giovedì 6 febbraio 2020

GALLERIE D'ITALIA: LA COLLEZIONE PERMANENTE

Tesori del XIX e XX secolo nel cuore di Milano




Cari lettori,
nuovo appuntamento con i nostri “Consigli artistici”!
Di recente vi ho presentato la mostra dedicata a Canova e Thorvaldsen alle Gallerie d’Italia, in Piazza della Scala, a Milano.

Forse non tutti lo sanno, ma esse non sono soltanto uno spazio espositivo per ospitare mostre, ma anche e soprattutto un museo vero e proprio. 

Dopo mesi e mesi che me lo ripromettevo, sono finalmente riuscita a visitare la collezione permanente, e ne sono rimasta assolutamente conquistata! Ecco il perché…



Il percorso “Capolavori ‘800 da Canova a Boccioni”


Le Gallerie d’Italia sono costituite da tre palazzi attigui, comunicanti internamente l’uno con l’altro. Ciò significa che il percorso dedicato ai capolavori del XIX secolo è suddiviso in tre parti, raggiungibili tra loro grazie ad una serie di scaloni e corridoi.

Il primo blocco è dedicato ai decenni tra la seconda metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Il visitatore inizia il percorso trovandosi subito immerso nell’atmosfera neoclassica: il museo, infatti, custodisce molti bassorilievi di Antonio Canova, forse non tra le opere più note dell’autore, ma non per questo meno interessanti. Le tematiche sono le più varie: dai soggetti mitologici che lo hanno reso celebre alle virtù cristiane decantate dai Vangeli, dalla storia antica alle vicende riguardanti vita e morte di Socrate, tutto concorre a dimostrare la versatilità dello scultore. 


Alcune vedute di Venezia tipicamente settecentesche, qualche natura morta ed una serie dedicata ad opere di carattere storico di Francesco Hayez completano questa prima parte del percorso.


La seconda, che si raggiunge tramite uno scalone d’onore, è dedicata ai decenni centrali del XIX secolo, e due sono i soggetti posti al centro dell’attenzione: Milano ed il Risorgimento. In queste sale, infatti, c’è una splendida collezione di pittori appartenenti a scuole lombarde, che ritraggono soggetti che un milanese non può non amare: i moti risorgimentali del Nord Italia, la battaglia di Palestro contro gli Austriaci, le Cinque Giornate, i Navigli in estate o sotto la neve, l’interno del Duomo di Milano (con due personaggi, inginocchiati in basso a destra, che sembrano proprio Renzo Tramaglino e Lucia Mondella).



Tramite un ulteriore percorso guidato, si giunge alla terza ed ultima parte del percorso. Milano e la Lombardia, da protagoniste assolute, diventano comprimarie, e la pittura è molto più naturalistica: la campagna, i fiumi, le Alpi, il cielo ed il mare diventano i soggetti prediletti dei Macchiaioli e dei Divisionisti.


Un’ultima sezione si concentra sul Simbolismo e sul suo ritorno a soggetti mitologici, e proprio in essa si inserisce Boccioni, che riveste di forte carica simbolica dei soggetti di stampo naturalistico.



Il “Cantiere del ‘900”


Prima di accedere al percorso dedicato al XIX secolo, il visitatore si ritrova in due spaziose sale ricche di opere del Novecento.


Tutta la collezione, chiamata “Cantiere del ‘900”, ruota intorno al concetto di forma: del colore, del quadro, della figura… e tanti sono i nomi importanti, da Lucio Fontana a Giacomo Balla, da De Chirico a Michelangelo Pistoletto, della cui opera Ragazza che cammina, dipinta su uno specchio, ho fatto parte per un attimo anch’io.


La mia opera preferita della sezione è forse una statua di Alik Cavaliere, artista e professore dell’Accademia di Brera, uno degli artisti contemporanei a me più cari, al quale Palazzo Reale ha dedicato una mostra nella Sala delle Cariatidi l’anno scorso (ne parlo qui).



Una sala più piccola ospita un’esposizione temporanea interna alla collezione permanente: si tratta de Il Cenacolo di Maurizio Galimberti, una serie di collage fatti con polaroid che ritraggono dettagli della celeberrima opera di Leonardo da Vinci (della quale ho parlato più nel dettaglio in questo post).



Palazzi storici da visitare


Il valore aggiunto della collezione permanente delle Gallerie d’Italia sono senza dubbio i luoghi che si ha la fortuna di visitare ammirando i quadri. Lo scrigno di queste splendide collezioni d’arte è infatti composto da Palazzo Brentani, Palazzo Anguissola Antona Traversi e l’ex Banca Commerciale italiana.



Poter attraversare le stanze di questi antichi palazzi nobiliari è un vero privilegio: il museo, infatti, non è frequentato quanto una mostra temporanea, e potrebbe capitarvi, com’è successo a me, di trovarvi tutti soli in piccole salette d’epoca, tra un ingresso istoriato e l’altro, ad ammirare i soffitti affrescati, le mura piene di stucchi, i bellissimi lampadari, persino le porte illustrate con scene di cacciagione.


Sembra davvero di perdersi in un’altra epoca e ci si sente quasi le “signore del castello”. Personalmente sono rimasta molto colpita da questa cornice così suggestiva, che rende ancora più gradevole la visita.



"L'Annunciazione” di Filippino Lippi


Ultima segnalazione di carattere artistico: dal momento che ho visitato questa collezione durante il periodo natalizio, e mi trovavo già in Piazza della Scala, sono riuscita ad entrare anche a Palazzo Marino (che, per chi non lo sapesse, è proprio a destra delle Gallerie d’Italia) ed a partecipare ad una delle più importanti tradizioni natalizie della cultura milanese: l’opera artistica delle feste!


Per il Natale 2019 il Comune di Milano ha scelto di prendere in prestito da San Gimignano i due tondi dell’Annunciazione di Filippino Lippi. Si tratta di un’opera che, per i tempi, è stata concepita in modo molto originale: da una parte c’è l’angelo Gabriele, dall’altra Maria. 

Le due opere sono unite da fasci di luce, ma non c’è una corrispondenza perfetta, né dal punto di vista della prospettiva né per quanto riguarda il paesaggio in secondo piano. Si tratta di una scelta, in un certo senso, di carattere religioso: il tondo con Maria è diverso da quello con l’angelo Gabriele, perché la Madonna non ha ricevuto soltanto l’Annunciazione, ma anche la luce divina del concepimento. 
Le cornici in legno sono originali e decorate con un motivo di tralci, foglie e frutti dorati.

Un bellissimo regalo dell’Amministrazione in occasione delle feste!




Conoscete le Gallerie d’Italia? Avete mai visto la collezione permanente?
Vi sto convincendo almeno un po’ a visitare la mia Milano?
Avete altri “tesori” da segnalarmi?
Fatemi sapere che cosa ne pensate!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

13 commenti :

  1. Cara silvia, molto,molto interessante questo post, qui vediamo i tesori d,Italia.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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    1. Ciao Tomaso! Hai ragione, sono proprio dei tesori d'Italia… a pochi passi dal Duomo e dalla Scala! Buon pomeriggio :-)

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  2. Ciao Silvia, ho visitato la collezione permanente delle Gallerie d'Italia tantissimi anni fa, proprio nell'anno della loro apertura, ma ancora ricordo con molto piacere la visita :-)

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    1. Ciao! Non sapevo che fossi già stata :-) Sono contenta che la visita sia piaciuta anche a te!

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  3. Io verrei domani a visitare Milano e nello specifico collezioni come queste! Vederle dal vivo dev'essere molto bello!

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    1. Ciao Angela! … Allora spero che avrai presto occasione di venire a Milano :-)

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  4. Una mostra permanente da visitare assolutamente, quei quadri settecenteschi sulla nostra bella Venezia sono favolosi. Grazie Silvia, grazie di cuore.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa! Hai ragione, Venezia è stupenda anche dipinta :-) Ma anche la "mia" Milano fa una gran bella figura su tela! Grazie a te per i tuoi commenti!!

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  5. Dovrebbero assumerti alla Pro Loco. Certo che ci stai convincendo. 😉

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    1. Ciao Claudia! In effetti, considerando che ho lettori provenienti da tutt'Italia, sto facendo una bella pubblicità all'arte ed alla cultura di Milano... ma la faccio super volentieri perché amo la mia città!

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  6. Sono stato alla Pinacoteca di Brera parecchi anni fa, quand'ero al liceo.
    A Milano sono stato per lavoro un paio di anni fa (sono riuscito a perdermi nel tragitto di ritorno fino a Milano Centrale) e poi l'anno scorso (sono riuscito a perdermi nel tragitto dall'uscito della metro a dove ero atteso).

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    1. Ciao Marco! Non ti preoccupare, anche a noi capita di perderci per Milano :-) Spero che tu abbia comunque apprezzato!

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  7. Un posto molto interessante da visitare, non appena le norme lo consentono e si ritorna ad una normalità tra virgolette. La nostra storia dei musei, in particolare, è forse la più apprezzata da tutto il mondo. Complimenti per queste notizie interessante e ben esposte con un reportage veramente superbo. Ciao Silvia e buona settimana, Angelo.

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