giovedì 25 ottobre 2018

CENERENTOLA - IL BALLETTO

Una delle favole più amate in scena al Teatro degli Arcimboldi




Cari lettori,
prima di iniziare il post odierno, una precisazione.

Ultimamente mi sono resa conto che la rubrica “Consigli teatrali” è molto ricca e che al suo interno sono presenti anche alcune recensioni di balletti.
Dal momento che, come ormai molti di voi sanno, la danza è una componente importante di ciò che sono e che amo fare, ho deciso di riunire i post di questo tipo sotto una nuova rubrica, dal titolo “Consigli per gli amanti della danza”.

Spero che questa ripartizione snellisca un po’ la sezione teatrale del blog, che contiene recensioni molto diverse tra loro, e possa essere utile ad altri appassionati di ballo come me!


Il post odierno è la mia recensione del balletto Cenerentola, che ho visto al Teatro degli Arcimboldi proprio lo scorso weekend. Era qualche mese che non mi capitava di vedere un balletto e devo ammettere che per me è sempre una grandissima emozione vedere la danza rappresentata su un palcoscenico.
Ora vi racconto lo spettacolo un po’ più nel dettaglio!



Un balletto “ironico”



La storia di Cenerentola è nota a tutti: non c’è nessuno che non abbia ascoltato, almeno una volta, la storia della povera orfanella maltrattata dalla matrigna e dalle sorellastre, che riesce a coronare il suo sogno d’amore con il principe azzurro.

Il cartone animato della Disney è universalmente noto, ed esistono almeno due versioni cinematografiche molto conosciute (ne parlo meglio qui).


Il balletto proposto al Teatro degli Arcimboldi, con la coreografia di Giorgio Madia, riprende fedelmente questa storia, ma inserisce degli elementi che sdrammatizzano i momenti più tristi.

La crudele matrigna e le antipatiche sorellastre sono infatti interpretate da dei ballerini uomini. La loro antipatia, accentuata dal modo di danzare, risulta così caricaturale e ridicola. Molte volte, quando i tre (o le tre) entrano in scena, il pubblico non può fare a meno di ridere.
Innegabile è il talento di questi tre ballerini che si trovano a dover danzare e recitare un ruolo comico allo stesso tempo.

Molto simpatica è anche la Fata Madrina, che, proprio come nel cartone animato Disney, è “Smemorina” e rischia di andarsene senza aver aiutato la povera Cenerentola, che, con un po’ di pazienza, riuscirà a vivere la sua favola.



I costumi e l’ambientazione



Il balletto è ambientato negli anni ‘50, tra colori pastello e curiose fantasie per decorare la casa.


Non è un caso, infatti, che l’abito “da lavoro” di Cenerentola sia fatto con la stessa stoffa della tappezzeria: ella è considerata invisibile all’interno della famiglia e tenta più e più volte di nascondersi, specie quando, alla fine, il principe chiede di lei.


Bellissimo l’abito del ballo a corte, bianco dai riflessi rosa, completato da una parrucca quasi fuxia che lo sdrammatizza. In generale ho apprezzato le moltissime tonalità pastello degli invitati al ballo, tra il rosa cipria e l’azzurro chiaro delle invitate ed i discutibili giallo e verdolino delle sorellastre.


Il principe non poteva che essere azzurro, mentre non mancano i colori ai lacché ed ai camerieri della casa, pronti a tramutarsi in cocchieri e cavalli ed a portare Cenerentola al ballo.

La scena in cui la fanciulla viaggia in carrozza, tra ombrelli bianchi e rossi che fungono da ruote e “alberi” semoventi, rimane impressa allo spettatore per il suo impatto visivo.



La musica ed i passi di danza



Il balletto è in due atti e le musiche sono di Gioachino Rossini. Come ho ricordato in un post recente, nel 2018 ricorre il 150° anniversario della morte di questo compositore e proprio per questo motivo quest’anno ci sono stati così tanti spettacoli dedicati a lui.

La compagnia danzante è quella del Balletto di Milano, che mette in scena prevalentemente spettacoli di danza classica.


Tuttavia, io rimango sempre colpita dal fatto che il balletto classico tout court non sia più l’unica alternativa possibile alla danza moderna e contemporanea, ma che esistano sempre più forme di spettacolo un po’ ibride.

In questa rappresentazione, infatti, molti ballerini, pur eseguendo coreografie puramente classiche, indossano scarpette senza punta, consuetudine sempre più in uso in tanti balletti classici (per esempio in Giulietta e Romeo, uno spettacolo dell’anno scorso), forse per “alleggerire” la figura ed i passi.


Fanno eccezione la matrigna, le sorellastre e la fatina, che indossano addirittura delle scarpe con il tacchetto, probabilmente per sembrare più “donne” (nel caso dei tre ballerini) o più sexy (nel caso della fatina, che è in vestaglia con bordino di pelliccia ed autoreggenti).


La coreografia è perlopiù classica, ma trattandosi, come già detto prima, di un balletto con alcune caratterizzazioni ironiche, non mancano contaminazioni con passi più moderni.

La rappresentazione resta così una chicca per gli amanti del balletto classico tradizionale, ma risulta anche godibile per un occhio meno esperto.



Il Balletto di Milano



In conclusione, mi sento di segnalare agli altri appassionati di danza come me le molteplici attività del Balletto di Milano.


Non conoscevo affatto questa compagnia, ma sono rimasta piacevolmente stupita dalla bravura di questi ballerini, che, pur danzando in modo eccezionale, mi hanno dato anche l’impressione di essere molto autoironici.

Visitando il loro sito, si può notare che i loro ultimi spettacoli soddisfano davvero i gusti di tutti: Anna Karenina, Il lago dei cigni, Romeo e Giulietta, Carmen, Lo Schiaccianoci…

Il loro prossimo spettacolo, che è in calendario a novembre, si intitola La vie en rose...Bolero, è accompagnato dalle musiche di Edith Piaf e Ravel e promette di essere un curiosissimo incrocio tra due mondi diversi.




Vi faccio questa segnalazione perché purtroppo Cenerentola è rimasto al Teatro degli Arcimboldi solo per un weekend, ma è già stato messo in scena a Parma e non è escluso che possa andare altrove. Se vi interessa, tenete d’occhio il sito!

Sono sempre felice di parlare con voi della mia passione per la danza e di condividere recensioni di balletti! Aspetto un vostro parere e spero di avervi incuriosito!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)




4 commenti :

  1. Grazie mille, Silvia, un post davvero illuminante e interessante. buon pomeriggio.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa! So che a te piace la danza classica...contenta di averti interessata! :-)

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  2. Che balletto innovativo 😊 grazie per la recensione!😘 Buon sabato!👋

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    1. Ciao Vanessa, a me è piaciuto molto!! Buona domenica, ormai :-)

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