto! In ogni caso, sono lieta che l'articolo di Silvia ti abbia incuriosita, lo sapevo che con lei cascavo bene, io non mi prendo meriti in merito (perdona la cacofonia)!

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    2. Ciao! È vero, forse il western non è proprio il tuo genere, ma credo che potresti comunque apprezzare questo romanzo!

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  3. Ho letto il tuo nome nei ringraziamenti <3
    A me il romanzo western piace molto e ho letto questo di Alessandra con molto interesse, è scorrevole nello stile e coinvolgente per trama, ambientazione e personaggi.
    Apprendo con piacere che arriverà un sequel! *_*

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    1. Toh, il mondo dei bookblogger è più piccolo di quanto pensassi. Felice di ritrovarti anche qui! Quanto al sequel, be', in effetti esiste già, fatto e finito (in prima stesura, se non altro) ma che resti (ancora) tra noi!

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    2. Ah bene,allora per adesso acqua in bocca :-D

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    3. Ciao Angela! Sapevo che anche tu l'avevi letto... contenta che ti sia piaciuto!

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  4. Cara Silvia, per me è nuovo no lo conoscevo ma credo sia bello.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomasp

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    1. Ciao Tomaso, in effetti è una nuovissima uscita! Buona serata anche a te 🤗

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