lunedì 5 marzo 2018

CINEFORUM INVERNO INOLTRATO 2018

La recensione dei film che ho visto




Cari lettori,
per la nostra rubrica “Consigli cinematografici”, ecco un’altra serie di recensioni sui film che ho visto tra il cineforum di Brugherio e quello di Cernusco sul Naviglio (il mio paese).

Come sempre, ci sono film per tutti i gusti, anche se questa volta, complice forse il mese di S.Valentino, la commedia ed il romanticismo prevalgono sugli altri generi.

Spero che queste pellicole vi incuriosiscano!


IL VIAGGIO DI FANNY, di Lola Doillon



Questa delicata pellicola è ambientata in Francia, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel momento in cui lo Stato subisce l’occupazione nazista, molti genitori ebrei, disperati e spaventati, affidano i figli ad alcune organizzazioni umanitarie, che forniscono false generalità ai bambini e li tengono in alcune case di campagna, che ufficialmente risultano “colonie per le vacanze”.

In una di queste residenze ci sono anche la dodicenne Fanny e le sue due sorelle minori, delle quali lei si è sempre occupata.
I primi mesi sembrano scorrere sereni, ma qualche misterioso delatore svela ai nazisti la presenza di bambini ebraici e questi ultimi sono costretti a fuggire.
Accompagnati da un ragazzo più grande durante il primo tratto del viaggio verso la frontiera svizzera, essi finiscono però per trovarsi abbandonati a se stessi.

Sarà allora Fanny, suo malgrado, ad assumere il ruolo di leader, ed a guidare il suo gruppetto di bambini in un percorso pieno di pericoli, tra zone di guerra e rifugi improvvisati… verso la Svizzera e la libertà.


Una storia vera, tratta da un racconto-testimonianza alla cui stesura ha partecipato la stessa Fanny, oggi ultraottantenne e tornata in Francia.

Come molte recensioni hanno sottolineato, ci sono due protagonisti in questo film, che è, in un certo senso, corale.
Da una parte ci sono i bambini, che, per quanto inizialmente aiutati dagli adulti, sono costretti a crescere ed affrontare problemi molto più grandi da loro.
Dall’altra ci sono i mostri, dei quali i piccoli hanno paura, ma che finiscono per essere, almeno una volta, sconfitti.

Valutazione: cinque stelle



APPUNTAMENTO AL PARCO, di Joel Hopkins



I protagonisti di questa insolita commedia romantica sono Emily e Donald, “dirimpettai per caso” di un bel quartiere londinese.

La prima abita in un appartamento di prestigio ed è da poco rimasta vedova. Il marito le ha lasciato molti debiti, il figlio è spesso lontano e la donna, sentendosi sola, passa il tempo con le altre inquiline del palazzo...persone troppo avide e meschine per poter essere davvero considerate “sue amiche”.

Il secondo è invece un solitario per vocazione, che si è costruito una baracca nel bel mezzo del parco di fronte e si nutre con quello che coltiva.

Quando il marito costruttore di una delle vicine di Emily decide di entrare in causa con Donald per poter edificare liberamente sul terreno occupato dalla baracca, la nostra protagonista si schiera dalla parte dell’uomo, che si sente ingiustamente sfrattato.

Tra i due, che si sentono, ognuno a modo loro, esclusi dalla società, nascerà un sentimento che li porterà a ripensare il modo in cui conducono le loro vite.


La commedia è davvero divertente e gradevole, anche se non manca qualche cliché. Mi è piaciuto molto il modo in cui Emily, a poco a poco, abbandona la sua esistenza “di facciata” ed impara ad allontanare le persone negative dalla sua vita, a favore di una ritrovata libertà. Simpatico anche il personaggio di Donald, che sembra divertirsi non poco a scandalizzare i benpensanti del quartiere.

Valutazione: tre stelle e mezza



GLI SDRAIATI, di Francesca Archibugi



Claudio Bisio è Giorgio Selva, un giornalista che conduce un programma di successo. Da tempo si è separato dalla moglie Livia, ottenendo la custodia congiunta del figlio Tito.

Quest’ultimo ha diciassette anni ed è, a quanto dice il padre, uno “sdraiato”: ciondola tra casa e scuola, non sistema nulla in camera sua, non chiude le porte, va in giro con i suoi amici e spesso e volentieri impone la presenza di questi ultimi al padre, anche per giornate intere.

Un giorno Tito si fidanza con Alice, una nuova compagna di scuola. Giorgio scopre con sua grande sorpresa che la madre della ragazza è Rosalba, una donna che aveva lavorato come cameriera proprio nel periodo in cui Livia è rimasta incinta di Tito, e con la quale egli aveva avuto una relazione.

Un dubbio comincia ad attanagliarlo: ...e se fosse lui il padre biologico di sua “nuora”?


Questa commedia dolceamara è dedicata tutta allo scontro generazionale. I giovani sembrano “sdraiati”, ma osservano e comprendono molto di più rispetto ai loro genitori; questi ultimi, infatti, sono convinti di appartenere ad una generazione di successo, ma si perdono tra le piccole beghe della quotidianità ed a volte hanno atteggiamenti persino più immaturi degli adolescenti dei quali tanto si lamentano.

Un film davvero interessante, da vedere in famiglia. Menzione d’onore per il nonno di Tito e suocero di Giorgio, un simpatico ed ironico tassista interpretato da Cochi Ponzoni.

(Il libro è liberamente tratto da un romanzo di Michele Serra, sul quale avevo fatto una riflessione in uno dei miei primi post).

Valutazione: quattro stelle e mezza



THE PLACE, di Paolo Genovese



Il bar “The place” ha un avventore fisso. Si tratta di un uomo misterioso che, dalle prime luci del mattino fino alla sera inoltrata, resta sempre seduto al medesimo tavolo. Mangia, scrive su un misterioso quaderno e soprattutto incontra molte, molte persone.

Al suo tavolo si siedono padri di famiglia, giovani donne, ragazzi, persino religiose. Tutti hanno un solo scopo: raccontare all’uomo simbolo di “The place” la loro frustrazione e la loro infelicità, ed esprimere un desiderio, spesso reso improbabile dalle circostanze, a volte davvero impossibile.

È allora che l’uomo apre il suo quaderno ed assegna un compito ad ognuno dei suoi “clienti”. La proposta è apparentemente semplice: se quella persona compirà una determinata azione, il suo desiderio, come magia, si realizzerà.

Purtroppo, però, i “compiti” assegnati non solo sono assolutamente incongruenti con il proposito espresso, ma spesso sono azioni pericolose, talvolta addirittura criminali.

Ogni avventore del bar “The place” è costretto, suo malgrado, a guardare dentro al suo cuore: fino a che punto è disposto ad arrivare per realizzare il suo obiettivo?


Paolo Genovese ci ha già dimostrato in Perfetti sconosciuti la sua abilità nel riuscire a costruire una pellicola ambientata in un unico ruolo, basando tutto sul potere del dialogo, come a teatro. Ancora una volta, egli riesce nel suo intento: come in una tragedia greca, le atrocità compiute al di fuori della scena sembrano ancora peggiori, proprio perché raccontate da chi le ha vissute.

Il cast è d’eccezione, ed il più bravo, a mio parere, è proprio Valerio Mastandrea, il protagonista, che riesce a trasformare il suo personaggio in una sorta di diavolo tentatore.

Valutazione: cinque stelle



FINCHÉ C’È PROSECCO C’È SPERANZA, di Antonio Padovan



L’ispettore Stucky (Giuseppe Battiston) è un poliziotto della Questura di Treviso, di origini in parte venete ed in parte persiane, appena promosso e piuttosto impacciato.

Il suo primo caso sembra semplice: il conte Desiderio Ancillotto, produttore di prosecco molto rispettato nel mondo della produzione vinicola, si è suicidato sulla tomba di famiglia. Dopo la sua morte, però, alcuni misteriosi omicidi iniziano a sconvolgere il paese del conte, una piccola realtà che considera la produzione del vino molto più che un lavoro.

Per Stucky non è facile muoversi, tra confraternite del prosecco e matti del paese, tra testimoni reticenti e personaggi che è fin troppo pericoloso scomodare.
Fortunatamente, egli troverà un valido aiuto nella figlia del conte.


Questa originale pellicola di Antonio Padovan potrebbe essere definita una “commedia gialla”, in quanto si colloca esattamente a metà tra i due generi.
Bellissimi i paesaggi, tra vigne, ville ed aziende vinicole della provincia di Treviso.
Una storia che diverte e fa riflettere.

Valutazione: quattro stelle e mezza



C’EST LA VIE, di Eric Toledano e Olivier Nakache



Il protagonista di questa divertente commedia francese è Max, un wedding planner in crisi personale e professionale.
Le pretese degli sposi gli sembrano assurde, le cerimonie ridicole, il lavoro di giorno in giorno più pesante.

Non è però il momento di lamentarsi: tutta la sua squadra lo aspetta in un bellissimo castello fuori Parigi, per quello che sembra il matrimonio più importante della stagione.

I suoi dipendenti sono uno più stravagante dell’altra: c’è il dj “fuori tempo massimo”, che insiste per proporre tormentoni ormai considerati démodé; c’è la responsabile della sala, un po’ troppo irascibile per svolgere il ruolo di maître; c’è l’amante di Max, per la quale quest’ultimo non si è ancora deciso a lasciare la moglie; c’è il cognato, ex professore che non perde occasione per bacchettare i camerieri sulla grammatica.

Le stranezze della squadra, però, sono davvero da poco se paragonate a quelle degli invitati e degli sposi…


I registi di “Quasi amici” mettono in scena un film davvero ironico, fatto di equivoci, imprevisti e trovate folli, che però consentiranno al depresso Max di ritrovare l’interesse e l’entusiasmo per la sua professione.

Valutazione: quattro stelle




Come sempre, è il vostro turno!
Conoscete questi film? Vi sono piaciuti?
Ce n’è qualcuno che vi incuriosisce? Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


8 commenti :

  1. Credo che li vorrei vedere tutti, anche se su alcuni sono molto dubbioso ;)

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    1. Ciao Pietro! Sono film molto diversi tra loro, ma di base te li consiglio tutti :-)

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  2. Ciao Silvia, non ho visto i film che hai recensito ma dalle trame sembrano tutti interessanti, soprattutto il primo :-)

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    1. Ciao! Il viaggio di Fanny è un film molto bello...dà una prospettiva un po' insolita dell'Olocausto :-)

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  3. Purtroppo non ho visto nessuno di questi, ma sarei molto curiosa di vedere quello di genovesi ;)

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    1. Ciao Angela! Il film di Genovesi è interessante da vedere... ti avvince fino alla fine!

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  4. Ciao 👋 Silvia! Non ho visto nessuno di questi film, ma "Il viaggio di Fanny" mi incuriosisce molto e anche "Appuntamento al parco" con la bravissima Diane Keaton!😊

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    1. Ciao Vanessa! Personalmente ti consiglio questi film...a me sono piaciuti tutti :-)

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