lunedì 20 maggio 2019

IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLA NATURA

Un viaggio tra arte e scienza a Palazzo Reale




Cari lettori,
per la nostra rubrica “Eventi culturali”, oggi vi parlo di un’esposizione piuttosto eccentrica che sta avendo luogo in questi mesi a Palazzo Reale, a Milano. Essa si intitola Il meraviglioso mondo della natura e si concentra principalmente sul mondo animale e vegetale, facendo un originale viaggio tra l’arte e la storia naturale.

Ho pensato di non considerare questa esposizione come un “consiglio artistico” in senso stretto, proprio perché si tratta di un percorso molto particolare, che riunisce vari elementi. 
Vediamolo insieme più nel dettaglio!



Il prologo artistico


La mostra ha inizio con una sala introduttiva, nella quale è posizionata la scritta “Il meraviglioso mondo della natura” a caratteri cubitali ed illuminato da una luce verde. Il percorso ha inizio a destra dell’ingresso, con quattro importanti opere.

Le prime due si concentrano su un animale che so essere molto amato da alcuni di voi: un gatto. 
Da una parte c’è un disegno di Leonardo da Vinci che analizza il felino in tutte le sue parti anatomiche, con la precisione e l’attenzione per i dettagli che caratterizzano il grande genio. Dall’altra c’è un manoscritto risalente circa al 1400, che presenta il disegno di un gatto e descrive tutti i possibili (ed un po’ raccapriccianti) utilizzi che si possono fare delle parti anatomiche della bestiola post mortem. 
Com’è facile immaginare, la medicina e la scienza del tempo si confondevano un po’ troppo facilmente con la religione e la superstizione, e quello che riporta il prezioso manoscritto a noi sembra una serie di assurdità, ma ha comunque un interessante valore documentario.



Le altre due opere riguardano invece il mondo vegetale e, più precisamente, la frutta.

Una è un Piatto di pesche dipinto da Giovan Ambrogio Figino, che è in assoluto la prima natura morta dipinta in Italia. Questa tipologia di dipinto, infatti, è arrivata tardi nella nostra nazione, fin troppo affezionata alla ritrattistica, soprattutto a quella di argomento sacro.

L’altra è la celeberrima Canestra di frutta di Caravaggio, che ritrae grappoli d’uva, fichi, mele ed altri frutti su uno sfondo color crema che ne esalta i colori.



Dürer e gli animali


Sempre la parte dell’esposizione a destra dell’ingresso presenta un interessante video che mostra alcuni dettagli delle litografie di Dürer, un artista le cui opere sono state protagoniste di una mostra nella primavera del 2018 e del quale vi avevo parlato in un post dell'anno scorso. 

Le sue litografie si sono rivelate interessanti per tutti quei pittori che amavano inserire dettagli animali e vegetali nelle loro opere e che da lui hanno preso spunto. 
Egli, infatti, ritrae davvero di tutto, dagli animali più comuni, come i cani (soprattutto i levrieri), a quelli più stravaganti, come i rinoceronti e gli elefanti (anche se egli disegna il corpo dell’elefante come molto più basso e tozzo di quello che dovrebbe essere).


Gli artisti di epoca moderna prendono infatti ispirazione l’uno dall’altro per ritrarre piante ed animali esotici, che non appartenevano al panorama europeo. Questo fa commettere loro delle scorrettezze scientifiche piuttosto gravi, come confondere i leopardi con i ghepardi, mettere la proboscide al posto del corno ai rinoceronti ed addirittura ritrarre degli improbabili pinguini africani, ma rappresenta comunque un importante passo per la sperimentazione pittorica e per la conoscenza scientifica.



Palazzo Verri, Orfeo e Bacco



A sinistra della sala introduttiva c’è la Sala delle Cariatidi, una bellissima stanza di Palazzo Reale, già ospite di alcune mostre di pregio, come quella di cui parlo in questo post. Da essa sono stati ricavati due spazi espositivi.


Il primo è una sorta di ricostruzione di Palazzo Verri, una reggia nobiliare della Brianza andata di fatto distrutta dopo una serie di saccheggi. Come alcuni quadri del XIX secolo testimoniano, essa era ricca di affreschi ed opere d’arte, ma dopo l’ingresso di truppe mercenarie e criminali non è rimasto più nulla, e la struttura stessa ha subito dei danni.


All’interno dello spazio espositivo è stata appesa una grande pala in più parti, un’opera sicuramente corale, che ritrae il mito di Orfeo, un ragazzo che con il potere della sua musica attirava ogni genere di animali selvatici e li rendeva mansueti con la sua musica.

Un’altra divinità greca in perfetta consonanza con la natura (forse più con quella vegetale che con quella animale) è il giovane Bacco, ritratto su un altro lato dello spazio espositivo insieme ad altre figure umane. Esse sono, con ogni probabilità, le persone che si sono occupate di lui dopo la tragica morte di sua madre Semele.

Se Bacco è attorniato da una rigogliosa foresta, Orfeo è circondato da tantissimi animali, alcuni dei quali anche feroci.


La stanza che ospita le pale è illuminata da un interessante gioco di luci, che riproduce il passaggio dal giorno alla notte e viceversa.



Il campionario del Museo di Storia naturale


Il secondo spazio espositivo all’interno della Sala delle Cariatidi contiene un campionario di animali imbalsamati provenienti dal Museo di Storia Naturale di Milano.

So che per alcuni di voi più sensibili di me alle questioni animaliste la pratica dell’imbalsamazione è vista come piuttosto antiquata ed un po’ impressionante, quindi mi scuso se questa parte del post non sarà di vostro gradimento.

Personalmente, pur non essendo un’esperta di zoologia e biologia, ho trovato tutto sommato interessante questo campionario, proprio perché permette di osservare da vicino le dimensioni e le parti anatomiche di svariati animali, domestici e selvatici.




Nella foto all’inizio del paragrafo c’è un uccello tropicale. 
In quelle che allego qui sotto ci sono un fenicottero, un leone (abbastanza impressionante, devo ammettere), un ghepardo e, in secondo piano, un babbuino. 
A sorpresa, gli animali più grandi del campionario sono un cervo ed uno struzzo, che non hanno la ferocia dei grandi felini, ma fanno comunque un certo effetto.



La mostra resterà a Palazzo Reale fino al 14 luglio!
L’avete visitata? Vi potrebbe interessare?
Vi faccio presente che c’è anche un’audioguida speciale per i bambini, con un percorso dedicato a loro. Io non l’ho usata, ma magari a qualche piccolo amante degli animali questa mostra potrebbe piacere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

6 commenti :

  1. Che bello. Avrei portato volentieri Lorenzo a questa mostra. Lui che adora gli animali, ne sarebbe rimasto incantato.
    Ma siamo troppo lontani.
    Grazie comunque per avercela presentata.

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    1. Ciao Claudia! Di sicuro a Lorenzo la mostra piacerebbe :-) Purtroppo si tratta di un'esposizione creata con un accordo tra più entità milanesi (Museo di Storia Naturale, Teatri milanesi, Pinacoteca Ambrosiana) quindi dubito che girerà altre regioni. Speriamo che da voi facciano qualcosa di simile!

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  2. Una sintesi eccezionale fra arte e natura. Grazie Silvia e buona serata.
    sinforosa

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    1. Ciao! Contenta di averti incuriosito :-) Buona giornata!

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  3. Una mostra molto bella e interessante, in particolare per gli animali imbalsamati!
    Buon pomeriggio :))

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    1. Ciao Angela! La parte dedicata agli animali imbalsamati è davvero interessante….soprattutto perché consente di rendersi conto per davvero delle fattezze e delle dimensioni degli animali selvatici! Buona giornata :-)

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