giovedì 27 febbraio 2020

I PREFERITI DI FEBBRAIO 2020

Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese



Cari lettori,
eccoci giunti al termine del mese di febbraio!
Come ogni mese, ricapitoliamo insieme tutto quello che mi è piaciuto, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!



Il libro del mese



A Milano è autunno inoltrato e, dopo le disavventure capitate alla famiglia Giorgi (narrate ne "Il diario segreto del cuore"), per la casa di ringhiera sembra esserci un periodo di tranquillità: come sempre nel caso dei romanzi di Recami, però, le apparenze ingannano!

Il manovale Antonio ha lasciato la stravagante casalinga Erika ed ha portato a casa Yutta, una splendida giovane donna tedesca, che ama fare esercizi ginnici sul ballatoio, per la gioia di tutti gli uomini della casa di ringhiera, in particolare dello sposatissimo architetto du Vivier, che inizia a comportarsi come Christian De Sica nei cinepanettoni, e del Luis De Angelis. 
Quest’ultimo, ex tassista ottantenne innamorato della sua auto, ha avuto in eredità dal defunto Consonni un cagnolino, Max, che spesso aizza contro il nipote Daniel, un ventottenne sfaccendato e sempre in cerca di soldi. 
Lo spettacolo viene osservato da una sempre più indispettita signorina Mattei-Ferri: ella, infatti, ha dovuto concedere un ottimo stipendio e contributi pensionistici al suo badante, il signor Claudio Giorgi, che ha scoperto il suo segreto, ma non ha la minima intenzione di continuare a spendere così tanto e medita vendetta. Per cacciare via Giorgi decide di avvalersi della banda di ragazzini peruviani (tanto amici di Enrico, il nipotino del Consonni), mentre, a piano terra, una serie di operai di origine cinese entra ed esce misteriosamente dai locali della signora Xing.

Nel frattempo, a Camogli, la professoressa Angela Mattioli, ex compagna del Consonni, vive ormai da mesi in un piacevole appartamento insieme ad Alberto Scevola, un tranquillo pensionato. Ella, però, è costretta a lasciarlo solo per tornare nella casa di ringhiera e sbrigare alcune pratiche burocratiche. 
Il povero Scevola, che è relegato in Liguria per degli ottimi motivi, ma, in bassa stagione, circondato da milanesi in pensione, sta iniziando a stufarsi, scopre per caso che una parete del suo appartamento fa un curioso rumore...e, una volta smantellata, essa si rivela una copertura per uno sgabuzzino che nasconde qualcosa del tutto imprevedibile!

Se a Camogli si fanno incredibili scoperte, a Milano non ci si rilassa di certo: il ritorno della professoressa Mattioli fa scattare sull’attenti la Mattei-Ferri; in casa del Luis De Angelis iniziano ad accadere eventi spaventosi, che fanno quasi pensare ad una presenza demoniaca; il piccolo Enrico, nipote del Consonni, che non si rassegna alla morte del nonno ed è convinto che egli sia ancora vivo, decide di compiere un viaggio per raggiungerlo.


Ormai molti di voi sapranno che sono una fan della serie della Casa di ringhiera (della quale ho parlato più nel dettaglio qui) e che, in occasione di un firmacopie, ho anche incontrato l’autore.

La verità su Amedeo Consonni era particolarmente atteso da noi lettori: dopo Morte di un ex tappezziere, infatti, molti di noi si erano interrogati sul destino del Consonni, protagonista della serie, pensionato con la passione della cronaca nera, particolarmente propenso a finire nei guai, morto in oscure circostanze dopo un conflitto a fuoco. Come annunciato dal titolo del romanzo, finalmente, in queste pagine, la verità viene svelata… e sono certa che non deluderà chi, come me, ha seguito tutte le disavventure di questo signore così intrepido!


La qualità migliore di questo romanzo, già presente in altre opere di Recami ma qui particolarmente evidente, è il fatto che non appartenga ad un unico genere: in esso, infatti, ci sono elementi fantasy, horror, mitologici, romance, storici, mistery, thriller e tanto altro ancora. Questo, a mio parere, rende la serie molto originale rispetto a tanti gialli più tradizionali.



Il film del mese


Martin Eden è un povero marinaio che vive nella Napoli degli anni ‘30: è quasi analfabeta, ama viaggiare sul suo peschereccio e godersi la vita con semplicità. Una mattina, mentre dorme nella sua barca, viene svegliato da delle grida: si tratta di un ragazzo che sta subendo un’aggressione. Intervenuto per difenderlo, egli si rende conto che la vittima è un giovane di buona famiglia, che gli offre il pranzo per sdebitarsi.

Per la prima volta, Martin si trova in una casa alto-borghese, una splendida villa con giardino, mobili antichi ed una grandissima libreria. Come egli stesso confessa nel corso del pranzo, egli, segretamente, ha sempre desiderato avere un’istruzione, e resta affascinato dall’ambiente raffinato in cui sembra vivere la famiglia che ha appena conosciuto. In particolare, egli si sente fortemente attratto da Elena, la sorella del ragazzo che ha soccorso. 


Martin chiede ad Elena di aiutarlo a prendere la licenza elementare e, tra una lettura in biblioteca ed una lezione d’arte nel giardino, la ragazza inizia a ricambiare il suo sentimento. Sfortunatamente, nonostante l’impegno, l’esame non va bene, e Martin, invece di riprendere la sua vita di sempre, inizia a coltivare una nuova ambizione: quella di diventare scrittore. Egli ha da tempo dei racconti nel cassetto, ma sono fortemente malinconici, intimisti, diversi dai canoni del tempo. Le storie che Martin racconta sono struggenti e poetiche, ma non incontrano i gusti del pubblico, e la maggior parte dei periodici si rifiuta di pubblicarle e le restituisce al mittente.

Con il tempo, Martin si rende conto che la famiglia di Elena non è più così bendisposta nei suoi confronti come sembrava essere all’inizio, perché, se un conto è un’amicizia “proletaria” che fa fare bella figura ai figli, un altro è tentare di entrare in famiglia come fidanzato ufficiale. Con suo grande sconforto, egli nota che Elena stessa è sempre più combattuta tra l’amore che dice di provare per lui ed il volere dei suoi genitori, che tentano più volte di farle conoscere dei “buoni partiti”.

Martin, tuttavia, non perde la sua determinazione, ed un giorno, inaspettatamente, ci sono le prime gratificazioni… ma più il successo si fa tangibile, più la felicità si allontana.


Martin Eden è un’opera di un regista italiano, Pietro Marcello, che propone una versione nostrana del noto romanzo di Jack London. La regia è d’autore, e si vede: tante inquadrature sembrano quasi documentaristiche, la fotografia è raffinata e più volte vengono inseriti spezzoni di vecchi filmati amatoriali, che ritraggono dei popolani di Napoli all’inizio del XX secolo.

Questo film è noto anche perché Luca Marinelli, che interpreta il protagonista, ha vinto la Coppa Volpi come miglior attore al Festival del Cinema di Venezia. Ammetto di non aver visto i film che in quell’occasione erano stati concorrenti, ma non ho potuto non apprezzare quella che è sicuramente una delle migliori performance dell’attore, bravissimo nell’interpretare ascesa e declino di un personaggio che, inseguendo un sogno, perde inevitabilmente se stesso.



La musica del mese


Una cantante che mi capita spesso di ascoltare è Selena Gomez. Ella purtroppo si è presa una lunga pausa (principalmente per motivi di salute) dopo il disco del 2015 Revival, il mio preferito tra i suoi.

Qualche tempo fa è uscito il suo nuovo disco Rare, nel quale ella si racconta, secondo me, con grande onestà e coraggio. I temi più spinosi che vengono affrontati nei testi di queste sue nuove canzoni sono due: la sua battaglia contro il lupus ed il trapianto di reni, e la fine di una relazione importante (probabilmente con Justin Bieber, attualmente sposato con un’altra donna del mondo dello spettacolo).


L’album è preceduto dal singolo Lose you to love me, un lento dalla melodia struggente che parla proprio della rinascita dopo la fine di un amore:


Tu hai promesso il mondo e ci sono cascata
ti ho messo al primo posto e tu l’hai adorato
hai acceso dei fuochi nella mia foresta
ed hai lasciato che bruciassero
hai cantato sopra al mio ritornello perché non era tuo…
Ho visto i segni e li ho ignorati
avevo gli occhiali rosa, tutti distorti,
ho dato fuochi alle mie intenzioni e li ho lasciati bruciare
e tu ti sei allontanato dalla sofferenza quando non era tua…

Saremmo sempre andati incontro a tutto ciecamente
avevo bisogno di perderti per ritrovarmi
questa danza mi stava uccidendo lentamente
avevo bisogno di perderti per amarmi


Tra le tracce dell’album mi piace particolarmente Vulnerable, un brano che, al contrario di Lose you to love me, si interroga sui dubbi che possono nascere all’inizio di una nuova relazione:


Se ti dessi ogni pezzo di me, so che potresti abbandonarlo,
ti darò un’opportunità,e so che potresti approfittartene
se apro il mio cuore a te, so che potresti metterlo sotto chiave,
buttarla via, e tenerlo per sempre nella tua tasca

Se ti dessi una possibilità, la rovineresti?
Se fossi la cosa più bella che ti è capitata, lo sapresti?
Se il mio amore fosse un fiore, lo pianteresti, lo faresti crescere?
Potrei darti tutta me stessa, ma sei abbastanza forte per tenermi con te?



La poesia del mese


Febbraio è il mese di San Valentino, perciò, dopo avervi consigliato canzoniromanzi a tema, ho scelto di condividere una poesia di Estefania Mitre, dal titolo Ti meriti un amore.


Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.
Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la tua pelle.
Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le tue espressioni.
Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai la ridicola,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie
che ti porti il sogno, il caffè e la poesia.



Le foto del mese


Martedì 11 è stato il compleanno di Otto! Il bassotto più bello, bravo e simpatico del mondo ha già compiuto nove anni! Ed è sempre molto fotogenico…



Febbraio è il mese dei timidi soli, dell’inverno che inizia a farsi meno rigido, delle prime passeggiate dopo tanti mesi di attività fisica solo al chiuso. Uno dei miei percorsi preferiti è quello che parte dal parco comunale e conduce fino a Villa Alari, un vero orgoglio per noi cernuschesi. Si tratta di una villa d’epoca che conserva ancora stanze con affreschi e fregi del XVIII/XIX secolo e che viene aperta al pubblico solo in occasione delle Giornate del FAI. Sul mio profilo Instagram potete trovare qualche foto dello scorso ottobre.



Il pomeriggio di sabato 22 il Comune di Gessate ha organizzato una presentazione con uno scrittore di cui vi ho parlato già in questoquesto post: Roberto Centazzo. Lo scopo dell’incontro non era soltanto parlare dei romanzi, ma anche sensibilizzare la cittadinanza su alcuni temi importanti che essi trattano, come le truffe agli anziani, le difficoltà lavorative, le speculazioni edilizie. Al termine, firmacopie!




Questo è stato il mio mese di febbraio, sicuramente meno frenetico di gennaio, ma comunque piuttosto rapido! Voi che cosa mi raccontate?
È successo qualcosa di interessante nelle ultime settimane?
Avete romanzi, film, musiche da consigliarmi? Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, ci rileggiamo in marzo :-)

6 commenti :

  1. Cara Silvia, a quanto pare direi che è stato per te un mese molto impegnativo,.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso!...non impegnativo quanto lo è stato gennaio, ma di sicuro movimentato! Buona giornata anche a te :-)

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  2. Il film solo perché c'è Marinelli potrei forse vedere, altrimenti eviterei.

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  3. Un mese vissuto al massimo spaziando fra cultura e divertimento, molto bella la poesia e auguri al tuo meraviglioso bassotto Otto. Ciao Silvia, buona serata.
    sinforosa

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    1. Ciao! Sono contenta che la poesia ti piaccia :-) Otto ti saluta! Buon weekend!

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